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giovedì 31 maggio 2012
Ieri, festa di Santa Giovanna d'Arco, Alessandro Canelli ci ha ricordato che anche GKC si occupò di lei
Dice il nostro amico Alessandro:
"Nel suo Ortodossia, Chesterton indica Giovanna D’Arco come un esempio di sanità mentale contro la follia del pensiero di inizio novecento, e la pone in contrasto con l’irenismo di Tolstoj e il nichilismo superomista di Nietzsche, per arrivare a indicare come queste considerazioni portino al rifiuto delle visioni frammentarie e riduzioniste del Cristo di Anatole France ed Ernest Renan".
mercoledì 30 maggio 2012
Benedetto XVI oggi, 30 Maggio 2012
"Gli avvenimenti successi in questi giorni, circa la Curia e i miei collaboratori, hanno recato tristezza nel mio cuore, ma non si è mai offuscata la ferma certezza che, nonostante la debolezza dell'uomo, le difficoltà e le prove, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e il Signore mai le farà mancare il suo aiuto per sostenerla nel suo cammino. Si sono moltiplicate, tuttavia, illazioni, amplificate da alcuni mezzi di comunicazione, del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un'immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà. Desidero, per questo, rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti coloro che, quotidianamente, con fedeltà, spirito di sacrificio e nel silenzio, mi aiutano nell'adempimento del mio Ministero".
Dal Sussidiario, il nostro Paolo Gulisano e la Scozia
Lo avevamo segnalato sul Twitter, ora Maria Grazia Gotti ce lo consiglia!
Molto bello tutto l'articolo... da leggere FINO ALLA FINE!
http://costanzamiriano.wordpress.com/2012/05/29/un-uomo-solo-e-al-comando/#more-4164
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Società Chestertoniana Italiana
Via San Pio X, 4/C
63074 San Benedetto del Tronto (AP)
http://uomovivo.blogspot.com
C.F.: 91022790447 ccp 56901515
"Quando vale la pena di fare una cosa, vale la pena di farla male".
Buon compleanno, Gilbert (come tutti gli anni in ritardo)!
martedì 29 maggio 2012
lunedì 28 maggio 2012
Elia e Gilbert - di Roberto Prisco
Riferimenti bibliograficiBibbia di Gerusalemme Edizioni Dehoniane, Bologna 1982
G. K. Chesterton Racconti e AutobiografiaCasini Editore 1988
G. K. Chesterton Ortodossia Morcelliana , Brescia, 1926
I migliori racconti di Padre Brown - di Gilbert Keith Chesterton / Buc Narratori - Famiglia Cristiana
http://www.famigliacristiana.it/iniziative/bucnarratori/uscite/default.aspx
sabato 26 maggio 2012
giovedì 24 maggio 2012
Luca Negri su Il Giornale parla di Tomasi di Lampedusa ma chiama in causa GKC
È un rapporto che da questa scatola di sapone avevamo segnalato, quello tra GTDL e GKC.
