Browning era insaziabile: desiderava andare oltre e mostrare, in un personaggio come Djabal, che un impostore può essere generoso e che un bugiardo può avere pensieri elevati. Per tutta la vita – bisogna ricordarselo continuamente – tentò sempre le cose più difficili. Come provò i più bizzarri tipi di metro e tentò di gestirli, così provò le più bizzarre anime umane e tentò di mettersi nei loro panni. La carità era la sua filosofia di base; ma era, nei fatti, una carità feroce, una carità che andava a caccia d'uomini. Era una sorta di investigatore cosmico che entrava nelle più sordide case di ladri e dinnanzi a tutti accusava gli uomini di virtù...
Si spinse anche più in là e forgiò l'umanità di un miserabile impostore come Sludge. Ma in ogni cosa mantenne questa caratteristica essenziale: non si accontentava di cercare peccatori, cercava i peccatori che perfino i peccatori respingono.
Gilbert Keith Chesterton, Robert Browning
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