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mercoledì 31 agosto 2022

Aforismi in lingua originale - Sempre Chesterton e la sua infanzia...

I was subconsciously certain then, as I am consciously certain now, that there was the white and solid road and the worthy beginning of the life of man; and that it is man who afterwards darkens it with dreams or goes astray from it in self-deception. It is only the grown man who lives a life of make-believe and pretending; and it is he who has his head in a cloud.

Gilbert Keith Chesterton, Autobiography.

martedì 30 agosto 2022

Un aforisma al giorno - Chesterton a proposito della propria infanzia...

Ero inconsciamente certo allora, come lo sono consciamente adesso, che quella era la strada bianca e solida e il degno inizio della vita dell'uomo; e che è l'uomo che poi la offusca con i sogni o se ne allontana con l'autoinganno. È solo l'uomo adulto che vive una vita di finzioni e di simulazioni; ed è lui che ha la testa tra le nuvole.

Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.


Chesterton, Pirandello e Pasolini uniti dalla libertà | Eugenio Andreatta su Il sussidiario.

Dice Annalisa Teggi: «La trama originale di Chesterton è semplicissima, ci parla di un autore che desidera che i suoi burattini “siano”, non solo agiscano. Il dramma si apre con un primo atto semplice e lineare, e anche breve, in cui tutti si attengono senza eccezione a ruoli prefissati. Chesterton disegna un mondo privo di malvagità, senza “il seme della cattiveria”, come dice lui. Può esistere un testo senza malvagità? – ci dice sempre Chesterton». 

Il resto qui sotto:

https://www.ilsussidiario.net/news/liberi-tutti-chesterton-pirandello-e-pasolini-uniti-dalla-liberta/2386689/

lunedì 29 agosto 2022

Chesterton in altre parole - Herbert Marshall McLuhan.

(Chesterton) fu tomista per la connaturalità con l'essere, non per lo studio di San Tommaso.

Herbert Marshall McLuhan, Introduzione a Hugh Kenner, Paradox in Chesterton (nostra traduzione)



Herbert Marshall McLuhan

domenica 28 agosto 2022

La lettera del cardinale Albino Luciani a Chesterton ha una traduzione inglese.

I chestertoniani italiani sanno bene che il cardinale Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I, scrisse un libro intitolato Illustrissimi, una raccolta di lettere a personaggi e autori della letteratura; tra di esse ce anche una bella lettera indirizzata a Chesterton:

https://uomovivo.blogspot.com/2006/11/illustrissimi.html

(qui sopra trovate il testo della lettera);

a questo argomento abbiamo dedicato negli anni diversi post tra cui questi:

https://uomovivo.blogspot.com/2012/11/scusate-guardate-la-quarta-di-copertina.html

https://uomovivo.blogspot.com/2012/11/riesce-illustrissimi.html

Tempo fa abbiamo scoperto che l'articolo in questione (o meglio il capitolo, o lettera) è stata anche tradotta in inglese ed è uscita niente di meno che sulla Chesterton Review nel 2010:

https://www.pdcnet.org/chesterton/content/chesterton_2010_0036_40606_0186_0190

Il traduttore fu William Weaver, di cui trovate traccia in questo post:

https://uomovivo.blogspot.com/2022/08/speciale-elezioni-perche-non-esistono.html

in quanto fu il traduttore del pressoché ignoto articolo di Chesterton di cui il post tratta (complimenti alla redazione di Pangea.news che lo ha scovato).

William Weaver (1923 - 2013) fu poeta e traduttore americano che, appena ventenne, si trovava di stanza a Salerno durante la guerra cui partecipò come obiettore di coscienza  guidando le ambulanze; Weaver piantò le tende in Italia e tradurrà per gli Stati Uniti opere di Giorgio Bassani, Italo Calvino, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Italo Svevo e Oriana Fallaci, tra gli altri. Weaver alla sua morte sarà ricordato anche dal New York Times in un obituary.

Marco Sermarini




sabato 27 agosto 2022

Punch Magazine e altro...

Punch, o The London Charivari (giorni fa abbiamo proposto una sua illustrazione raffigurante tra gli altri Chesterton e Shaw), era un settimanale britannico di umorismo e satira fondato nel 1841 da Henry Mayhew e dall'incisore Ebenezer Landells. Fu molto influente negli anni '40 e '50 dell'Ottocento, quando contribuì a coniare il termine "cartoon" nel senso moderno di illustrazione umoristica. Dal 1850, John Tenniel fu il disegnatore principale della rivista per oltre 50 anni.

Dopo gli anni Quaranta, quando la tiratura raggiunse il suo apice, la rivista entrò in un lungo declino e chiuse nel 1992. Riprese le pubblicazioni nel 1996, ma ha chiuso nuovamente nel 2002.

