lunedì 23 aprile 2007
Chesterton è forte!
Pubblichiamo questa foto, che peraltro trovate sul sito della parrocchia di Gilbert, la parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù di Beaconsfield, dove visse e morì il Nostro Caro Amico, nel cui cimitero Gilbert e sua moglie Frances sono sepolti (e dal 1988 anche la segretaria Dorothy Collins, in un certo senso la figlia che i due coniugi non avevano mai avuto).
Ritrae il momento della benedizione della prima chiesetta sorta lì. Come vedete era di lamiera ondulata. Gilbert contribuì alla sua edificazione.
D'altronde come avrebbe potuto non farlo, lui che amava gli aspetti concreti, "grassi" di ogni faccenda?
Pensate che amava tanto la concretezza che ne Le Avventure di un Uomo Vivo gli scappò detto (o meglio, fece dire al suo alter ego, Innocenzo Smith) che se il Paradiso non gli serbava una casa col lampione verde davanti e la cassetta della posta rossa non sarebbe valsa la pena di combattere e patire per esso...
I protagonisti di questa vicenda ritratta in questa bella foto (guardate, uomini vestiti da uomini, preti vestiti da preti...) sono Chesterton, A. S. G. Butler, F.R.I.B.A. (così è scritto sulla didascalia inglese, dicono sia l'architetto della chiesa...), il vescovo Cary-Elwes, padre T. Walker, padre W. S. Bainbridge.
Io sono per la concretezza. Andate allora a vedere il sito della parrocchia di Gilbert. Ci tengono, i cattolici inglesi, a dire che sono suoi amici, che condividono lo stesso suolo, la stessa chiesa, lo stesso credo e tante altre cose per cui si è battuto Gilbert.
Il sito è www.littleflower.co.uk (il "piccolo fiore", little flower, non è che la cara Santa Teresina del Bambin Gesù, quella di indimenticabili pagine di storia della Chiesa, patrona delle missioni e protagonista silenziosa di un bel volumetto, "La leggenda del Santo Bevitore" di Josef Roth, Adelfi editrice, pochi euro, leggete pure questo).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Grazie Uomo vivo per questo post interessantissimo.
Grazie anche per l'indicazione bibliografica della frase delle "spade sguainate". Riaprendo "Eretici" mi è venuto in mente di che frase si tratta. E' proprio la frase finale e le ultime parole sono: "noi saremo fra quanti hanno visto eppure hanno creduto". Micidiale!
(Il fatto che la frase si trovi alla fine del libro avrei dovuto immaginarlo. Esiste infatti una regola infallibile. Quando un personaggio politico, in questo caso l'ottimo Volontè, cita da un libro, la frase citata è sicuramente nelle prime dieci pagine o nelle ultime dieci, perchè sono le uniche che di solito i politici leggono!)
Credo che tu abbia ragione, dovevo pensarci...
Considerazione chestertoniana!
A presto, andiamo avanti così!
Posta un commento