giovedì 2 novembre 2023

Chesterton in altre parole - Arthur Bryant: "Non ho mai visto un uomo più generoso e non ne ho mai visto uno più felice".

Riprendo di sana pianta da un vecchio post di Facebook del nostro caro amico Stuart McCullough:

Quando si pensa alla santità di GKC è interessante leggere ciò che Arthur Bryant (successore di GK come autore del " Notebook") ebbe a dire di lui a proposito delle feste del 1° e del 2 novembre. Ecco cosa scrisse nell'ed
izione del 31 ottobre 1936 dell'Illustrated London News, l'anno in cui GK morì.

"... ci sono molti i cui nomi non compaiono in nessun calendario cristiano, che con la lotta, gli sforzi e le conquiste si sono guadagnati il diritto di essere inclusi nella compagnia dei santi. Tra questi c'era quell'uomo molto saggio e buono che per 31 anni prima di quest'estate ha contribuito a questa pagina. Gilbert Keith Chesterton ha dedicato tutta la sua vita a insegnare agli altri come vivere. Il suono stesso del suo nome è come uno squillo di tromba. Per lui il mondo era come un campo faticoso in cui si combatteva contro il male affinché il bene potesse perdurare. Se nella sua generazione fosse stato scelto un uomo che avrebbe potuto essere il tipo di Don Chisciotte o di San Giorgio che uccide il drago, sarebbe stato lui. Se un nome letterario della nostra epoca diventerà una leggenda, sarà il suo... Era il tipo di uomo a cui Bunyan pensava quando disegnò l'immagine del signor Greatheart. La sua spada era al servizio dei pellegrini. E che spada che era!... Il suo cattolicesimo era una democrazia onnicomprensiva... Non ho mai incontrato un uomo più generoso e non ne ho mai visto uno più felice. E non credo che ci sia qualcuno che abbia avuto l'inestimabile privilegio di conoscere GKC che non dica lo stesso. È giusto che sia ricordato nel giorno dedicato al ricordo dei santi di Dio".

Io per conto mio vorrei che questa frase fosse letta da chi si occupa della santità di Chesterton senza aver paura di scontrarsi con i detrattori di Gilbert.

Marco Sermarini

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