Qualche curiosità: Malcolm Muggeridge ne fu direttore dal 1953 al 1957. All'epoca della pubblicazione della vignetta che abbiamo proposto qualche giorno fa ne era direttore Sir Owen Seaman, cui fu legato A. A. Milne (il creatore di Winnie the Pooh, un altro personaggio in relazione con Chesterton come potete accertare consultando questo blog), che contribuì alla redazione della rivista.

Altri collaboratori famosi furono William Makepeace Thackeray, Somerset Maugham e C. S. Lewis, sotto l'acronimo-pseudonimo "N. W.".

Marco Sermarini




venerdì 26 agosto 2022

A Soho tanti anni fa un bimbo incontrò Chesterton.


Da bambino, uno scrittore era agli occhi miei una specie di dio; qualsiasi scrittore, per quanto oscuro, o addirittura insulso, potesse essere. Paragonare uno scrittore a qualche soldato o amministratore o scienziato o politico o attore famoso era, a mio avviso, del tutto ridicolo. Non c'era alcuna base di paragone, come non c'è tra, ad esempio, Francesco d'Assisi e il dottor Spock. Forse più consapevole di questa passione di quanto non mi rendessi conto, quando ero ancora uno scolaro mio padre [il politico laburista HT Muggeridge] mi portò a una cena in un ristorante di Soho in cui si intratteneva G. K. Chesterton. Ricordo che il proprietario del ristorante mi regalò una scatola di frutta candita che si rivelò cattiva. Per quanto mi riguarda, fu un'occasione di gloria inimmaginabile. Osservai con fascino l'enorme mole dell'ospite d'onore, il suo grande stomaco e le sue mani paffute; come i suoi pince-nez su un nastro nero quasi si perdessero nell'immensa distesa del suo viso, e come, quando pronunciava quella che considerava una buona osservazione, avesse modo di soffiare nei baffi con un suono simile a quello di un palloncino che si dissolve. Il suo discorso, se ne fece uno, mi sfuggì, ma ricordo vividamente come convinsi mio padre ad aspettare fuori dal ristorante per guardare il grande uomo che si dirigeva verso la strada con un mantello nero svolazzante e un cappello bohémien vecchio stile a tesa larga.

Malcolm Muggeridge, Chronicles of Wasted Time: An Autobiography
(nostra traduzione).

Speciale elezioni! Perché non esistono più grandi uomini? Ce lo spiega Chesterton | da Pangea.

Nata nel marzo del 1944, la rivista “Aretusa”, stampata da Gaspare Casella in Napoli, fu diretta per i primi numeri da Francesco Flora, crociano, antifascista, autore di studi importanti su Giovanni Pascoli, Foscolo, Tasso e Carducci, e, soprattutto, di una imponente – e incompiuta – Guida alla poesia che raccoglieva, per dire, reperti di Poesia della Bibbia e Poesia dell’Egitto e della Mesopotamia. Secondo gli aurei intenti di Flora, la rivista si prefiggeva “di ritrovare quegli studi nei quali, secondo la parola di Dante, l’uomo si eterna”, recuperando “nella sua purezza” il concetto di “umanesimo”, straziato da anni di guerra. Intenti un tanto astratti. La rivista durò quindici fascicoli, fino al 1946, e fu diretta, dopo Flora, da Fausto Nicolini e da Carlo Muscetta. All’epoca di Flora, il segretario di redazione era Gabriele Baldini, futuro marito di Natalia Ginzburg, traduttore di Christopher Marlowe, Edgar Allan Poe e George Orwell, curatore dell’opera completa di Shakespeare. Nata come pubblicazione bimestrale, costava cinquanta lire a numero.

(...)

Il bello di “Aretusa”, piuttosto, sta nelle aperture internazionali, a volte inattese. Nella sezione “Note e documenti” si pubblica un sagace editoriale di Gilbert Keith Chesterton, che qui ricalchiamo. Convertitosi al cristianesimo nel 1922, narratore di talento, saggista micidiale, GKC era assai noto in Italia: Emilio Cecchi lo aveva tradotto e intervistato su “La Ronda”, nel 1931 Enrico Caprile ne tracciava un profilo filosofico con queste parole...


Il resto qui sotto:

https://www.pangea.news/chesterton-politica-uomini-grandi/

mercoledì 24 agosto 2022

Un aforisma al giorno.


I poeti non si sono mai abituati alle stelle, e il loro compito è impedire che gli altri vi si abituino.

Gilbert Keith Chesterton, Leggendo Shakespeare.

martedì 23 agosto 2022

Riproposizioni - In che consiste la vera dignità dell'artista.

La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.


