lunedì 30 luglio 2007

Ravasi e Chesterton.


Il giornalista di Radio Vaticana Alessandro Ghisotti ha intervistato recentemente mons. Gianfranco Ravasi, che ha pensato bene di citare il nostro caro Gilbert:
Vorrei partire da una frase di uno scrittore inglese, Chesterton, che in una sua opera diceva: “Il mondo perirà non per mancanza di meraviglie, ma perirà per mancanza di meraviglia”. L’umanità, ad un certo momento, scomparirà quasi nella sua umanità profonda e nella sua identità, quando non avrà più la capacità di stupirsi, di contemplare. Soprattutto nella visione religiosa, ciò che importa è riuscire ad intravedere nell’interno del cosmo - non per nulla lo si chiama cosmo, che è una parola greca che significa "ordinato" - riuscire a trovare un messaggio trascendente, riuscire a trovare i segni del Creatore. In questa luce, è indiscutibile che sia necessario avere questo stupore.
Il resto dell'articolo si trova cliccando il titolo.

9 commenti:

luciano.comida ha detto...

Ho scoperto due giorni fa questo blog. E l'ho subito segnalato sul mio blog (http://lucianoidefix.typepad.com/). Io sono valdese e nella mia conversione (avvenuta una decina d'anni fa) al cristianesimo Chesterton e Lewis furono decisivi. Fin da ragazzino (adesso ho 53 anni) leggevo affascinato i racconti di padre Brown e quell'approccio ironico e paradossale, umoristico e audace, alla religione mi attraeva. Anche se me ne restavo al di là del confine. Poi ho trovato Dio (o Dio ha trovato me)
E continuo a leggere Chesterton e Lewis.

Rosaspina ha detto...

Dove sta questa società? . . . Ho scoperto da poco che l'autore è qualcosa in più di padre Brown. e vorrei leggere qualcos'altro, ma mi dicono che è difficile trovare testi, adesso vado in biblioteca, e poi ripasso di qua . . . Tu sei Marco o Giulio, non l'ho capito bene . . . per scriverti ho dovuto registrarmi, ma il nio blog abituale, se ti interessa è: http://fiordicactus.splinder.com/
simpaticamente R
P.s. sia Marco che Giulio (se sono chi penso io) dovreste conoscermi, anche se di persona ci diamo del lei . . . alla prossima

Rosaspina ha detto...

Ciao, sono sempre io, ho letto un po' di più di questo blog, penso di aver capito che qui ci sia Marco, io sono la cognata di Roberto, sorella di Kika e Gigi, fotografo più simpatico della "Fontana", sai perchè mi sono presentata, con le mie credenziali?, perchè sono stata in biblioteca e non hanno niente, tu hai qualche libro di Chesterton, da prestarmi?
Aspetto notizie e ti saluto Rosangela

innocenzosmith ha detto...

Brutta storia quella delle biblioteche. Io è anni che l'ho data per persa. Forse non avrei dovuto.Comunque nelle biblioteche non si trova niente di Chesterton, se non qualche vecchia edizione del Candore di Padre Brown. Il fatto è che le stesse case editrici più importanti hanno da sempre boicottato GKC: la Mondadori ha pubblicato un solo titolo (Le Avventure di un uomo vivo) che non si trova tanto facilmente in libreria, tantomeno in biblioteca). La Rizzoli ha pubblicato "L'uomo che fu giovedì" e qualche racconto di Padre Brown. Soltanto nel 2005 per iniziativa di don Giussani e don Carron è stata pubblicata una selezione di racconti dal titolo "Il Pugnale alato" nella collana "I libri dello Spirito Cristiano".
L'Einaudi non ha mai pubblicato nulla. La Rusconi manco a parlarle. La Feltrinelli ci mancherebbe. La Bompiani nulla. E via discorrendo...

L'Uomo Vivo ha detto...

