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venerdì 31 ottobre 2025

Vico, Chesterton e la barbarie che ritorna (con i chierici armati di tablet) - di Rodolfo Granafei, da Il Sussidiario del 6 ottobre 2025.



La filosofia della storia di Giambattista Vico si rivela ancora oggi preziosissima per capire il presente. Lo capì bene Chesterton

Marcello Veneziani ha scritto un piccolo-grande libro (Vico dei miracoli. Vita oscura e tormentata del più grande pensatore italiano, Rizzoli 2023) su Giambattista Vico e, rivolgendosi prevalentemente ai non addetti ai lavori, ha cercato di restituire in modo leggibile, con una lingua che si spinge fino a qualche coloritura dialettale, non solo il pensiero ma la vita stessa del Napoletano, dall’infanzia agli studi e al suo lavoro di precettore presso una famiglia nobiliare – i Rocca – a Vatolla, alla conquista di una cattedra di retorica, al matrimonio, alla composizione del suo capolavoro – La scienza nuova – riscritto per tre volte e infine alla morte e ai funerali, occasione di conflitto all’interno dell’università.

(...)

Abbiamo un testo perfetto che ci consente di comprendere grazie a un poeta-teologo come funziona il rapporto tra corso storico e ricorso della barbarie. Si tratta de La ballata del cavallo bianco (Raffaelli, 2013) di G.K. Chesterton, che racconta poeticamente la storia di Alfredo il Grande e della sua incredibile vittoria sui Danesi, che fondò l’Inghilterra.

Il resto qui sotto:





giovedì 30 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Tutto ciò che viene stampato è antiquato.



La tendenza di tutto ciò che viene stampato e di gran parte di ciò che viene detto oggi è quella di essere, nel senso più vero del termine, antiquato. È proprio perché si ha sempre fretta che si è sempre in ritardo. Date a un uomo comune un giorno per scrivere un articolo e ricorderà le cose che ha sentito più di recente; e potrebbe persino, nella gloria dell'ultimo tramonto, cominciare a pensare a ciò che pensa lui stesso. Dategli un'ora per scriverlo e penserà al libro di testo più vicino sull'argomento e creerà il miglior mosaico possibile con citazioni classiche e vecchie autorità.  Dategli dieci minuti per scriverlo e correrà urlando a rifugiarsi nella sua vecchia cameretta dove ha imparato i proverbi più banali, o nella vecchia scuola dove ha imparato la politica più banale. Più veloce va il giornalista, più lenti vanno i suoi pensieri. Il risultato è il giornale dei nostri tempi, che ogni giorno può essere consegnato sempre più presto e che, ogni giorno, vale sempre meno la pena di essere consegnato.

Gilbert Keith Chesterton, Eugenetica e altri malanni.



mercoledì 29 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Le uova sono uova.






La filosofia di San Tommaso si fonda sulla convinzione comune universale che le uova siano uova. Gli hegeliani potrebbero dire che un uovo è in realtà una gallina, perché fa parte di un processo infinito di divenire; i berkeleiani potrebbero sostenere che le uova in camicia esistono solo come esiste un sogno, poiché è altrettanto facile definire il sogno la causa delle uova quanto le uova la causa del sogno; i pragmatisti potrebbero credere che si ottiene il meglio dalle uova strapazzate dimenticando che un tempo erano uova e ricordando solo lo strapazzare. Ma nessun allievo di San Tommaso ha bisogno di confondersi le idee per cuocere adeguatamente le sue uova; di inclinare la testa in modo particolare per guardare le uova, o di strizzare gli occhi per vedere una nuova semplificazione delle uova. Il tomista si trova nella piena luce del giorno della fratellanza degli uomini, nella loro comune consapevolezza che le uova non sono galline o sogni o mere supposizioni pratiche, ma cose attestate dall'Autorità dei Sensi, che proviene da Dio. Pertanto, anche coloro che apprezzano la profondità metafisica del tomismo in altre faccende hanno espresso sorpresa per il fatto che egli non affronti affatto quella che molti oggi considerano la principale questione metafisica: se sia possibile dimostrare che l'atto primario di riconoscimento di qualsiasi realtà sia reale. La risposta è che San Tommaso ha riconosciuto immediatamente ciò che tanti scettici moderni hanno cominciato a sospettare piuttosto faticosamente: che un uomo deve rispondere affermativamente a questa domanda, oppure non rispondere mai a nessuna domanda, non porre mai nessuna domanda, non esistere nemmeno intellettualmente, per rispondere o porre domande. Suppongo che in un certo senso sia vero che un uomo possa essere uno scettico fondamentale, ma non può essere nient'altro: certamente nemmeno un difensore dello scetticismo fondamentale. Se un uomo ritiene che tutti i movimenti della propria mente siano privi di significato, allora la sua mente è priva di significato, e lui è privo di significato; e non ha alcun senso cercare di scoprire il suo significato.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.