Gilbert Keith Chesterton, Generally Speaking

lunedì 22 agosto 2022

How GK Chesterton Inspired Michael Collins — Catholic Arena a cento anni dalla morte di Michael Collins.

Come molti sapranno, Michael Collins è l'attore principale dell'indipendenza d'Irlanda ed oggi 22 Agosto 2022 ricorrono esattamente cento anni dalla sua morte, occorsa durante un viaggio nel West Cork, sua terra d'origine, dove si era recato alla ricerca di una strada per la pace per la guerra civile in atto tra i fautori del Trattato di pace con la Gran Bretagna ed i ribelli contrari al trattato (il cui problema principale era il giuramento al sovrano del Regno Unito e non le Sei Contee rimaste sotto il dominio britannico).

Ci è stato segnalato da Angelo Bottone, ormai irlandese al pari degli altri, questo articolo su Catholic Arena che parla della passione di Michael Collins per Chesterton.

In questo blog ci siamo attardati più di una volta su questa connessione feconda con Chesterton:

https://uomovivo.blogspot.com/2021/08/altre-prove-della-chestertonianita-di.html

https://uomovivo.blogspot.com/2014/07/consigli-di-lettura-chesterton-va-forte.html

https://uomovivo.blogspot.com/2012/07/chesterton-michael-collins-lirlanda-e.html

Buona lettura!

Marco Sermarini
Michael Collins in divisa da generale
del neonato Esercito Irlandese,
poche settimane prima della sua morte.

Il Napoleone di Notting Hill,
a quanto sembra la maggiore ispirazione
di Collins nella spinta verso l'Irlanda
indipendente.

As Ireland remembers Michael Collins on the 100th anniversary of his death, one forgotten aspect of his life is his connection to Catholicism.

Collins was a Catholic who prayed the Rosary, though he was not as outwardly fervent as Pearse, DeValera or Plunkett and hence some see him as not being religious at all. Though this is untrue.

His sister, Helena, became a nun in England.

While awaiting his execution, Joseph Mary Plunkett gave Collins a book written by another famous Catholic figure of their day, GK Chesterton.

Il resto qui:

https://www.catholicarena.com/latest/chestertoncollins220822

Chesterton, un amico buono che ci regala ore felici | Roberto Pecchioli sul blog della Brigata per la difesa dell'ovvio.

Qualche tempo fa rimasi particolarmente colpito da una frase di un amico, un uomo di fede, di cultura e di cuore: c’è bisogno di uomini buoni. È così; il trionfo della volgarità, del malaffare, dell’invidia e della cupidigia, dell’indifferenza e della corsa sfrenata verso la ricchezza, il piacere effimero, lo sfruttamento e il successo sono soprattutto la vittoria di spiriti malvagi.

A Ferragosto siamo sotto l’ombrellone o tra i paesaggi maestosi della montagna. Se si ha la presunzione di disturbare le ferie e il riposo dei lettori, bisogna farlo con leggerezza, con il sorriso sulle labbra, con lo sguardo rivolto al bene. Nessuno ci sembra incarnare meglio di Gilbert K. Chesterton queste aspirazioni, nella speranza che sussista voglia della verità e della bontà scaturita dallo sguardo che scorge l’impronta del trascendente. Peraltro, fu un ateo, Martin Heidegger, ad affermare, nella sua intervista estrema, che solo un Dio ci può salvare

Il resto qui:

https://www.brigataperladifesadellovvio.com/blog/2-b98f5c0a-2da4-41ce-ab15-c7964870ee5b

domenica 21 agosto 2022

Qualche dettaglio sulla conversione di Chesterton.

Cento anni fa G.K. Chesterton fu accolto nella Chiesa Cattolica. Un'interessante descrizione di ciò che accadde quel giorno - 30 luglio 1922 - viene dallo stesso Chesterton, che rispose a una lettera di Bertram Hyde, un ammiratore di GKC, ma non cattolico.

Egli aveva scritto chiedendo a Chesterton informazioni sullo scopo del rituale e sull'uso della ragione. Chesterton rispose:


"CARO SIGNORE:


La prego di perdonare l'estrema fretta di queste righe sulle grandi questioni da Lei menzionate. Dovrei dire innanzitutto che, fatta salva la grazia di Dio, la mia conversione al cattolicesimo è stata del tutto razionale, e certamente non è stata affatto rituale. Sono stato accolto in una baracca di latta sul retro di un albergo vicino alla ferrovia. L'ho accettato perché aveva davvero convinto  la mia mente analitica. ma le persone possono vedere il rituale e di rado hanno la possibilità di conoscere la filosofia.