martedì 22 maggio 2012
La bella rassegna stampa curata dal nostro Andrea Bartelloni
Contraccettivi gratuiti? I cattolici non ci stanno e denunciano Obama
Le parole di Benedetto XVI al pranzo in occasione del compleanno e dell'elezione a Sommo Pontefice, 21 Maggio 2012
lunedì 21 maggio 2012
sabato 19 maggio 2012
venerdì 18 maggio 2012
Dal prof. Carlo Bellieni
Se un bambino nel pancione già "ascolta" la sua mamma
May 17th, 2012Carlo Bellieni
Il feto già riconosce la voce della madre quando ancora è nel pancione. Questo è quanto mostra uno studio francese – il primo autore è Renaud Jardri -pubblicato sulla rivista International Journal of Developmental Neurosciences di aprile. Questa capacità è stata mostrata con l'uso di raffinate tecniche di risonanza materna, che registrano l'attivazione della corteccia cerebrale temporale già dalla trentesima settimana di gestazione. E uno studio canadese fatto al Kingston General Hospital mostra che il battito del cuore si accelera nel feto quando sente la voce della mamma. Cosa impara da questi studi chi accetta di non avere pregiudizi? In primo luogo che la scienza è un'apertura alla bellezza: cosa c'è di più bello di vedere uno spettacolo normalmente nascosto come quello della vita prenatale, per millenni restato nel mistero del buio uterino? Il secondo punto è la chiarezza che il feto è davvero un bambino, e che reagisce, ricorda, impara proprio come un bambino già nato. Dentro l'utero c'è un universo in rapido sviluppo: è il mondo della nostra vita prenatale, come ricordava a suo tempo anche Pier Paolo Pasolini, che ricordava alla sinistra come si era allontanata dal sentire del popolo per seguire le sirene di un egoistico individualismo. Il feto in sviluppo sente le voci, i sapori, gli odori, e anche il dolore se disgraziatamente gliene facciamo. Proprio per questo si è sviluppata anche l'arte di somministrare analgesici al feto durante gli interventi chirurgici che può subire prima di nascere. Già, perché il feto può anche essere curato chirurgicamente, in un paradossale susseguirsi di stati: dalla vita fetale a quella all'aria aperta seppur attaccato al cordone ombelicale quando si opera, e poi ancora vita fetale, fino alla nascita naturale. Chi suppone che la vita inizi alla nascita ha il suo bel daffare per giustificare questo paradosso di una non-vita che diventa vita, poi torna non vita e poi ancora vita… Proprio come accade per il feto di canguro che esce dall'utero e nasce, ma poi torna a passare la seconda parte della sua vita fetale nel marsupio, fino alla seconda nascita. Paradossi che ci fanno riflettere: la nascita non cambia proprio niente nello stato morale e davvero poco nello stato fisico di un individuo, perché la vita è un continuum sin dal concepimento, e perché solo una grossolana disattenzione ci fa pensare che la vita fetale sia una vita "in sospeso", o "in un lungo sonno", mentre è piena di sensazioni, utili sia a modella re il sistema nervoso sia a preparare alla vita all'aria aperta. Proprio per questo esistono addirittura dei corsi di educazione prenatale, che aiutano le mamme a prendere coscienza di questa evidenza e soprattutto a sfruttarla positivamente, entrando in contatto col loro bambino prima della nascita tramite il canto, il massaggio attraverso il pancione e alla capacità di sentire i movimenti di risposta del feto. Che consolazione per tante donne scoprire di avere in sé questa compagnia, forse una delle poche persone (è una personcina!) che ti amano non per come sei ma semplicemente perché ci sei! Come ho detto in arie occasioni, è proprio il caso di cancellare la parola "feto" dal nostro vocabolario, perché è un termine stigmatizzante quel livello del nostro sviluppo che si vuole tener distinti dagli altri perché non gli viene riconosciuto pari diritti rispetto agli adulti. La parola "feto" originariamente significava "cucciolo" tanto che viene da una radice sanscrita che significava "succhiare". Poi nel tempo, soprattutto negli ultimi 50 anni si è diviso drasticamente il prima-della-nascita dal dopo. Sarebbe bello se l'utero fosse trasparente, ma con le ecografie e con la scienza in pratica lo è diventato: che guaio per chi sostiene che il feto non è "qualcuno" ma è "qualcosa"!
I nostri bellissimi magneti da frigo
Sono sempre bellissimi, ne stiamo preparando anche altri.
Per chi li vuole, basta scrivere alla solita posta elettronica della Società.
Rendono il frigo, il suo contenuto, i padroni del frigo enormemente più interessanti, saporiti, gagliardi e chestertoniani. Poi chi sostiene la Scuola Chesterton cresce di altezza di dieci centrimetri!
Abbracci a tutti.
Giovedì padre Brown, GKC e Paolo Gulisano a Milano!
