giovedì 14 settembre 2023

Chestertoniani italiani in visita in Sierra Leone!

 

Una sala della Chesterton Academy
di Freetown intitolata al nostro
amatissimo Stratford Caldecott


L'arrivo dei nostri amici e la gioia di John Kanu

Si va all'avventura!

Quelli che vedete sono Giorgio, Stefano detto Ciccio e Kevin assieme al nostro eroe John Kanu, il direttore del Sierra Leone Chesterton Center di Freetown; i nostri amici sono in Sierra Leone da ieri per visitare il bel paese africano e per manifestare tutta la nostra solidarietà ed amicizia ai nostri amici che realizzano in pratica il distributismo predicato da Chesterton e compagni, che noi riteniamo l'unico sistema in grado di salvare l'uomo dall'annientamento.

Mesi fa, in collaborazione con l'Opera Chesterton di San Benedetto del Tronto e con i Tipi Loschi di San Benedetto del Tronto e di Gavardo, abbiamo spedito un generatore di corrente opportunamente acquistato e rettificato affinché i nostri amici possano avere corrente elettrica con continuità e nella massima libertà per la loro scuola, la Chesterton Academy of Sierra Leone.

Ricordo agli smemorati che John Kanu è il fondatore e il direttore del Sierra Leone Chesterton Center, nato al suo ritorno in Sierra Leone dopo tre anni passati a Oxford, dove incontrò il nostro caro amico Stratford Caldecott e l'altro nostro grande inglese, Aidan Mackey (che se Dio vuole il 1° Ottobre compirà 101 anni). Caldecott e Mackey lo introdussero a Chesterton e al distributismo. John rinunciò a un lavoro sicuro in Inghilterra per portare queste idee nel suo paese, che nel 2002 era appena uscito da una decennale sanguinosissima guerra civile per i diamanti (signor capitalismo, dove sei, quanto sangue hai fatto versare?). Da lì in poi sono nate trentacinque cooperative ciascuna formata da circa dieci famiglie che lavorano nel distretto di Kono e praticano l'agricoltura e il piccolo commercio e si sono rese indipendenti ed autonome e non dipendono più dalle ong.

Abbiamo sposato da subito John e il suo tentativo perché crediamo che sia giusto e valido e che lui sia un grande.

Nel blog trovate ampia traccia della sua opera, ma per non sbagliare vi rimetto un po' di vecchi post per rinfrescare la memoria:






Qui sotto un podcast da ascoltare in macchina o in bici o correndo:


L'articolo qui sotto spiega davvero bene cos'è il distributismo e perché può funzionare ovunque:


John è venuto in Italia due volte, nel 2013 e nel 2016, e l'ho visto piangere di fronte ai supermercati alla vista degli africani che chiedevano l'elemosina, o al pensiero che "da noi c'è tanto da fare! che stanno a fare qui?". Quindi quando leggete i giornali e le tv ideologizzati in questi giorni pensate a lui e a cosa pensa un vero africano che ha costruito più di qualcosa nel suo paese.

Noi continueremo a sostenere per sempre l'Africa distributista.

Marco Sermarini

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