A proposito del rituale stesso, credo che la cosa più vera sia stata detta dal poeta Yeats, certamente non cattolico o cristiano, che la cerimonia si sposa con l'innocenza. I bambini non si vergognano di vestirsi, e neppure i grandi poeti in grandi periodi, come quando Petrarca indossava l'alloro. Il nostro mondo sente qualcosa che dice Wells, perché il nostro mondo è nervoso e irritabile come Wells stesso. Ma credo che i bambini e i poeti siano più stabili.


Cordiali saluti,


G. K. CHESTERTON".


Tre anni dopo, anche Bertram Hyde fu ricevuto nella Chiesa Cattolica.


Un grazie alla redazione di Gilbert, il bimestrale della Società Chestertoniana Americana, da cui abbiamo tratto questa lettera.

sabato 20 agosto 2022

Questa sera Liberi tutti! al Meeting di Rimini, liberamente ispirato a La Sorpresa di Chesterton.

 


 

 

 

The 45th edition of the RIMINI MEETING

In collaboration with

Centro Teatrale Bresciano and the

G. K. Chesterton Institute for Faith & Culture at Seton Hall University

present

 

“LIBERI TUTTI!” [FREE ALL!]

AN ORIGINAL PRODUCTION

 

Saturday, August 20th, 2022 at  21:30 hrs.—Teatro Galli, Rimini, Italy

 

Opening show freely inspired by one of G.K. Chesterton's precious plays, "The Surprise."

The main theme is man and his desire for freedom: sometimes uncomfortable, often risky, but always indispensable.

A theatrical production of the Rimini Meeting, directed by Otello Cenci, dramaturgy Otello Cenci and Giampiero Pizzol.

Literary consultancy by Annalisa Teggi and the G. K. Chesterton Institute for Faith & Culture.

In collaboration with Centro Teatrale BrescianoG. K. Chesterton Institute for Faith & Culture at Seton Hall University

"The Sandman": c'entrano Neil Gaiman e Chesterton... | da The Collider.

Vi proponiamo alcuni brani di questa intervista a due voci a Stephen Fry e Vanesu Samunyai sui personaggi che interpreteranno nella serie TV "The Sandman". In particolare ci interessa ciò che dice Stephen Fry perché interpreterà The Sandman in persona che Gaiman dichiara essere ispirato proprio a lui, a Chesterton... Di Gaiman e del suo interesse per Chesterton abbiamo parlato più volte nel nostro blog (si vedano i seguenti collegamenti: 

https://uomovivo.blogspot.com/2009/10/ancora-proposito-di-gaiman-e-chesterton.html

https://uomovivo.blogspot.com/2009/08/chesterton-e-attuale-neil-gaiman-parla.html,

https://uomovivo.blogspot.com/2021/04/dal-blog-della-casa-editrice-bietti.html

https://uomovivo.blogspot.com/2012/04/neil-gaiman-lautore-di-coraline-spiega.html,

https://uomovivo.blogspot.com/2020/05/neil-gaiman-ammiratore-di-chesterton.html,

https://uomovivo.blogspot.com/2019/10/chesterton-in-altre-parole-neil-gaiman.html,

e diversi altri ancora (si parla pure di Terri Pratchett, di Coraline, eccetera).

L'articolo è nel collegamento qui sotto, le parti più salienti le abbiamo tradotte di seguito:

https://collider.com/the-sandman-stephen-fry-vanesu-samunyai-interview/

Nostra traduzione:

Dopo più di tre decenni e molti tentativi falliti, l'amata e pluripremiata serie di fumetti DC The Sandman è stata finalmente portata in vita come serie televisiva in 10 episodi per Netflix, sviluppata e realizzata dallo scrittore Neil Gaiman, dallo showrunner Allan Heinberg e da David. S. Goyer. Ambientata in un mondo in cui il Maestro dei Sogni, alias The Sandman (Tom Sturridge), deve viaggiare attraverso diversi mondi e linee temporali per ristabilire l'ordine che si è sviluppato mentre era tenuto prigioniero per oltre un secolo, richiedendo di visitare vecchi amici, nemici e familiari della sua vasta esistenza, al fine di riequilibrare i mondi del sogno e della veglia.

Durante l'intervista con Collider, i co-protagonisti Vanesu Samunyai (che interpreta Rose Walker, una giovane donna alla ricerca del fratello scomparso e che cerca di capire il suo inaspettato legame con Dream) e Stephen Fry (che interpreta Gilbert, autonominatosi protettore di Rose) hanno parlato della responsabilità di far parte di un progetto così importante, di come trovare un senso di appartenenza ai personaggi, dell'uomo realmente esistito a cui il personaggio di Gilbert è ispirato, di come Samunyai potrebbe reagire se si trovasse nella situazione di Rose e di quale eventuale spinoff del personaggio sarebbero interessati a vedere.

(...)

