giovedì 27 luglio 2017

Notizie Pro Vita riprende la poesia To the babe unborn.

Siamo lieti che la rivista Notizie Pro Vita (che si è interessata in passato alla Scuola Chesterton, tra le altre buone cose) abbia ripreso la poesia To the babe unborn di Chesterton, da noi pubblicata più e più volte, e ha dato anche notizia della fonte (il nostro blog) e della traduzione (della nostra amica Annalisa Teggi).

Giorni fa l'avevamo ripresa senza alcun commento (il post si intitola Per il piccolo Charlie) per commentare silentemente le brutte notizie sulla sorte del piccolo Charlie Gard per il quale abbiamo tanto pregato e anche un po' lottato (se mandare qualche tweet o condividere qualcosa su internet è lottare... non so, mi sembra davvero tanto poco! Forse non lo è, sicuro è meglio che niente, però... penso e ripenso, cari amici! Penso e ripenso e ripenso ancora una volta che non possiamo fermarci ed accontentarci).

Alcuni diranno: ma la poesia è dedicata al bambino non nato, Charlie è nato...

Io dico: leggetela bene! Se Charlie potesse farsi intendere, la sottoscriverebbe con umilissima decisione!

Tutte le volte che penso a quel bimbo in mano al leviatano che ha stordito tutti, ma proprio tutti, ripenso a quella poesia che Chesterton scrisse (ne scrisse almeno due versioni, questa è una) dopo aver capito che la vita è una cosa bella, bellissima in sé e per sé, e aver capito che non c'è motivo per darle una fine innaturale o per considerarla "minore", meno valida, troppo sofferente. Aveva circa venti anni. Forse le strofe che mi colpiscono di più sono quelle che seguono:

Penso che se mi permettessero
di stare in quel mondo
sarei buono per un tempo pari
a questo lungo giorno nel regno delle fate.

Non udrebbero da me una sola parola
di egoismo o disprezzo,
se solo riuscissi a trovare la porta,
se solo nascessi.

Io mi ripeto queste parole tutte le volte che sento la vita pesarmi per qualche futile o grande motivo. Penso e ripenso, e dico che tutti - se riusciamo a rimanere nelle condizioni in cui Dio Padre un bel giorno ci volle, che sono le uniche vere e buone per noi - dico tutti le pronuncerebbero con umile fermezza.

Non esiste la "qualità della vita", cari amici cattolici e non cattolici. Esiste la vita e Charlie la vuole, sono io l'avvocato di Charlie.

«Non udrete da me una sola parola di egoismo o di disprezzo, sarò buono se mi permetterete di stare in questo mondo. Sarò buono!». Ripetiamolo come una litania e nascerà qualcosa di nuovo e di buono anche se il mondo la luce la vuole cacciare fuori.

Marco Sermarini

https://www.notizieprovita.it/aborto-cat/aborto-chesterton-e-quella-poesia-by-the-baby-unborn/

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