"Il corpo non era più ciò che era quando Platone e Porfirio e i vecchi mistici lo avevano abbandonato perché morto. Era stato appeso al patibolo. Era risorto da una tomba. Non era più possibile per l’anima disprezzare i sensi, che erano divenuti gli organi di qualcosa che era più dell’uomo. Platone poteva disprezzare la carne, ma Dio non l’aveva disprezzata".
Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d’Aquino
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