Non è necessario ricordare al lettore che fisicamente Chesterton non era fatto per correre. Coloro che lo ricordano da ragazzo mi dicono che era piuttosto magro e con gli arti sciolti, ma quando lo conobbi, a trent'anni, aveva già acquisito la grossa mole a cui amava riferirsi bonariamente. La mia prima impressione fu il contrasto tra la sua mente incredibilmente veloce e il suo corpo che si muoveva lentamente. Gli ci voleva mezzo minuto per fare qualche passo, ma non gli ci voleva un secondo per arrivare alla conclusione del ragionamento più complesso e, dato che gli piaceva parlare mentre camminava per la stanza, il risultato era a dir poco sbalorditivo. Avevo incontrato prima uomini che pensavano mentre si muovevano, lentamente o velocemente. Non avevo mai incontrato un uomo che associasse una tale agilità intellettuale a una tale goffaggine fisica.
Émile Cammaerts, The Laughing Prophet.

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