Tutti questi personaggi sono così misteriosi. Hanno tutti un modo in cui si presentano, e poi una miriade di altre cose che stanno realmente accadendo dentro di loro. Stephen, cosa ti è piaciuto del tuo personaggio e come ti sei immedesimato in lui?

STEPHEN FRY: C'è una questione piuttosto personale dietro a tutto questo: Neil Gaiman e io, quando eravamo adolescenti, eravamo entrambi assolutamente appassionati agli scritti di un uomo chiamato G.K. Chesterton, o Gilbert Keith Chesterton, che è meglio conosciuto - se è conosciuto in America - come saggista, ma probabilmente come lo scrittore di romanzi polizieschi che ha creato Padre Brown, un prete un po' goffo. Al momento ne esiste una versione della BBC e credo che sia anche sulla PBS. Era un maestro dei paradossi e un uomo estremamente popolare e grande, in tutti i sensi. Così, quando Neil si è messo in contatto con me, perché conosco Neil da tempo, mi ha detto che voleva che interpretassi Gilbert, e io mi sono ricordato, dopo aver letto The Sandman, che il personaggio di Gilbert era chiaramente GK Chesterton.

venerdì 19 agosto 2022

Un aforisma (ribelle) al giorno.

Eppure, c'era negli occhi degli operai lungo la strada, dei contadini nei campi, dei marinai e dei fanciulli, e soprattutto negli occhi delle donne, una strana luce che faceva sì che i dotti rimanessero nel dubbio e nella febbre dell'incertezza. I dotti non potevano scandagliare la profondità della gioia di quegli sguardi. Quella gente aveva ancora risorse nascoste: non aveva cessato di smentire il profeta.

Gilbert Keith Chesterton, Il Napoleone di Notting Hill.



giovedì 18 agosto 2022

Un aforisma al giorno.

Fare economia è molto più romantico che sperperare.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.

mercoledì 17 agosto 2022

Un (sempre caro) aforisma al giorno.


La cosa che ho visto pendere nei suoi occhi mentre penzolava da quel ponte era la gioia della vita, non la volontà. Quello che lei ha imparato standosene seduto su quel dannato gargoille era che il mondo, in fin dei conti, è un luogo meraviglioso in cui vivere: io lo so, perché l'ho capito nello stesso momento.
Ho visto le nubi grigie diventare rosa, e il piccolo orologio dorato nella fessura tra le case. Erano queste le cose che lei odiava lasciare andandosene via da questo mondo, non la Vita, qualunque cosa essa sia. Eames, siamo stati insieme sull'orlo della morte; non riesce ad ammettere che ho ragione?

Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo.

martedì 16 agosto 2022

Un aforisma (romantico) al giorno.


Imbucare una lettera e sposarsi sono tra le poche cose ancora assolutamente romantiche, perché per essere assolutamente romantica una cosa deve essere irrevocabile.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

lunedì 15 agosto 2022

Un aforisma al giorno (qui Eretici predice un passo fondamentale di Ortodossia) e buona Festa dell'Assunta con tanto stupore e tanta gratitudine!

Sono gli dèi a non stancarsi dell'iterazione delle cose; per loro il crepuscolo è sempre nuovo e l'ultima rosa è rossa come la prima.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.




domenica 14 agosto 2022

Un aforisma al giorno.

È insensato andare a Roma se non si ha la condizione di tornare a Roma.

Gilbert Keith Chesterton, La resurrezione di Roma.


L'abside della Basilica di San Clemente a Roma.
Chesterton ne rimase fortemente impressionato
e dedicò a questo mosaico pagine meravigliose
de La resurrezione di Roma.

sabato 13 agosto 2022

Aforismi in lingua originale - La storia delle leggi e delle istituzioni direttamente in inglese...


It is the fashion to talk of institutions as cold and cramping things. The truth is that when people are in exceptionally high spirits, really wild with freedom and invention, they always must, and they always do, create institutions. When men are weary they fall into anarchy; but while they are gay and vigorous they invariably make rules. This, which is true of all the churches and republics of history, is also true of the most trivial parlour game or the most unsophisticated meadow romp. We are never free until some institution frees us; and liberty cannot exist till it is declared by authority.

Gilbert Keith Chesterton,
Manalive
.


venerdì 12 agosto 2022

Riproposizioni fotografiche e testuali - Uno splendido Chesterton al lavoro che mostra la verità di questo aforisma.


Vorrei che non fossimo obbligati a sprecare in cose frivole, quali le letture e la letteratura, il tempo che potremmo dare ad un lavoro solido, serio e costruttivo, come il ritagliare figure di cartone, ed impiastrarvi su vivaci colori.

Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.

giovedì 11 agosto 2022

Riproposizioni - Ricordarsi sempre e soprattutto al momento giusto che i draghi, di qualunque colore o specie siano, sono solo lucertole...

