anche quest'anno il tuo devoto amico presidente della Società Chestertoniana Italiana, Marco Sermarini (mettiamo nome e cognome, cavolo! così la prossima volta impara!), sempre memore del motto della Società che da te abbiamo mutuato ("Se una cosa vale la pena di farla, vale la pena di farla male"), ieri si è scodato di farti gli auguri di buon compleanno!
Il malcapitato potrebbe sempre dire: "ho avuto da fare!", oppure "le cavallette...", o ancora peggio "ma io, con ciò rischiando di prevenire il giudizio della Chiesa, te li avrei fatti il giorno del tuo vero dies natalis, ossia il 14 Giugno, quando sei passato a miglior vita!", ma egli sa benissimo che in tal caso potrebbe verificarsi quanto si è verificato ieri, ovvero che si scordi di nuovo!
Per cui il poveraccio si scusa e ti fa gli auguri ritardati (in tutti i sensi!) di buon centotrentottesimo compleanno ben sapendo che tu hai saputo fare di meglio (dare appuntamenti non rispettandoli per poi scusarti con fantastici bigliettini recapitati direttamente da te all'interessato nell'ora e nel luogo dell'appuntamento, attese di ore di vetturini sotto casa tua dopo aver detto: "torno tra un attimo..." seguite dal regolare pagamento della "corsa" del vetturino tutta intera, sino al famosissimo: "Sono a Market Harborough. Dove dovrei essere?" con conseguente liberatorio messaggio di risposta di quella santa donna di tua moglie Frances: "A casa", tutte cose vere).
Che bello stare in una così lieta e smemorata compagnia!
Marco Sermarini
Lo smemorato presidente della Società Chestertoniana Italiana
Ringraziamo il presidente per avercelo ricordato. :)
RispondiElimina:)
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