Vi avvisiamo che la prossima Strenna Natalizia sarà proprio il San Tommaso d'Aquino!

martedì 28 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Questo enigma ha una sola soluzione.



Alzò gli occhi e vide attraverso il velo di fumo d'incenso e di luci scintillanti che la Benedizione stava volgendo al termine mentre la processione attendeva. Il senso delle ricchezze accumulate dal tempo e dalla tradizione lo travolse come una folla che si muoveva in file ordinate, attraverso secoli infiniti; e sopra di loro, come una ghirlanda di fiamme immortali, come il sole della nostra mezzanotte mortale, il grande ostensorio risplendeva contro l'oscurità delle ombre della volta, come risplende contro il nero enigma dell'universo. Perché alcuni sono convinti che anche questo enigma sia insolubile. Altri hanno la stessa certezza che abbia una sola soluzione.

Gilbert Keith Chesterton, Lo scandalo di padre Brown.



lunedì 27 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Sono stati guidati da una luce che li precedeva.



In parole povere e francamente, possiamo dire che fu l'America a forzare la lite. Desiderava separarsi, che per lei era solo un altro modo per dire che desiderava essere libera. Non pensava ai torti subiti come colonia, ma già ai suoi diritti come repubblica. L'effetto negativo di una differenza così piccola non avrebbe mai potuto cambiare il mondo senza l'effetto positivo di un grande ideale, si potrebbe dire di una grande nuova religione. La vera ragione dei coloni era che sentivano di poter diventare qualcosa, ma sentivano anche, e giustamente, che l'Inghilterra non li avrebbe aiutati a diventarlo... Parliamo, con un'umiltà troppo rara per noi, del nostro ruolo dubbio nella secessione dell'America. Non so se questo aumenti o diminuisca l'umiliazione, ma sospetto fortemente che noi abbiamo avuto ben poco a che fare con essa. Credo che abbiamo contato davvero poco in questa vicenda. Non abbiamo davvero cacciato i coloni americani, né sono stati cacciati. Sono stati guidati da una luce che li precedeva.

Gilbert Keith Chesterton, Una breve storia dell'Inghilterra.



domenica 26 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - La salvezza viene dall'esterno e la gratitudine è la felicità raddoppiata dalla meraviglia.



In qualsiasi angolo intellettuale della modernità si può trovare una frase come quella che ho appena letto in una polemica giornalistica: «La salvezza, come altre cose buone, non deve venire dall'esterno». Definire una cosa spirituale esterna e non interna è la modalità principale della scomunica modernista. Ma se il tema del nostro studio è medievale e non moderno, dobbiamo contrapporre a questa apparente banalità l'idea opposta. Dobbiamo metterci nella posizione di uomini che pensavano che quasi tutte le cose buone venissero dall'esterno, come le buone notizie. Confesso di non essere imparziale nelle mie simpatie in questo caso e che la frase del giornale che ho citato mi colpisce come una cantonata sulla natura stessa della vita. A titolo personale, non credo che un bambino ottenga il miglior nutrimento fisico succhiandosi il pollice, né che un uomo ottenga il miglior nutrimento morale succhiandosi l'anima e negando la sua dipendenza da Dio o da altre cose buone. Ritengo che la gratitudine sia la forma più alta di pensiero e che la gratitudine sia la felicità raddoppiata dalla meraviglia.