Andate a sentire il nostro vicepresidente alla scoperta del piccolo grande padre Brown e del gigante Gilbert.
Continua la Chestertonian invasion!
mercoledì 16 maggio 2012
Ancora su Il soprannaturale è naturale - Viaggio in Italia
E' una vera novità.
Uomini e tristezza - Il ministro Fornero colpisce ancora
16 Maggio 2012 - Avvenire
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Priorit a rovescio 139 KB
15 Maggio 2012 - Asca
SI PARLA DI NOI :: Famiglia, presto in Cdm il Piano nazionale 55 KB
15 Maggio 2012 - Ansa
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 65 KB
15 Maggio 2012 - SirQuotidiano
SI PARLA DI NOI :: Serve un'alleanza 116 KB
16 Maggio 2012 - Tempo
SI PARLA DI NOI :: In crescita i nuclei senza figli 69 KB
16 Maggio 2012 - Sicilia
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: La famiglia tradizionale in crisi 95 KB
16 Maggio 2012 - Repubblica
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: L'apertura della Fornero 102 KB
16 Maggio 2012 - QN
SI PARLA DI NOI :: La famiglia sar pi piccola e con meno figli 73 KB
16 Maggio 2012 - GazzettaReggio
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 160 KB
16 Maggio 2012 - Tirreno
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 146 KB
16 Maggio 2012 - NuovaFerrara
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 179 KB
16 Maggio 2012 - GazzettaModena
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 175 KB
16 Maggio 2012 - MessaggeroVeneto
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 102 KB
16 Maggio 2012 - AltoAdige
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 177 KB
16 Maggio 2012 - Trentino
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 173 KB
16 Maggio 2012 - ProvinciaPavese
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 153 KB
16 Maggio 2012 - Piccolo
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 147 KB
16 Maggio 2012 - Centro
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: riflettere su coppie di fatto e gay 197 KB
16 Maggio 2012 - GiornaleBrescia
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: la famiglia in crisi 81 KB
16 Maggio 2012 - EcoBergamo
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero a sorpresa: c' il problema delle coppie di fatto 115 KB
16 Maggio 2012 - GazzettaMezzogiorno
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero apre a coppie di fatto e gay 217 KB
16 Maggio 2012 - Stampa
Unioni Di Fatto
SI PARLA DI NOI :: Fornero: pi diritti a coppie di fatto e omosessuali 67 KB
una mail del nostro amico Andrea Carbonari
vi scrivo per esprimere la mia gioia per aver partecipato all'incontro di sabato scorso alla Civiltà Cattolica.
E' stato bello trovarsi in mezzo a tante persone innamorate di (o quantomeno interessate a) GKC. E che dire poi dei relatori? Uno meglio dell'altro.
Mi è solo dispiaciuto non poter salutare di persona il presidente, che sempre circondato da persone che gli volevano parlare.
Sarà per la prossima volta.
Saluti chestertoniani,
Andrea Carbonari
Il soprannaturale è naturale - Viaggio in Italia.
Appena potremo, altre notizie.
Benone.
Annalisa Teggi - Tremende Bazzeccole -Intransigente discorso chestertoniano sul suicidio. «Occorre amare ciò che si biasima»
Dobbiamo diventare talmente interessati alla vita, da essere capaci di dare giudizi disinteressati. Così il signor Chesterton introduce una riflessione sul suicidio in un capitolo di Ortodossia intitolato "La bandiera del mondo". Lui, che era uomo dolce e ironico, capace di giochi di parole sensatissimi (anche quando sembravano solo bazzecole), nel parlare del suicidio è duro e freddo come la lama di una spada: «Il suicidio non solo è un peccato, ma è il peccato. È il male supremo e assoluto, il rifiuto di qualsiasi interesse per l'esistenza, il rifiuto di prestare il giuramento di fedeltà alla vita. L'uomo che uccide un uomo, uccide un uomo. L'uomo che uccide se stesso, uccide gli uomini: annienta il mondo. Il suo gesto è peggiore (dal punto di vista simbolico) di qualsiasi stupro o attentato dinamitardo. Perché distrugge tutti gli edifici e offende tutte le donne. Il ladro è appagato dai diamanti, il suicida non lo è: questo è il suo crimine. Non si lascia nemmeno corrompere dalle pietre sfolgoranti della Città Celeste. Il ladro esalta gli oggetti che ruba, e pure il loro proprietario. Ma il suicida insulta tutto ciò che esiste al mondo non rubandolo. Rifiutando di vivere per amore di un fiore, guasta tutti i fiori. In tutto l'universo non c'è una sola creatura minuscola per la quale la sua morte non sia una beffa».
