venerdì 11 ottobre 2024

Come si scrive un giallo e Il bello del brutto, editi da Sellerio. Le pagine dell'editore.





Sellerio è una casa editrice siciliana che ha all'attivo due libri di Chesterton da molto tempo, uno è Come si scrive un giallo e l'altro è Il bello del brutto.

Il primo, come molti sapranno, è una raccolta di saggi scelti sull'argomento del giallo, di cui uno è assurto al ruolo di title track, per dirla alla maniera dei critici di musica pop e rock. Ecco cosa ne dice la pagina dell'editore:

"Chesterton apre questa raccolta di scritti, a metà tra il saggio critico e la divagazione sul poliziesco, con una doppia ironia: che nel giallo «la tecnica è tutto» e che lui stesso «ha scritto alcuni dei peggiori gialli del mondo». Se fosse vero non esisterebbe Padre Brown, le cui avventure sono tutt'altro che l'applicazione di una mera tecnica, e ancor meno tra i peggiori gialli del mondo. Si tratta infatti di due paradossi presi a pretesto per entrare, nel modo leggero e denso di umorismo che gli era proprio, in una polemica contro i detrattori del genere, coloro che consideravano inesistente «il giallo di qualità come un diavolo buono», ed erano probabilmente allora la maggior parte della opinione pubblica colta. Un'impresa alla quale Chesterton si accinge spiegando come si scrive un giallo, come si lavora nella officina del mistero e della sorpresa, e intrattenendosi su alcuni dei migliori artefatti. Ma in realtà parlando di come un giallo si debba leggere, come scoprirne la qualità, come cedere al suo incanto razionale senza cadere nel vizio della serialità. «Il giallo è un gioco che il lettore gioca con l'autore» e «differisce da ogni altro racconto in questo: che il lettore è contento solo se si sente scemo». Ragion per cui si può essere buoni lettori di gialli solo se non si è scemi".

Il resto è qui:

https://sellerio.it/it/catalogo/come-si-scrive-un-giallo/keith-chesterton/666

L'altro libro è invece Il bello del brutto, che è diventato per la casa editrice un titolo di lungo corso, visto che è in stampa dal 1985, il che mi sembra un bel record ed una dimostrazione di fiducia verso l'opera di un autore che in quell'epoca era ancora in quella fase di oblio di cui spesso si è parlato da questo rullo compressore chiamato blog. Esso è The Defendant, oggi tradotto anche come L'imputato, anzi riscoperto e tradotto con questo titolo anche dall'editore Lindau. Entrambi i titoli hanno forte attinenza con il libro: il primo perché, seppur allontanandosi dalla traduzione letterale, ne rende il senso o una parte di esso; il secondo perché è l'espressione italiana più vicina al termine usato dall'autore.

Qui sotto la pagina dedicata al libro da Sellerio:

https://sellerio.it/it/catalogo/Bello-Brutto/Keith-Chesterton/1680

Nessun commento: