lunedì 23 ottobre 2023

Ecco dove affondano le radici della fantasia di Chesterton e Tolkien...

 

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George MacDonald

Ecco George MacDonald.

Ne abbiamo parlato più volte in questo blog e nel collegamento ne trovate varia traccia:

https://uomovivo.blogspot.com/2015/10/la-chiave-doro-di-george-macdonald-il.html

L'influsso su Chesterton fu notevole ed evidente, ed il piccolo Gilbert, che ad otto anni cercava di imitare in una prima prova le arti scrittorie di MacDonald, lo considerò sempre una delle sue maggiori ispirazioni.

È pure significativo che Chesterton abbia firmato l'introduzione della biografia di McDonald scritta dal figlio Greville:

https://uomovivo.blogspot.com/2021/02/chesterton-introduce-george-macdonald.html

Se volete è quasi un autorevole passaggio del testimone.

Disse Chesterton nel necrologio che gli dedicò dalle colonne del Daily News nei giorni successivi alla sua morte: "Se dobbiamo giudicare quanto a originalità di atteggiamento, George MacDonald fu uno dei tre o quattro uomini più grandi dell'Ottocento", e definì "arguzia celestiale" la sua facoltà immaginifica.

Tolkien, in On Fairy-Stories che abbiamo richiamato più volte negli scorsi giorni, lo menziona tra coloro che più esercitarono questo sforzo di leggere la realtà grazie alla fantasia.

Non so voi, ma tutto ciò mi sorprende e mi dà nuove e potenti chiavi di lettura dell'opera di Chesterton, e pure di quella di Tolkien, motivi non trascurabili, nuove finestre sull'idea di fantasia, stupore, tenersi desti, non permettere mai alla propria anima di addormentarsi, e su molto altro.

Le strade convergono.

Marco Sermarini

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