Gilbert Keith Chesterton, Una breve storia d'Inghilterra.



sabato 25 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Tommaso Moro morì gloriosamente scherzando.



Tommaso Moro, che a volte sembrava un epicureo sotto Augusto, morì da santo sotto Diocleziano. Morì gloriosamente scherzando; e la morte ha naturalmente fatto emergere in noi piuttosto il sapore sacro della sua anima, la sua tenerezza e la sua fiducia nella verità di Dio. Ma per l'umanesimo deve essere sembrato un sacrificio mostruoso; era un po' come se Montaigne fosse un martire. E questo è proprio il punto: qualcosa di veramente innaturale era già entrato nel naturalismo del Rinascimento, e l'anima del grande cristiano si ribellò contro di esso. Egli indicò il sole, dicendo: «Io sarò al di sopra di quel tipo», con la familiarità francescana, che può amare la natura perché non la venera. Così lasciò al suo re il sole, che per tanti giorni e anni faticosi sarebbe tramontato solo sulla sua ira.

Gilbert Keith Chesterton, Una breve storia d'Inghilterra.



giovedì 23 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Coraggio fisico.



Una delle risposte più profonde e sagge del controverso dottor Johnson era, credo, qualcosa del genere: «Beh, signore, in senso stretto il coraggio fisico non è una virtù cristiana. Tuttavia, un cristiano dovrebbe coltivarlo, perché chi ha perso quella virtù non potrà mai essere certo di conservarne altre».

Ma nella nostra epoca più raffinata non solo il coraggio non è definito cristiano, ma la codardia è addirittura definita cristianesimo. Motivi del tutto meschini, egoistici, materialistici e timidi sono considerati in qualche modo in linea con il Vangelo, purché portino alla pace e non alla guerra. Naturalmente, ogni cristiano, se è sano di mente, pensa che la pace sia meglio della guerra; e se il suo orrore per la guerra è compassione per i soldati feriti o indignazione per i diritti calpestati, è il sentimento di un cristiano e persino di un santo. Ma ciò di cui mi lamento è che questa superiorità spirituale è rivendicata dai pacifisti, le cui motivazioni sono elevate quasi quanto quelle di Falstaff quando fingeva di essere un cadavere sul campo di battaglia di Shrewsbury. Mantenere la pace per denaro può essere malvagio quanto fare la guerra per denaro. Questi retori possono definire la semplice opposizione fisica alla guerra un «progresso» nell'etica umana, ma a me sembra più una fuga che un progresso.

Gilbert Keith Chesterton, The Illustrated London News, 21 giugno 1913.



mercoledì 22 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - L'immaginazione per rendere i fatti meraviglie (ricordate la storia del "mooreeffoc"...?).



La funzione primaria dell'immaginazione è quella di vedere il nostro intero sistema di vita ordinato come un cumulo di rivoluzioni stratificate. Nonostante tutti i rivoluzionari, va detto che la funzione dell'immaginazione non è tanto quella di rendere stabili le cose strane, quanto quella di rendere strane le cose stabili; non tanto quella di rendere le meraviglie fatti, quanto quella di rendere i fatti meraviglie.

Gilbert Keith Chesterton, L'imputato.



Sull'argomento della capacità creativa dell'immaginazione proponiamo una breve antologia di articoli e post dal nostro blog.

Chesterton in altre parole - Ulteriori aspetti dell'influsso chestertoniano su Tolkien:


Chesterton in altre parole - Tolkien e Chesterton, documentazione di una relazione:


Il contributo di un giovane ricercatore su Chesterton, Tolkien ed immaginazione: 


 

martedì 21 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Quelle antiche allegrie.



