Le «porte della percezione» e le «fenditure nella Grande Muraglia»
H.P. Lovecraft #2 – L’orrore cosmico del Maestro di Providence n. 8/2014
(...)
Se permane un certo scetticismo verso le realtà superiori, si desta un nuovo interesse nei confronti di un soprannaturale più “a portata di mano”, meno spirituale, che presenta spesso connotazioni di sinistro, immediato riscontro. Ci potevano essere storie di fantasmi ma non di santi, sintetizzerà Chesterton qualche anno dopo, nel suo The Victorian age in literature (1913).
(...)
L'estratto proviene da qui:
Nessun commento:
Posta un commento