In passato abbiamo più volte parlato di questo bel canto natalizio le cui parole sono state composte da Frances Blogg, la moglie del Nostro Eroe. Ne abbiamo parlato più volte, per esempio qui:
https://uomovivo.blogspot.com/2015/11/appena-arrivati-in-sede-questi-due.html
poi qui:
https://uomovivo.blogspot.com/2014/10/scovato-da-nancy-carpentier-brown-ecco.html
e ancora qui:
https://uomovivo.blogspot.com/2012/12/un-altro-modo-per-dirvi-buon-natale.html
anche qui:
https://uomovivo.blogspot.com/2011/12/il-video-su-frances-blogg-lo-abbiamo_14.html
Ecco, quest'anno questo canto è stato anche eseguito nella festa natalizia della nostra cara Scuola Libera Chesterton di San Benedetto del Tronto dagli alunni di terza media, segno che è un bel canto e che ovviamente ci ispira.
Questa è una versione di molti anni fa del St Patrick's Cathedral Choir di Dublino (è il coro della cattedrale anglicana di Dublino, che esiste ininterrottamente dai tempi in cui la cattedrale era cattolica, e cioè dal 1432 circa).
Mi piace parlare della grande Frances (eccola ritratta in questa bella foto) e le festività del Natale me ne danno l'occasione tramite questo bel canto.
Frances avrebbe voluto avere una famiglia numerosa, e così Gilbert; tuttavia, a causa dell'infertilità, non furono in grado di avere figli. Questo vuoto fu riempito dalla speranza che Frances ricercava in particolare nella nascita di Gesù. Maria che tiene in braccio Gesù Bambino ispirò le sue opere come tema natalizio, e spesso descriveva le mani e i piedi di Gesù Bambino. Ogni Natale scriveva una poesia per il consueto biglietto augurale; una di esse fu proprio "How far is it to Bethlehem?", che fu poi pubblicata nella festività del 1917.
Qui di seguito il testo:
How far is it to Bethlehem,
not very far?
Shall we find the stable room
lit by a star?
Can we see the little child,
is He within?
If we lift the wooden latch,
may we go in?
not very far?
Shall we find the stable room
lit by a star?
Can we see the little child,
is He within?
If we lift the wooden latch,
may we go in?
May we stroke the creatures there,
oxen or sheep?
May we peek like them and see
Jesus asleep?
If we touch His tiny hand,
will He awake?
Will He know we've come so far
just for His sake?
oxen or sheep?
May we peek like them and see
Jesus asleep?
If we touch His tiny hand,
will He awake?
Will He know we've come so far
just for His sake?
Great kings have precious gifts,
And we have naught,
Little smiles and little tears
Are all we brought.
For all weary children
Mary must weep.
Here, on his bed of straw
Sleep, children, sleep.
God in his mother's arms,
Babes in the byre,
Sleep, as they sleep who find
Their heart's desire.
Mia rustica traduzione:
Quanto dista Betlemme,
non molto lontano?
Troviamo la stalla
illuminato da una stella?
Possiamo vedere il piccolo bambino?
è dentro?
Se alziamo il chiavistello di legno,
possiamo entrare?
Possiamo accarezzare le creature lì,
buoi o pecore?
Che si possa sbirciare come loro e vedere
Gesù addormentato?
Se tocchiamo la Sua manina,
si sveglierà?
Saprà che siamo arrivati da così lontano
solo per il Suo bene?
I grandi re hanno doni preziosi,
E non abbiamo nulla,
Piccoli sorrisi e piccole lacrime
Sono tutto ciò che abbiamo portato.
Per tutti i bambini stanchi
Maria deve piangere.
Qui, sul suo letto di paglia
Dormite, bambini, dormite.
Dio tra le braccia di sua madre,
i bimbi nella stalla,
Dormono, come dormono coloro che trovano
Il desiderio del loro cuore.
O che cosa posso dare a Lui,
povero come sono?
Se fossi un pastore,
Io porterei un agnello;
se fossi un Re Mago
Io farei la mia parte;
ma cosa posso dargli?
Do il mio cuore.
Quanto Frances volesse bene a Gilbert è proprio difficile dirlo ed immaginarlo, davvero tanto. La dolcezza e la bontà del suo animo è tutta riflessa in questa poesia che immagina dei poveri bimbi che arrivano sino a Betlemme e hanno ben poco da dare, se non il loro cuore.
E' molto commovente vedere come questa canzone rifletta il bene di questi due "ragazzi", Gilbert e Frances, e la loro vita in Cristo.
Tornerò, spero, ancora una volta su Frances perché era tanto buona, come Gilbert.
Ancora una volta Buon Natale, cari amici.
And we have naught,
Little smiles and little tears
Are all we brought.
For all weary children
Mary must weep.
Here, on his bed of straw
Sleep, children, sleep.
God in his mother's arms,
Babes in the byre,
Sleep, as they sleep who find
Their heart's desire.
O what can I give to Him,
poor as I am?
If I were a shepherd,
I'd bring a lamb;
if i were a wise man
I'd do my part;
yet what can I give to Him?
Give Him my heart.If I were a shepherd,
I'd bring a lamb;
if i were a wise man
I'd do my part;
yet what can I give to Him?
Mia rustica traduzione:
Quanto dista Betlemme,
non molto lontano?
Troviamo la stalla
illuminato da una stella?
Possiamo vedere il piccolo bambino?
è dentro?
Se alziamo il chiavistello di legno,
possiamo entrare?
Possiamo accarezzare le creature lì,
buoi o pecore?
Che si possa sbirciare come loro e vedere
Gesù addormentato?
Se tocchiamo la Sua manina,
si sveglierà?
Saprà che siamo arrivati da così lontano
solo per il Suo bene?
I grandi re hanno doni preziosi,
E non abbiamo nulla,
Piccoli sorrisi e piccole lacrime
Sono tutto ciò che abbiamo portato.
Per tutti i bambini stanchi
Maria deve piangere.
Qui, sul suo letto di paglia
Dormite, bambini, dormite.
Dio tra le braccia di sua madre,
i bimbi nella stalla,
Dormono, come dormono coloro che trovano
Il desiderio del loro cuore.
O che cosa posso dare a Lui,
povero come sono?
Se fossi un pastore,
Io porterei un agnello;
se fossi un Re Mago
Io farei la mia parte;
ma cosa posso dargli?
Do il mio cuore.
Quanto Frances volesse bene a Gilbert è proprio difficile dirlo ed immaginarlo, davvero tanto. La dolcezza e la bontà del suo animo è tutta riflessa in questa poesia che immagina dei poveri bimbi che arrivano sino a Betlemme e hanno ben poco da dare, se non il loro cuore.
E' molto commovente vedere come questa canzone rifletta il bene di questi due "ragazzi", Gilbert e Frances, e la loro vita in Cristo.
Tornerò, spero, ancora una volta su Frances perché era tanto buona, come Gilbert.
Ancora una volta Buon Natale, cari amici.
Marco Sermarini
P.S.: mentre cercavo questa versione del canto digitando How far is it to Bethlehem su Google, il signor Google mi ha risposto che da San Benedetto del Tronto, dove mi onoro di abitare, sono circa km 3978 passando per la E70, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano... :-)
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