"La fiaba della lumaca è risaputa; il Peccato Originale poi la Caduta, il Sonno, la Visione, la Vocazione, la Ricerca, la Gloria, l'Elezione".
Forse non tutti sanno che Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è stato, oltre che un valoroso saggista, giornalista, romanziere inglese, anche un valente illustratore. Egli si era infatti diplomato a quella che oggi potremmo chiamare la Scuola di Belle Arti (la Slade School of Art di Londra) ed aveva iniziato ad illustrare i libri di suoi amici. Nel 1900 scrisse e illustrò un curioso libretto: "Barbagrigia si diverte", tradotto anche con il titolo: "Burloni Barbagrigia", con il quale affermò il suo carattere combattivo.
Nell'illustrazione della lumaca e nelle rime riportate a corredo in corsivo si può comprendere tutto il fervore religioso e la passione per il dogma e la battaglia cristiana. La lumaca infatti reca un diadema di dodici stelle, come la Vergine Maria Santissima, a cui fa riferimento il noto passo dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle". Coloro che hanno letto un po' approfonditamente Chesterton sanno che egli era molto devoto alla Vergine e che la Fede Cattolica testimoniava per lui una ricerca della Verità che nella Chiesa Cattolica Romana era stata finalmente trovata. Chesterton era altresì fermo nei principi e nei dogmi, ad iniziare da quello che chiamava la Tradizione della Caduta (Il Peccato Originale).
Chesterton univa insieme mirabilmente due anime: l'Immaginazione, la Visione dell'artista da una parte e la Ragione (con la ricchezza della Fede) dall'altra. Ecco perché la Ricerca della bellezza della Fede era per lui qualcosa di estremamente importante. Sbaglia però chi vuole ridurre o trovare in lui un esteta o un razionalista fine a se stesso. In questo primo libretto, un giovane e gagliardo Chesterton si concesse così un libro illustrato per divertimento, ma non solo, come testimonia appunto la filosofia della lumaca. Con lo scudo e l'alabarda, con la spada e le insegne medievali, Chesterton ci restituisce così, con poche rime, il senso della lotta cristiana. "Non si può amare una cosa se non si desidera combattere per essa" aveva scritto nella biografia sull'amatissimo Charles Dickens ed ancora aveva pronunciato: "Il vero soldato non combatte perché odia ciò che ha di fronte, ma perché ama ciò che ha alle spalle".
Questo amore per il glorioso passato cristiano e questo desiderio di lottare per Cristo Re e Maria Regina sono costantemente espressi in molte sue opere. Valga come esempio al giorno d'oggi, in cui la bellezza della Tradizione è spesso offuscata da atteggiamenti incerti, disarmati e disarmanti.
Nella lumaca si può leggere metaforicamente l'essenza della battaglia cristiana che oggigiorno abbiamo perduta.
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