Spesso alla Chiesa è stato imputata la colpa di essere intransigente nei confronti di questo peccato, come intransigenti sono queste parole. Ma occorre chiedersi cosa ci stiamo guadagnando dall'essere meno intransigenti; cosa ci stiamo guadagnando dalla compassione svincolata dall'idea che la vita è sacra – in ogni caso, senza compromessi di sorta. Siamo capaci di con-patire abbastanza uno sconosciuto (eppure così simile a noi) che si è suicidato da dire ad alta voce che ha sbagliato? Il passo della compassione è facile, perché è umanamente comprensibile; ma il passo dell'intransigenza, proprio perché è difficile, è un passo di amore più incondizionato. Il compromesso per cui la vita è un misto di bene e male, da accettare con dignitosa soddisfazione e dignitosa pazienza è l'illusorio pregiudizio che il signor Chesterton riteneva sommamente erroneo.
Non possiamo semplicemente compatire un uomo, senza voler combattere fino all'ultimo respiro per il suo bene. Da intransigenti. E la risposta non è – in prima istanza – che lo Stato istituisca degli sportelli a cui si possa rivolgere chiunque, operaio o imprenditore che sia, si trovi in situazioni economiche disperate.
Per problemi così drammatici e urgenti non occorrono – in prima istanza – soluzioni pratiche. È il momento in cui a sirene spiegate si deve gridare un solido ideale umano. Dunque, è vero che un uomo si trova ad appartenere a questo mondo, prima di potersi domandare se sia bello appartenervi o no. E poi entra nella giostra degli eventi; ma non è neutrale, perché, in qualche modo, non sente il mondo semplicemente come qualcosa di estraneo, infatti ne fa la sua casa. In molti modi, non solo materiali. Il mondo diventa Pimlico.
Pimlico è un quartiere di Londra che nel periodo storico in cui visse Chesterton attraversava un momento di degrado e declino. Chiamiamolo Scampia; anzi no, chiamiamolo col nome del quartiere in cui viviamo – che sia o meno degradato. Pimlico è la nostra condizione politica di abitanti del mondo; il nostro esserci, in un contesto urbano preciso e definito. Pimlico ci piace – perché ci viviamo, ma in molti casi Pimlico non va bene così com'è. E c'è chi condanna Pimlico, e vorrebbe fuggire e trasferirsi altrove. E c'è chi vorrebbe cambiarlo, passandoci sopra una bella mano di bianco così che non sia più riconoscibile. E in entrambi i casi Pimlico scompare. L'unica via d'uscita, afferma Chesterton, sembra quella di affezionarsi a Pimlico. «Forse l'esempio più frequente riguardo a tale punto è quello delle donne. Le stesse donne che sono pronte a difendere i loro uomini nelle cose piccole e grandi sono quasi morbosamente lucide circa la fragilità delle loro scuse o la grossolanità delle loro menti. Un amico, per quanto affezionato all'uomo, lo lascia così com'è; la moglie invece lo ama, e cerca di cambiarlo».
