martedì 12 agosto 2008

Chesterton su Belloc - 1

"(...) Belloc, col cognome francese, si presentava più come inglese; anzi finì coll'essere l'unico inglese, solitario ma simbolico, che avesse realmente l'aspetto del John Bull tradizionale. (...) Mi ricordo che un giorno, mentre stavo bevendo un boccale di birra, non lontano da Horsham, accennai all'oste il nome del mio amico. L'oste, il quale non aveva evidentemente mai sentito parlare di libri o di simili sciocchezze, disse soltanto: 'Lavora un po' la terra, vero?', ed io pensai quanto adulato sarebbe rimasto Belloc per questa osservazione".



G. K. Chesterton, Autobiografia

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3 commenti:

Eleonora Corvatta ha detto...

Mi sono accostata da poco alle chestertoniane letture, ho scoperto un mondo che va ben oltre i racconti polizieschi che non mi attiravano particolarmente come genere. "Le avventure di un uomo vivo" e "Ortodossia" mi stanno affascinando terribilmente.

Eleonora Corvatta ha detto...

Mi sto accostando furtivamente alle chestertoniane letture. Ho scoperto un mondo che va ben oltre i polizieschi che poco mi attraggono. "La evventure di un uomo vivo" e "Ortodossia" mi stanno terribilmente affascinando.

Eleonora Corvatta ha detto...

Mi sto accostando furtivamente alle letture chestertoniane, ho scoperto un mondo che va ben oltre i polizieschi. "Le avventure di un uomo vivo" e "Ortodossia" mi stanno seducendo terribilmente.