Quest'idea di rapporto con il potere, tipicamente chestertoniana, mi ha sempre affascinato.

Chesterton è lo stesso che dice che "l'uomo non si sente mai libero fino a quando un'istituzione non lo libera, ma la libertà non può esistere fino a quando non viene dichiarata d'autorità", ma è anche questo, cioè colui che dice che le istituzioni se non sono umane vanno abbandonate, aggirate, ingannate, tolte di mezzo. È quello che dice che "uno dei paradossi della politica è che solo l'uomo che ha il coraggio di sfidare i draghi può scoprire che essi sono solo lucertole".

Qui Dalroy e Pump fanno esattamente questo: scoprono che quelle istituzioni non danno loro alcuna libertà, anzi la soffocano e distruggono con apparenti ragioni, per cui i nostri eroi si mettono di traverso e decidono di andare per la loro strada, riconoscono che è possibile sfidare il drago (in fondo il potere ha sempre quest'angolo morto che cerca di non rivelare, e che scatta quando gli uomini di potere si prendono troppo sul serio) perché in fondo questo drago è solo una lucertola.

In questi anni abbiamo visto tante volte la libertà essere ridotta, conculcata in nome di ragioni solo apparentemente valide ma che poi si sono rivelate false o inconsistenti, ed è continuamente in atto un tentativo di mistificare la realtà in tanti campi (oggi è difficile trovarsi d'accordo addirittura sulla definizione di sesso, cosa che pochissimi anni fa nessuno poteva minimamente immaginare; oggi non siamo d'accordo neppure su cosa sia e cosa faccia una malattia, oggi siamo disposti a rinunciare alla libertà in nome della sicurezza, ma quale?...). Allora è interessante vedere come il potere sia qualcosa che va tenuto molto sotto controllo, e che esiste una solenne libertà che è quella di ribellarvisi quando esso va contro l'uomo, contro le sue espressioni elementari, contro la bontà e contro la natura.

Lucertole e non draghi, e coraggio.

Marco Sermarini

— Scusatemi un momento, mio signore — disse, — ma c’era un punto nella vostra importante spiegazione che non sono sicuro di aver inteso correttamente. Vi ho forse sentito dire che, per quanto le insegne di osteria vadano abolite, tuttavia laddove, posto che ci sia un dove, esse siano mantenute sarà anche mantenuto il diritto di vendere liquori fermentati? In altre parole, che se anche un inglese alla fine trovasse una sola osteria e insegna rimaste in Inghilterra, se quel posto ha un’insegna di osteria avrà anche il vostro grazioso permesso di essere veramente un’osteria?

Lord Ivywood aveva un’ammirevole padronanza di sé, cosa che l’aveva aiutato molto nella sua carriera come uomo di Stato. Non perse tempo a discutere su che diritto avesse il capitano d’intervenire nella questione; rispose con tutta semplicità:

— Sì. La vostra esposizione dei fatti è corretta.

— Dovunque io trovi un’insegna di osteria autorizzata dalla polizia, posso entrare e chiedere un bicchiere di birra, ugualmente autorizzato dalla polizia.

— Se mai ne troviate, sì — rispose lord Ivywood sobriamente. — Ma confidiamo che presto le avremo rimosse tutte.

Il capitano Patrick Dalroy si alzò enorme dalla sua sedia, stiracchiandosi un po’ e sbadigliando.

— Bene, Hump — disse al suo amico, — la cosa migliore, mi sembra, è di portar via con noi le cose importanti.

Con due calci impressionanti fece volare il fusto di rum e il formaggio rotondo sopra la siepe, con tale angolazione che quelli rimbalzarono sulla strada in discesa e rotolarono giù sempre più rapidi verso i boschi ombrosi entro i quali scompariva il sentiero. Poi afferrò il palo dell’insegna, gli diede due scrolloni e lo tirò via dal prato come fosse una zolla d’erba.

Tutto era accaduto prima che chiunque potesse muoversi, ma mentre Dalroy avanzava a lunghi passi verso la strada il poliziotto corse in avanti. Dalroy gli diede una piattonata su faccia e petto con l’insegna di legno, spedendolo nel fosso sull’altro lato della strada. Poi girandosi verso l’uomo col fez, gli diede un colpetto appena con l’estremità del palo sul candido panciotto nuovo attraversato dalla catena dell’orologio, ma così brusco che quello si ritrovò a sedere sulla strada, con aria molto seria e pensierosa.

Il bruno Segretario si mosse al salvataggio, ma Humphrey Pump, con un grido, afferrò il fucile dal tavolo e glielo puntò addosso; la qual cosa allarmò a tal punto il signor Leveson, Segretario, che quasi si piegò in due per l’emozione. L’attimo dopo Pump, col fucile sottobraccio galoppava giù per la collina dietro al capitano, che galoppava dietro al barile e al formaggio.