La cosa urgente da fare è gridare a sirene spiegate la nostra affezione e fedeltà alla vita. È una premessa tutt'altro che teorica; perché le cose che sembrano più ovvie sono proprio quelle che dobbiamo ricordarci più spesso. Non basta semplicemente amare la vita. Oppure, non serve semplicemente biasimare la vita. La contraddizione del vivere richiede una proposta umana altrettanto contraddittoria: occorre amare ciò che si biasima. «La mia accettazione dell'universo – afferma Chesterton riferendosi a Pimlico – non è ottimista, è qualcosa che assomiglia di più al patriottismo. È questione di fedeltà primaria. Il mondo non è una pensione di Brighton, da cui vogliamo andarcene perché è troppo deprimente. È la fortezza della nostra famiglia, con la bandiera che sventola sulla torre, e più è miserabile meno la abbandoniamo».
martedì 15 maggio 2012
lunedì 14 maggio 2012
E' uscito questo splendido libro...
A proposito della tassa che il governo vorrebbe mettere sulle bevande gassate, c'è chi tira in ballo Chesterton...
"Gilbert Keith Chesterton, duro e radicale come sanno essere i veri cattolici, scriveva ne L'utopia degli usurai che il tentativo dello Stato di ridurre il consumo di alcolici in Inghilterra era in realtà «uno sporco e meschino espediente di prescrivere la dieta dei suoi schiavi. Perché questi prepotenti, quando girano per le case dei poveri a ritirare gli affitti, mettono dentro la testa e sono sempre pronti a infilare una zeppa fangosa laddove vi sia una fessura». Per Chesterton questa è la tattica dello «Stato Servile» che promuove «l'incoraggiamento delle piccole virtù che sostengono il Capitalismo» e scoraggia le «grandi virtù che lo mettono in discussione»".
Il resto è qui.
Esce La Ballata di Santa Barbara
Itaca Edizioni fa sua la passione chestertoniana e pubblica proprio in questi giorni (le prime copie le abbiamo viste sabato all'incontro de La Civiltà Cattolica) questo inedito poetico, La ballata di Santa Barbara.
La cura e la traduzione dell'opera vede impegnate due nostre conoscenze, Marco Antonellini (che si occupò con Annalisa Teggi de La Ballata del Cavallo Bianco per i tipi di Raffaelli Editore) e Marica Ferri (che ha tradotto I delitti dell'Inghilterra sempre per Raffaelli Editore).
L'edizione comprende anche altre opere poetiche di Gilbert.
Appena avremo l'opera tra le mani ve ne parleremo diffusamente.
L'interesse verso Chesterton poeta è cosa bella e fruttuosa, vista la caratura delle sue opere. Lo abbiamo visto con l'inspiegabilmente quasi ignota Ballata del Cavallo Bianco (ricordiamo che l'italiana è stata la prima traduzione in assoluto dell'opera).
sabato 12 maggio 2012
Ora su Radio Maria Gnocchi sul dilagante Chesterton
Per non perdere l'abitudine...
@Sochest, 12/05/12 19:20 Tavola Rotonda su Chesterton giornalista
Soc Chestertoniana (@Sochest) 12/05/12 19:20 Fabio Canessa pic.twitter.com/F5gnrgUs |
@Sochest, 12/05/12 18:47 Tavola Rotonda su Chesterton giornalista
Soc Chestertoniana (@Sochest) 12/05/12 18:47 Annalisa Teggi pic.twitter.com/twfiOfon |
Inviato da iPad
@Sochest, 12/05/12 18:31 Tavola rotonda su Chesterton giornalista
Soc Chestertoniana (@Sochest) 12/05/12 18:31 Teggi - presto avremo in italiano Greybeards at play (Burloni barbagrigia) |
@Sochest, 12/05/12 15:43 Seminario Chesterton
Soc Chestertoniana (@Sochest) 12/05/12 15:43 Campinoti - #GKC: l'opera del Cielo è stata solo materiale, quella dell'inferno solo spirituale. |
Chesterton in altre parole - Charles Williams
Charles Williams, "Gilbert Keith Chesterton" Poetry at Present, Oxford: Clarendon Press, 1930, p. 99), nostra traduzione.