Gli uomini sono ancora in lutto per la morte di Dio. Quando il cristianesimo fu pesantemente bombardato nel secolo scorso, non vi fu alcun punto che fu attaccato in modo più persistente e brillante di quello della sua presunta inimicizia verso la gioia umana. Shelley e Swinburne e tutti i loro eserciti hanno attraversato più volte quel terreno, ma non lo hanno modificato. Non hanno creato un solo nuovo trofeo o vessillo a cui il mondo possa unirsi per festeggiare. Non hanno dato un nome o una nuova occasione di allegria. Il signor Swinburne non appende le calze la vigilia del compleanno di Victor Hugo. Il signor William Archer non canta canti natalizi che descrivono l'infanzia di Ibsen davanti alle porte delle case nella neve. Nel corso del nostro anno razionale e triste, rimane una sola festa di tutte quelle antiche allegrie che un tempo coprivano l'intera terra. Il Natale rimane a ricordarci quelle epoche, pagane o cristiane che fossero, in cui molti recitavano la poesia invece che in pochi la scrivevano. In tutto l'inverno dei nostri boschi non c'è nessun albero che risplenda tranne l'agrifoglio.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.



 

lunedì 20 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - L'origine pagana del cristianesimo.



Se qualcuno vuole aggrapparsi all'estremità di una catena che risale davvero ai misteri pagani, farebbe meglio ad aggrapparsi a una ghirlanda di fiori a Pasqua o a una sfilza di salsicce a Natale. Tutto il resto nel mondo moderno è di origine cristiana, anche tutto ciò che sembra più anticristiano. La Rivoluzione francese è di origine cristiana. Il giornale è di origine cristiana. Gli anarchici sono di origine cristiana. La scienza fisica è di origine cristiana. L'attacco al cristianesimo è di origine cristiana. C'è una cosa, e una sola, che esiste al giorno d'oggi e che in qualsiasi senso si possa dire con precisione che sia di origine pagana, ed è il cristianesimo.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.



domenica 19 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - È l'uomo umile che...



È l'uomo umile che compie grandi cose. È l'uomo umile che compie azioni audaci. È l'uomo umile che ha il privilegio di vedere cose sensazionali, e questo per tre ovvie ragioni: primo, perché sforza gli occhi più degli altri per vederle; secondo, perché ne è più sopraffatto ed esaltato quando si presentano; terzo, perché le registra in modo più preciso e sincero e con meno alterazioni da parte del suo io quotidiano, più banale e presuntuoso.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.



 

sabato 18 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Beato colui che non si aspetta nulla...




“Beato colui che non si aspetta nulla, perché avrà una sorpresa gloriosa”. L'uomo che non si aspetta nulla vede rose più rosse di quelle che vedono gli uomini comuni, erba più verde e un sole più splendente. Beato colui che non si aspetta nulla, perché possiederà le città e le montagne; beati i miti perché erediteranno la terra. Finché non ci rendiamo conto che le cose potrebbero non essere, non possiamo renderci conto che le cose sono. Finché non vediamo lo sfondo dell'oscurità, non possiamo ammirare la luce come cosa unica e creata. Non appena abbiamo visto quell'oscurità, tutta la luce è fulminea, improvvisa, accecante e divina. Finché non immaginiamo la non-entità, sottovalutiamo la vittoria di Dio e non possiamo realizzare nessuno dei trofei della Sua antica guerra. È uno dei milioni di scherzi selvaggi della verità che non sapremo nulla finché non sapremo nulla.


Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

venerdì 17 ottobre 2025

Aforismi in lingua originale - Happiness and nursery.



Happy is he who still loves something that he loved in the nursery: he has not been broken in two by time; he is not two men, but one, and has saved not only his soul but his life.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 26 September 1908.



giovedì 16 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Il famoso passo delle spade, in versione ampia.