Prima che il poliziotto fosse uscito dal fosso, erano tutti scomparsi nel buio della foresta. 

Gilbert Keith Chesterton, L'Osteria Volante.


http://uomovivo.blogspot.com/2021/11/un-aforisma-al-giorno-il-genio-e-il.html

mercoledì 10 agosto 2022

Riproposizioni ribelli - L'Imputato.

Mantenersi in uno stato di rivolta richiede buon umore. 


Gilbert Keith Chesterton, L'Imputato

martedì 9 agosto 2022

Il professor Zamagni illustra il senso de Il Club dei Mestieri Stravaganti.

Il Paradosso di Chesterton

20/12/2018

Basil Grant è un personaggio creato dal noto scrittore inglese G.K. Chesterton.

È un giudice costretto a lasciare l’incarico perché accusato di aver perso il senno. Infatti...

Il resto qui:

https://ilquintoampliamento.it/it/il-paradosso-di-chesterton-0

lunedì 8 agosto 2022

Aforismi in lingua originale - Il Club dei Mestieri Stravaganti - Quando il giudice Basil Grant dà (solo apparentemente!) di matto...

The first thrill was probably given when he said to a man who had attempted a crime of passion: “I sentence you to three years imprisonment, under the firm, and solemn, and God-given conviction, that what you require is three months at the seaside.” He accused criminals from the bench, not so much of their obvious legal crimes, but of things that had never been heard of in a court of justice, monstrous egoism, lack of humour, and morbidity deliberately encouraged. Things came to a head in that celebrated diamond case in which the Prime Minister himself, that brilliant patrician, had to come forward, gracefully and reluctantly, to give evidence against his valet. After the detailed life of the household had been thoroughly exhibited, the judge requested the Premier again to step forward, which he did with quiet dignity. The judge then said, in a sudden, grating voice: “Get a new soul. That thing's not fit for a dog. Get a new soul.” All this, of course, in the eyes of the sagacious, was premonitory of that melancholy and farcical day when his wits actually deserted him in open court. It was a libel case between two very eminent and powerful financiers, against both of whom charges of considerable defalcation were brought. The case was long and complex; the advocates were long and eloquent; but at last, after weeks of work and rhetoric, the time came for the great judge to give a summing-up; and one of his celebrated masterpieces of lucidity and pulverizing logic was eagerly looked for. He had spoken very little during the prolonged affair, and he looked sad and lowering at the end of it. He was silent for a few moments, and then burst into a stentorian song. His remarks (as reported) were as follows:

“O Rowty-owty tiddly-owty Tiddly-owty tiddly-owty Highty-ighty tiddly-ighty Tiddly-ighty ow.”


He then retired from public life and took the garret in Lambeth.


Gilbert Keith Chesterton, The Club of the Queer Trades.




domenica 7 agosto 2022

Aforismi in lingua originale - Il Club dei Mestieri Stravaganti - Basil Grant e i fatti (splendido, va..).

“Facts,” murmured Basil, like one mentioning some strange, far-off animals, “how facts obscure the truth. I may be silly—in fact, I'm off my head—but I never could believe in that man—what's his name, in those capital stories?—Sherlock Holmes. Every detail points to something, certainly; but generally to the wrong thing. Fa
cts point in all directions, it seems to me, like the thousands of twigs on a tree. It's only the life of the tree that has unity and goes up—only the green blood that springs, like a fountain, at the stars.”

La nostra bella edizione de
Il Club dei Mestieri Stravaganti




L'edizione con i disegni di Chesterton e la copertina.

Gilbert Keith Chesterton, The Club of the Queer Trades.

Architecture - G.K. Chesterton In His Own Voice - YouTube

Nel collegamento di questo post trovate una registrazione (che peraltro avevamo già segnalato alcuni anni fa, precisamente nel 2016) delle trasmissioni sul canale radiofonico della BBC, alcune delle quali sono finite nel bel volume Radio Chesterton, introdotte dal nostro presidente Marco Sermarini e tradotte e commentate nella postfazione da Annalisa Teggi.

Questa è una delle trasmissioni del 1933, tratta dell'architettura ed è proprio una di quelle che non abbiamo ancora tradotto e pubblicato. Vale la pena di ascoltare dalla viva voce di Chesterton il tema proposto.

Ci auguriamo di poter pubblicare presto o tardi le restanti trasmissioni che gli diede tra il 1932 e il 1936. Quelle attualmente presenti nel volume sono state scelte non in ordine cronologico.

https://m.youtube.com/watch?v=TTRuShBw4Xc

venerdì 5 agosto 2022

El centenario de la conversión de Chesterton y su efecto dominó | Dale Ahlquist su Infocatolica.