Allora carissima Rosangela, hai fatto tana.
Per i libri posso dirti che in commercio attualmente si trovano questi: Autobiografia (Piemme, in remainder a metà prezzo su www.ibs.it), Il Pugnale Alato (raccolta di scritti polizieschi tra cui Padre Brown, Mr Pond, Club dei Mestieri stravaganti, editrice BUR - collana I libri dello spirito cristiano, trovabilissimo), Ortodossia (bellissimo imperdibile, editrice Morcelliana Brescia, trovabilissimo), Una breve storia d'Inghilterra (editrice Rubbettino, trovabile in libreria e su internet, IBS, per capirci - bello), Il club dei mestieri stravaganti (ne esistono due edizioni: una economica Newton Compton e una meno economica Guanda - bellissimo), I racconti di Padre Brown delle Paoline. Le Paoline hanno riedito qualche anno fa i film interpretati da Rascel e Foà. In vhs e dvd. Prendili sono bellissimi. Ci sentiamo presto

L'Uomo Vivo ha detto...

Poi non ti resta che cercare libri fuori commercio su bancarelle o su www.maremagnum.com
A disposizione e saluti ai parenti!

alleluia ha detto...

Gentili amici,

mi chiamo francesco e sono un appassionato di Chesterton. L'unica cosa che si può trovare è i racconti di Padre Brown della San Paolo e il suo DVD. Io ho delle fotocopie delle Avventure di uomo vivo ed altri testi. Se mi volete contattare il mio numero è 0815609530
Francesco

L'Uomo Vivo ha detto...

Carissimo Francesco/ Alleluia,
se vuoi contattarci puoi usare la nostra posta elettronica:
societachestertoniana@hotmail.com
ti aspettiamo volentieri!

Stagnaro ha detto...

La meraviglia è soggetto, le meraviglie sono oggetto, a mio parere. Ebbene, l'uomo ha cominciato a filosofare nel momento in cui si è meravigliato, e quindi incuriosito,di fronte alla bellezza del cosmo, come insegna Platone. Mi permetto di riferire di seguito un messaggio recentemente postato nel bellissimo blog raivaticano.it perchè mi sembra significativo ed ermeneuitico.

http://raivaticano.blog.rai.it/2009/12/02/2012-la-fine-del-mondo-o-quasi/#comments
Una risposta per “2012, la fine del mondo… O quasi”
Sergio Stagnaro scrive:
Dicembre 2nd, 2009 alle 14:29.
Come non si può non essere d’accordo con quanto scrive in una sintesi di insuperabile chiarezza il nostro Antonello Cannarozzo?
Mi permetto soltanto di aggiungere, per i cristiani, una frase finale, tanto cara a Papa Giovanni Paolo II: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”(Lc 12,35).
Infatti, per noi cristiani esiste la dimensione escatologica, l’incontro con Lui, meta agognata della mia eterna nostalgia.
Ecco la lettera:
Dopo l’infarto miocardico che mi ha colpito nel luglio u.s., fortunatamente riconosciuto “clinicamente” nello stadio di impending infarction, immediatamente seguito da una fibrillazione ventricolare con arresto cardiaco, questa mattina, “more solito”, di buon’ora lascio casa mia e, con passo lento ma sicuro, mi incammino verso Renà, incantevole angolo di paradiso, a levante di Riva Trigoso.
I primi raggi di un caldo sole, favoriti dal cielo limpido, mettono rapidamente in fuga il freddo della notte e fanno risplendere il verde dei boschi a nord del paese.
Raggiungo la mia meta dopo un quarto d’ora; mi fermo a pochi metri dalla prima galleria per Moneglia ed osservo il meraviglioso spettacolo della Natura, simile al “sorriso del primo giorno del creato”.
Nel cielo azzurro giovani gabbiani tracciano spericolate geometrie sotto un sole divertito, ma anche un poco preoccupato. Il mare, lievemente ondoso per far notare la sua infinita vitalità, come seguendo un rituale liturgico, bacia ritmicamente la riva, in un bagnasciùga dai multiformi colori. A ponente, ben oltre punta Manara, le Alpi Marittime sono chiaramente visibili nel vano tentativo di raggiungere il punto di orizzonte in cui cielo e mare si incontrano per diventare una sola realtà. Il verde dei pini delle colline che proteggono il paese, appare intenso sotto i raggi di un sole ancora estivo.
A questo punto, ancora una volta penso con riconoscenza agli ottimi colleghi-amici del PS, della Rianimazione e della Cardiologia dell’Ospedale di Lavagna, che mi hanno riportato in vita e ringrazio il buon Dio per avermi concesso di vivere e di emozionarmi ancora di fronte a questa Sua Epifania.