Le verità si trasformano in dogmi nel momento stesso in cui vengono contestate. Così ogni uomo che esprime un dubbio definisce una religione. E lo scetticismo del nostro tempo non distrugge realmente le credenze, ma piuttosto le crea, conferendo loro dei limiti e una forma chiara e provocatoria. Noi liberali un tempo consideravamo il liberalismo alla leggera, come un luogo comune. Ora che è stato contestato, lo difendiamo con forza come una fede. Noi che crediamo nel patriottismo un tempo pensavamo che il patriottismo fosse ragionevole e non ci pensavamo più di tanto. Ora sappiamo che è irragionevole e sappiamo che è giusto. Noi che siamo cristiani non abbiamo mai conosciuto il grande buon senso filosofico insito in quel mistero fino a quando gli scrittori anticristiani non ce lo hanno fatto notare. La grande marcia della distruzione mentale continuerà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare l'esistenza dei sassi sulla strada; sarà un dogma religioso affermarne l'esistenza. È una tesi razionale che siamo tutti in un sogno; sarà una saggezza mistica dire che siamo tutti svegli. Fuochi saranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate. Ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e la sanità mentale della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo enorme universo impossibile che ci sta davanti agli occhi. Combatteremo per prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba impossibile e i cieli con uno strano coraggio. Saremo tra coloro che hanno visto eppure hanno creduto.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.



 

mercoledì 15 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - La felicità è un mistero.



È vero, naturalmente, che una felicità intensa si manifesta principalmente in certi momenti fugaci; ma non è vero che dovremmo considerarli fugaci... Farlo significa razionalizzare la felicità e quindi distruggerla. La felicità è un mistero come la religione e non dovrebbe mai essere razionalizzata... Un uomo può provare, ad esempio, un momento di estasi nel primo amore o un momento di vittoria in battaglia... La causa che la bandiera rappresenta può essere sciocca e fugace; l'amore può essere un amore adolescenziale e durare una settimana. Ma il patriota pensa alla bandiera come a qualcosa di eterno; l'innamorato pensa al suo amore come a qualcosa che non può finire. Questi momenti sono pieni di eternità; questi momenti sono gioiosi perché non sembrano momentanei... L'uomo non può amare le cose mortali. Può amare solo le cose immortali per un istante.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.



martedì 14 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - I prodromi di Uomovivo in Tremendous Trifles.


Più di un mese fa, mentre stavo lasciando Londra per andare in vacanza, un amico è entrato nel mio appartamento a Battersea e mi ha trovato circondato da valigie mezze fatte.
“Sembra che tu stia partendo per un viaggio”, mi ha detto. “Dove vai?”
Con una cinghia tra i denti ho risposto: “A Battersea”.
“L'arguzia della tua osservazione”, disse, “mi sfugge completamente”.
“Sto andando a Battersea”, ripetei, “a Battersea passando per Parigi, Belfort, Heidelberg e Francoforte”. La mia osservazione non conteneva alcuna arguzia. Conteneva semplicemente la verità. Ho intenzione di vagare per il mondo intero fino a quando non ritroverò Battersea. Da qualche parte nei mari del tramonto o dell'alba, da qualche parte nell'arcipelago più remoto della terra, c'è una piccola isola che desidero trovare: un'isola con basse colline verdi e grandi scogliere bianche. I viaggiatori mi dicono che si chiama Inghilterra (i viaggiatori scozzesi mi dicono che si chiama Gran Bretagna), e si dice che da qualche parte nel suo cuore ci sia un posto bellissimo chiamato Battersea».
«Immagino sia inutile dirti», disse il mio amico con aria di confronto intellettuale, «che questo è Battersea?».
«È perfettamente inutile», risposi, «e spiritualmente falso. Qui non vedo Battersea, non vedo Londra né l'Inghilterra. Non vedo quella porta, non vedo quella sedia, perché una nuvola di sonno e abitudine mi offusca la vista. L'unico modo per ritrovarle è andare altrove, ed è questo il vero scopo del viaggio e il vero piacere delle vacanze. Pensate che io vada in Francia per vedere la Francia? Pensate che io vada in Germania per vedere la Germania? Mi piaceranno entrambe, ma non sono loro che sto cercando. Sto cercando Battersea. Lo scopo del viaggio non è mettere piede in terra straniera, ma è infine mettere piede nel proprio paese come se fosse terra straniera.

Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles.



lunedì 13 ottobre 2025

Chesterton e gli ebrei - Philip Roth.




