giovedì 5 novembre 2020

Chesterton in altre parole - Il ricordo di un amico che lo vide in Fleet Street.

... una figura umana inconsueta, grande e grossa, e nel complesso piacevole per quel vago senso di trepidante meraviglia che ac­ compagna chiunque cammini per le strade londinesi. La figura avanza, e quel che si discerne è una zazzera incolta; un viso largo e aperto, con l'espressione sorridente di un bambino, benché gli occhi dietro le lenti abbiano l'espressione un po' accigliata dei miopi; un naso piatto, a cui forse si deve, in parte, il segreto dell'espressione infantile; un paio di baffi che cresce disordinatamente, come un cespuglio di sambuco mal curato ma lussureggiante; gote paffute che, se non fossero di un pallore mortale, sembrerebbero quelle di un bambino; una bocca inquieta e, sotto il tutto, un corpo massiccio ondeggiante, esteso in lungo e in largo come raramente un uomo può portare a spasso. Il corpo di Chesterton potrebbe venir riprodotto, su una carta geografica, in latitudine e longitudine.


Michael Ffinch, Chesterton

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