 

LAS ONDAS SIGUEN SINTIÉNDOSE

El centenario de la conversión de Chesterton y su efecto dominó

Dale Ahlquist, presidente de la Society of Gilbert Keith Chesterton, reflexiona al cumplirse cien años desde la conversión del escritor de la conocida serie «El Padre Brown».

(CWR/InfoCatólica) Cuando G.K. Chesterton fue recibido en la Iglesia Católica hace cien años, el domingo 30 de julio de 1922, fue una gran noticia. Pero en realidad, no lo fue, porque nadie lo sabía más que los sacerdotes que lo recibieron en la Iglesia. Uno era el padre John O'Connor, su amigo de toda la vida que también sirvió de inspiración para el inmortal detective de ficción de Chesterton y el padre Brown, y Dom Ignatius Rice, un monje benedictino de la abadía de Douai, quienes se comprometieron a no decir nada sobre la ceremonia. No por razones religiosas, sino porque querían ver cuánto tardaría la prensa en enterarse.


Il resto qui:

https://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=44056

giovedì 4 agosto 2022

Su Cesky Rozhlas (Radio Ceca) il canale R Vltava (Radio Moldava) trasmette I Racconti di Padre Brown.

G. K. Chesterton: Nejhorší zločin na světě a další detektivní případy otce Browna

 

(G. K. Chesterton: Il peggior crimine del mondo e altri casi del detective Padre Brown).

I Racconti di Padre Brown vengono interpretati su Radio Vltava da Tomas Kukulka e David Viktory.

https://vltava.rozhlas.cz/g-k-chesterton-nejhorsi-zlocin-na-svete-a-dalsi-detektivni-pripady-otce-browna-8788978


mercoledì 3 agosto 2022

Cento anni fa la conversione di Chesterton - Paolo Gulisano su La Nuova Bussola Quotidiana.

Cento anni fa, il 30 luglio del 1922, Gilbert Keith Chesterton, uno dei più celebri romanzieri e saggisti del Novecento, diventava cattolico. Fu una scelta maturata a lungo. Dieci anni prima aveva creato una delle più celebri figure letterarie di sacerdote, Padre Brown, ispirandosi ad un amico prete irlandese, Padre John O'Connor. Molti si stupirono – allora come oggi – della perfetta ortodossia espressa da Padre Brown, senza che il suo autore fosse ancora cattolico. In realtà, nel suo cuore da molto tempo GKC guardava alla Chiesa cattolica con interesse e ammirazione. 

Il resto qui:

Conversion Is Not a Four-Letter Word | da Crisis Magazine.

For twenty years I, with my wife and our family, attended a certain small-town Midwest parish church. The pastor, Fr. George Mehok, was a devotee of the English writer G.K. Chesterton. In fact, I don't recall a single homily of his that did not contain at least one Chesterton quote. However, I did not read or even see a book by Chesterton for many years—his works were simply hard to find. 

https://www.crisismagazine.com/2022/conversion-is-not-a-four-letter-word

Un aforisma al giorno (ecco il drago 🐉!).

Le fiabe… non hanno colpa di infondere paura nei bambini, o qualunque forma di paura; non sono le fiabe a formare nei bambini il concetto del male o del brutto: esiste già, nel bambino, perché già esiste nel mondo. Non sono le fiabe a dare al bambino la sua prima idea di orco. Ciò che le fiabe gli danno è la prima idea chiara della possibile sconfitta dell'orco. Il bimbo ha conosciuto intimamente il drago fin da quando possiede l'immaginazione. Ciò che la fiaba gli offre è un san Giorgio che uccida il drago.

Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles.

lunedì 1 agosto 2022

Il mio nome è Lazzaro e sono vivo - Andrea Monda su L'Osservatore Romano.

Qual è l’angolazione da cui è entrato Gilbert Keith Chesterton quel 30 luglio di cento anni fa? L’affermazione da cui siamo partiti può essere d’aiuto: c’è un miracolo per cui gli uomini, spesso gradualmente, però ad un certo punto scoprono la verità. Ogni uomo ha sete di verità, di conoscenza, una sete inestinguibile, che diventa curiosità, inquietudine, anche dramma, nel senso etimologico di azione, movimento. L’uomo asseconda questa sete e parte per la scoperta. Per Gilbert questo voleva dire allargare il suo sguardo e il suo pensiero; scrive sempre nel saggio del 1926 «Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo». 

Il resto qui:

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-07/quo-173/il-mio-nome-e-lazzaro-e-sono-vivo.html?fbclid=IwAR2krZF3KLGJ4CGf4kRvUeSHTFbah9a8QsaKQ7ONKZRAKqRC2zvEmx_EPlw