(John Ernest, ndr) Hodder Williams e io parlavamo spesso di letteratura, durante il corso, e lui si mise in testa che io potessi davvero scrivere, illusione che gli rimase fino al giorno della morte. Di conseguenza, e in rapporto ai mie studi, mi passò alcuni libri d'arte, perché ne facessi la recensione sul «Bookman», la celebre rivista della casa editrice e della sua famiglia. Non mi dilungherò a raccontare che, non essendo riuscito a imparare né l'arte né il disegno, fui invece capace di buttar giù qualche riga critica sui punti deboli di Rubens o sui talenti non sfruttati di Tintoretto: avevo scoperto la più facile tra tutte le professioni e da allora non l'ho mai abbandonata.
Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.
Sir Ernest Hodder-Williams |
Nessun commento:
Posta un commento