Spesso Chesterton viene ingiustamente tacciato di antisemitismo. L'argomento, vedrete, è stato da noi ampiamente trattato. In ogni caso Dale Ahlquist, nell'ultimo numero di Gilbert, ha tirato fuori questa interessante citazione di uno scrittore di origini ebraiche molto famoso.

Anzitutto scopriamo che Philip Roth (1933–2018) apprezzava Chesterton, e poi che ne aveva una grande stima. Egli, romanziere di successo americano di origini ebraiche, disse a proposito di Chesterton e del proprio essere ebreo: 

«Penso ai miei amici gentili. Se sentissi gli stivali militari sulle scale, mi nasconderebbero? Non ho mai dubitato che G.K. Chesterton mi avrebbe nascosto».

Sul rapporto tra Chesterton e gli ebrei ecco un'antologia dei nostri post in proposito:



Il giudizio di Ann Farmer, autrice di Chesterton and the Jews, sull'accantonamento da parte dal vescovo emerito di Northampton della causa di canonizzazione di Chesterton (da leggere):


Dale Ahlquist recensisce il libro della Farmer e ci aiuta:


La buonanima di William Oddie sull'argomento:


ma nel blog c'è tanto altro sull'argomento. Leggetelo perché ogni tanto qualcuno riparte nel dire cose inesistenti sull'argomento.

Marco Sermarini

domenica 12 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Un'idea dell'importanza della settimana...

Sarebbe meglio se ogni lunedì, invece di essere il lunedì nero, fosse sempre il lunedì luminoso, per commemorare la creazione della Luce. Sarebbe meglio se il martedì, attualmente una parola dalla connotazione incolore, rappresentasse una grande festa di fontane, fiumi e ruscelli scroscianti, perché era il Giorno della Divisione delle Acque. Sarebbe meglio se ogni mercoledì fosse un'occasione per addobbare la casa con rami verdi o fiori, perché queste cose furono create il terzo giorno della Creazione; o che il giovedì fosse sacro al sole e alla luna, e il venerdì sacro ai pesci e agli uccelli; e così via. Allora potreste cominciare ad avere un'idea dell'importanza della settimana e di ciò che una civiltà elevata e fantasiosa potrebbe realmente fare con la settimana. Se avesse il potere creativo di produrre un tale spettacolo della creazione, non si preoccuperebbe dei cinema.

Gilbert Keith Chesterton, Radio Chesterton ("Fatica Settimanale").







Da Maria Grazia Gotti - Notizia sul Congresso Internazionale di Barcellona Fè, Arte y Mito (Tolkien, Lewis e Chesterton).

 



Caro presidente e cari amici chestertoniani tutti,

volevo condividere con voi una interessante notizia proveniente dal mondo di lingua spagnola: dal 17 al 19 ottobre si svolgerà la quarta edizione del Congresso internazionale Fè, Arte y Mito, dedicato a Tolkien, Lewis e Chesterton.

L’edizione 2025 per la prima volta si svolge in Europa e precisamente a Barcellona presso la Universidad Abat Oliba CEU, mentre gli appuntamenti precedenti si sono svolti in Argentina, terra di origine di Juan Tomás Widow, la persona da cui è nata questa bella iniziativa (sul blog sono state segnalate le edizioni 2022 e 2023).

Riporto la traduzione di qualche brano dell’intervista a Juan Tomás pubblicata su Alfa & Omega, un sito di informazione cattolica pubblicato dalla Fundación San Agustín, collegata all’Arcivescovo di Madrid.

Da dove viene l'iniziativa?
Questa è la quarta edizione. Ne sono già state fatte tre in Argentina. Tutto questo è nato da una pagina di Instagram, @srbombadil. È un account che ho creato come hobby personale dal 2018 per condividere frasi -non tutte di Tolkien- e parlare di libri, film e canzoni. La creai in una fase in cui avevo letto Il Signore degli Anelli e altri libri di Tolkien, ma non mi ero ancora introdotto nel significato della sua opera. Quando mi sono imbattuto nelle sue lettere, ho iniziato ad approfondirle. E poi ho scoperto C. S. Lewis e Chesterton.

