Le scuole e i saggi più insondabili non hanno mai raggiunto la gravità che abita negli occhi di un bambino di tre mesi. È la gravità dello stupore davanti all'universo, e lo stupore davanti all'universo non è misticismo, ma un senso comune trascendente. Il fascino dei bambini sta proprio in questo: che con ciascuno di loro tutte le cose vengono rifatte e l'universo viene nuovamente messo alla prova. Mentre camminiamo per le strade e vediamo sotto di noi quelle deliziose teste bulbose, tre volte più grandi del corpo, che contraddistinguono questi funghi umani, dovremmo sempre ricordare innanzitutto che dentro ognuna di queste teste c'è un nuovo universo, nuovo come lo era il settimo giorno della creazione. In ciascuno di quei globi c'è un nuovo sistema di stelle, nuova erba, nuove città, un nuovo mare.
Gilbert Keith Chesterton, L'imputato.

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