La religione cristiana ha manifestato a chiare lettere la sanità definitiva dell'Uomo, quello che, dice la Scrittura, giudicherà la verità incarnata e umana. Le nostre vite e le nostre leggi non vengono giudicate da un ente divino superiore, ma semplicemente dalla umana perfezione. È l'uomo, dice Aristotele, la misura. È il Figlio dell'Uomo, dice la Scrittura, che giudicherà i vivi e i morti.
Gilbert Keith Chesterton, Cosa c'è di sbagliato nel mondo
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