I chestertoniani italiani sanno bene che il cardinale Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I, scrisse un libro intitolato Illustrissimi, una raccolta di lettere a personaggi e autori della letteratura; tra di esse ce anche una bella lettera indirizzata a Chesterton:
https://uomovivo.blogspot.com/2006/11/illustrissimi.html
(qui sopra trovate il testo della lettera);
a questo argomento abbiamo dedicato negli anni diversi post tra cui questi:
https://uomovivo.blogspot.com/2012/11/scusate-guardate-la-quarta-di-copertina.html
https://uomovivo.blogspot.com/2012/11/riesce-illustrissimi.html
Tempo fa abbiamo scoperto che l'articolo in questione (o meglio il capitolo, o lettera) è stata anche tradotta in inglese ed è uscita niente di meno che sulla Chesterton Review nel 2010:
https://www.pdcnet.org/chesterton/content/chesterton_2010_0036_40606_0186_0190
Il traduttore fu William Weaver, di cui trovate traccia in questo post:
https://uomovivo.blogspot.com/2022/08/speciale-elezioni-perche-non-esistono.html
in quanto fu il traduttore del pressoché ignoto articolo di Chesterton di cui il post tratta (complimenti alla redazione di Pangea.news che lo ha scovato).
William Weaver (1923 - 2013) fu poeta e traduttore americano che, appena ventenne, si trovava di stanza a Salerno durante la guerra cui partecipò come obiettore di coscienza guidando le ambulanze; Weaver piantò le tende in Italia e tradurrà per gli Stati Uniti opere di Giorgio Bassani, Italo Calvino, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Italo Svevo e Oriana Fallaci, tra gli altri. Weaver alla sua morte sarà ricordato anche dal New York Times in un obituary.
Marco Sermarini
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