"Quando la gente chiede a me, o a qualsiasi altro: 'Perché vi siete unito alla Chiesa di Roma?', la prima risposta essenziale, anche se in parte incompleta, è: 'Per liberarmi dei miei peccati'. Poiché non v'è nessun altro sistema religioso che dichiari veramente di liberare la gente dai peccati. Ciò trova conferma nella logica, spaventosa per molti, colla quale la Chiesa trae la conclusione che il peccato confessato, e pianto adeguatamente, vien di fatto abolito, e che il peccatore comincia veramente di nuovo, come se non avesse mai peccato. (...) Orbene, quando un cattolico torna dalla confessione entra veramente, per definizione, nell'alba del suo stesso inizio (...). Egli crede che in quell'angolo oscuro, e in quel breve rito, Dio lo ha veramente rifatto a Sua immagine. Egli è ora un nuovo esperimento del Creatore. È un esperimento nuovo tanto quanto le era a soli cinque anni. Egli sta, come dissi, nella luce bianca dell'inizio pieno di dignità della vita di un uomo. Le accumulazioni di tempo non possono più spaventare. Può essere grigio e gottoso, ma è vecchio soltanto di cinque minuti".
G. K. Chesterton, Autobiografia.
Nessun commento:
Posta un commento