mercoledì 12 febbraio 2014

Cristina Lamanna tira fuori nuovamente Giuseppe Tomasi di Lampedusa, chestertoniano insospettabile di cui parlammo...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentile Marco Sermarini, 

Ti scrivo perché nel preparare una serie di eventi sul romanzo Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, organizzati dal centro culturale Il sentiero (in cui mi impegno da circa due decenni), ho letto una sua battuta strepitosa sul nostro Gilbert.
Circa tre anni fa nel blog avevate citato Giuseppe Tomasi come lettore appassionato di Chesterton ed io, da moralista che non sono altro, avevo commentato che però Tomasi era rimasto nichilista... mi avete risposto saggiamente che Nulla è impossibile a Dio.


Tratto dai testi delle lezioni del Tomasi sulla letteratura inglese, da I Luoghi di Tomasi Lo scrittore e i suoi libri

"Chesterton, Gilbert K.: The Napoleon of Notting Hill, London 1912, The return of Don Quixote, 1927, The wisdom of father Brown, 1927 
Capolavori pure sono quasi tutte le novelle poliziesche di Father Brown. Può darsi anche che questo Father Brown sia, insieme a Sherlock Holmes, la sola creatura del romanzo poliziesco che raggiunga l'arte. Voi, naturalmente, da buoni italiani che desiderate la letteratura seria per potere più serenamente condurre una vita non seria, arriccerete il naso. Ma avete torto. Una buona serie di letture chestertoniane vi farà un gran bene."

No comment!

Krislamanna

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