Abbiamo parlato più volte di Michael Collins, che fu l'attore principale dell'indipendenza d'Irlanda; vale la pena tornare su di lui oggi 22 Agosto 2023 nella ricorrenza della sua morte, durante un viaggio nel West Cork, sua terra d'origine, esattamente a Beal na Blath, dove si era recato per cercare la pace e far cessare la guerra civile in atto tra i sostenitori del Trattato di pace con Regno Unito e la fazione ribelle contraria al trattato.
Vale la pena di ricordarlo perché è vero che egli si fece profondamente ispirare da Chesterton e dalle sue opere nel condurre la sua guerra d'indipendenza.
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Michael Collins, noto anche col nomignolo "Big Fella". |
Qui sotto trovate alcuni dei post che negli anni abbiamo stilato per ricordare quest'uomo e le sue frequentazioni letterarie e come esse abbiano influenzato la storia di un popolo:
Lo scorso anno segnalammo un articolo uscito su Catholic Arena, un sito internet irlandese, che abbiamo deciso di tradurre per voi, perché dà molte notizie sulla personalità di questo nostro collega chestertoniano, e ci fa scoprire anche la figura bellissima di Frank Duff.
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Mentre l'Irlanda ricorda Michael Collins nel centenario della sua morte, un aspetto dimenticato della sua vita è il suo legame con il cattolicesimo.
Collins era un cattolico che recitava il rosario, anche se non era così fervente all'esterno come Pearse, DeValera o Plunkett e quindi alcuni lo considerano per nulla religioso. Ma questo non è vero.
Sua sorella, Helena, si fece suora in Inghilterra.
In attesa della sua esecuzione, Joseph Mary Plunkett regalò a Collins un libro scritto da un'altra famosa figura cattolica dell'epoca, GK Chesterton. Chesterton non era pienamente cattolico fino a tre settimane prima della morte di Collins, ma i suoi primi scritti mostrano comunque il Sensus Catholicus per cui è noto, "l'apostolo del senso comune". Per coincidenza, fu una proprietaria irlandese di Chesterton a permettere la costruzione di una cappella di fortuna, in modo che egli potesse celebrare la cerimonia lì, dato che non c'era una chiesa cattolica nelle immediate vicinanze. |
Tim Pat Coogan, giornalista irlandese autore di una famosa biografia di Michael Collins. |
Nella sua prefazione alla raccolta di scritti di Collins, Path of Freedom, Tim Pat Coogan scrive:
Una delle sue idee fondamentali deriva da L'Uomo che fu Giovedì di G. K. Chesterton. Il libro gli fu dato da Joseph Plunkett, suo diretto superiore nel 1916. Plunkett, che stava morendo di tubercolosi, partecipò ai combattimenti e si sposò nella sua cella, dieci minuti prima di affrontare il plotone di esecuzione. Ovviamente qualsiasi reliquia di una tale figura sarebbe stata apprezzata dal suo luogotenente. E Collins apprezzava in particolare il consiglio del capo anarchico nel libro di Chesterton: "se non sembri essere nascosto, nessuno ti darà la caccia". Di conseguenza, Collins non sembrava mai nascondersi. Indossava sempre un buon abito, ben stirato. E di volta in volta, questo giovane uomo d'affari è stato fatto passare indenne attraverso i cordoni della polizia, con le tasche piene di documenti compromettenti. Sembra che sia una legge ferrea per i poliziotti, sia ai tempi di Collins che ai nostri, che non ci si aspetti che i terroristi indossino abiti gessati e colletti e cravatte puliti.
Non era la prima volta che Collins si imbatteva negli scritti di Chesterton.
Come è emerso, egli fu un lettore devoto di Chesterton, tanto da essere descritto come "fanatico" nel suo attaccamento al Napoleone di Notting Hill, ha scritto James McKay:
A Dublino, Michael incontrò Sir William Darling, all'epoca nello staff dell'amministrazione britannica nel Castello di Dublino (all'epoca sede del governo britannico a Dublino, oggi sede del municipio, ndr). I due discussero a lungo di libri e scoprirono un interesse comune per i romanzi di G. K. Chesterton. Ne emerse che il preferito di Michael era "Il Napoleone di Notting Hill", e Darling concluse che il giovane irlandese era "quasi fanaticamente attaccato a questo romanzo", come ha raccontato nelle sue memorie, So It Looks to Me, pubblicate nel 1952.
È incredibile pensare che la morte di Collins e la conversione di Chesterton, due degli eventi più significativi del secolo per i cattolici in Irlanda e in Inghilterra, siano avvenuti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. È ancora più notevole che l'ultima interazione di Plunkett con Collins fosse legata a Chesterton e servisse da ispirazione per la Guerra d'Indipendenza, dopo la quale Collins avrebbe assunto come segretario il fondatore della Legion of Mary Frank Duff.
Duff, da sempre attento discernitore, inserì la famosa poesia di Plunkett su Cristo nel manuale della Legione di Maria, letto quotidianamente da milioni di persone in tutto il mondo.
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Frank Duff, fondatore della Legion of Mary e segretario di Michael Collins. |
Se c'è un'opera letteraria che racchiude questo breve ma significativo periodo storico e la genialità di questi uomini e la fede che li ha incoraggiati, è I See His Blood Upon the Rose (Vedo il suo sangue sulla rosa).
Collins e Plunkett hanno dato il loro sangue per i loro Paesi, Duff ha rinunciato a una promettente carriera di funzionario pubblico e ha visto morire molti legionari nella Cina comunista, nella Corea del Nord e altrove e Chesterton ha visto morire la vita più comoda che avrebbe potuto scegliere come neo-pagano cosmopolita o anglicano rispettabile.
Che riposino tutti in pace.
Vedo il suo sangue sulla rosa
E nelle stelle la gloria dei suoi occhi,
Il suo corpo brilla tra le nevi eterne,
Le sue lacrime cadono dai cieli. Vedo il suo volto in ogni fiore;
Il tuono e il canto degli uccelli
non sono altro che la sua voce, e scolpiti dal suo potere
Le rocce sono le sue parole scritte. Tutti i sentieri sono stati tracciati dai suoi piedi,
Il suo cuore forte agita il mare sempre in movimento,
La sua corona di spine è intrecciata con ogni spina,
La sua croce è ogni albero.
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Per terminare questa pagina in memoria di Collins, va segnalata una notizia: circa un mese fa gli è stata dedicata una plaque, ossia un riconoscimento storio, a Londra nel quartiere di Islington, dove per la prima volta Collins si unì al movimento indipendentista segreto Irish Republican Brotherhood (IRB). Qui sotto la foto dell'evento e l'articolo dell'Irish Times:
https://www.irishtimes.com/history/2023/07/17/unveiling-of-plaque-recognises-how-living-in-london-shaped-michael-collins-as-an-irish-revolutionary/
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