giovedì 5 ottobre 2017

George Orwell su Chesterton (giudizio miope e ingeneroso)

Dieci o venti anni fa, la forma del nazionalismo più prossima al Comunismo di oggi era il Cattolicesimo politico. Il suo esponente più in vista - sebbene fosse un caso estremo piuttosto che tipico - era G. K. Chesterton. Chesterton era uno scrittore di considerevole talento che scelse di reprimere la sua sensibilità e la sua onestà intellettuale per la causa della propaganda cattolica. Durante gli ultimi venti anni circa della sua vita la sua intera produzione fu in realtà un'infinita ripetizione della stessa cosa, dietro la sua faticosa bravura tanto semplice e noiosa quanto «Grande è l'Artèmide degli Efesini». Ogni libro da lui scritto, ogni paragrafo, ogni frase, ogni incidente in ogni storia, ogni frammento di dialogo, doveva dimostrare oltre ogni possibilità di errore la superiorità del Cattolico sul Protestante o sul pagano.

George Orwell, Great is Diana of the Ephesians

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