Oggi vi propongo un articolo datato, ma Validissimo del nostro amico Dale Ahlquist; Riguarda il centenario della conversione di Chesterton al cattolicesimo. Come società, cerchiamo sempre di riproporre articoli in altre lingue in qualche modo siano interessanti e aiutino ad approfondire la figura del nostro Eroe. È bello condividere le idee, farle girare, e poi il nostro amico americano ha sempre un punto di vista originale e sa esporlo in maniera semplice ed efficace.
Non propone cose sconosciute, però ci dà modo di riflettere sull’evento più importante della vita di Chesterton in maniera chiara e semplice..
Questo articolo è tratto da un numero di luglio del Catholic World Report. Non riusciamo a proporlo in traduzione italiana sia per problemi di diritti (è molto macchinoso, ve lo assicuro, soprattutto negli Stati Uniti) Ed anche per l’impegno che questo comporta. Se qualcuno volesse leggerlo, ma si ritiene piuttosto digiuno della lingua del nostro eroe, anzitutto consiglio di non perdersi d’animo e di leggere lo stesso, poi se non riesce a cavare un ragno dal buco esiste un traduttore online molto affidabile che si chiama DeepL. In pochi secondi vi soddisferà.
Marco Sermarini
When G.K. Chesterton was received into the Catholic Church one hundred years ago, on Sunday, July 30, 1922, it was big news. Except it wasn’t. It didn’t quite qualify as “news” because nobody knew about it. The two priests who received him into the Church – Fr. John O’Connor, his long-time friend who was also the inspiration for Chesterton’s immortal fictional detective Father Brown, and Dom Ignatius Rice, a Benedictine monk from Douai Abbey – vowed to say nothing about the ceremony. Not for any religious reasons. They just wanted to see how long it would take the press to find out.
It took three weeks.
Il resto qui sotto:

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