Quindi tutto è iniziato come un hobby
Nel 2018, quell'account è cresciuto e a marzo 2020 mi sono chiesto se questo non fosse solo un hobby ma anche un progetto di vita. Mi stava prendendo sempre più tempo e volevo fare di questo qualcosa di più che un hobby. Allora abbiamo cominciato a fare dei primi dialoghi su Tolkien con Eduardo Segura Fernández, un accademico di Granada e uno dei grandi esperti in lingua spagnola.

Al primo corso si sono iscritte 500 persone ed è stato un grande incoraggiamento per andare avanti. Poi abbiamo fatto un'agenda di contatti di professori, intellettuali e ricercatori che erano affascinati dallo studio di questi argomenti.

E dopo quello nacque un primo grande congresso nel 2022
Cominciammo a immaginare insieme tutti i relatori per un grande congresso su Tolkien, C. S. Lewis e Chesterton. Lo abbiamo fatto a luglio 2022 e anche nel 2023 e 2024. Tutto cominciava a crescere, anche con un piccolo progetto editoriale e iniziammo ad avere accordi con università in Argentina e una rete di contatti.

Poi ho incontrato la professoressa Teresa Pueyo dell'Università Abat Oliba CEU. Ci fu una sinergia molto importante e aspirammo a farlo a Barcellona. Pensando al futuro, l'idea è di fare ogni anno  un congresso, alternativamente in Argentina e in un altro paese…

Cosa spinge la gente a partecipare a questi incontri?
La gente veniva per Tolkien, C. S. Lewis e Chesterton, ma anche per altro. La nostra idea non è solo generare un ambiente accademico, ma anche uno spazio di divulgazione per diffondere le idee di questi autori e ciò che vogliono diffondere.

Tolkien ha un'arma molto potente: essere trascendente, ma anche molto vicino nel tempo. Ha molto da dirci e vogliamo approfittare di questi autori che, man mano che la loro leggenda cresce, impariamo di più su di loro.

Cosa vi aspettate dal prossimo congresso?
Speriamo di replicare ciò che è stato fatto in Argentina. Una delle cose più sorprendenti è stata l'atmosfera di comunità che abbiamo vissutoa. In Argentina ci è successo che c'era un incontro di molta gente molto diversa che aveva in comune questo interesse per Tolkien, C. S. Lewis e Chesterton.

[…]

Questi scrittori, in particolare Tolkien e C. S. Lewis, sono noti per le loro saghe di fiction, ma il loro lavoro va molto oltre
Questi autori portano la gente in qualcosa di più che un mondo fantastico con diversità di creature e mitologie. Sono autori che arrivano attraverso il mito e i loro racconti e saggi hanno un messaggio molto potente per quanto siano recenti.

Vengono da un'epoca molto oscura e difficile per l'Europa a causa del contesto delle guerre e hanno dato speranza al mondo. E, allo stesso tempo, sotto la bandiera di Cristo e dall'ideale di educare alla bellezza, alla verità e al bene. Credo che abbiano molto da dirci e molto da scoprire. C'è ancora molto da fare in spagnolo su questi autori. In portoghese e italiano è stato detto molto di più, quindi abbiamo la possibilità di un grande campo d'azione.

 

Per chi voglia leggere tutta l’intervista, la trovate qui: contiene anche molti link interessanti (Alfa Y Omega ha pubblicato approfondimenti su Chesterton, Tolkien e Lewis), quindi vale la pena

Il sito della conferenza, dove eventualmente iscriversi, è qui. La “brutta notizia” è che quest’anno sarà possibile seguire solo in presenza.
Gli incontri delle edizioni precedenti, che si potevano seguire anche in remoto, sono registrati e si potrebbero acquistare (anche se da questo punto di vista pare che il sito abbia alcuni problemi al momento).

venerdì 10 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - L'autogoverno, cioè gli uomini devono poter decidere.



L'autogoverno è nato tra gli uomini (probabilmente tra gli uomini primitivi, sicuramente tra gli antichi) da un'idea che oggi sembra troppo semplice per essere compresa. Il concetto di autogoverno non era (come sembrano pensare molti suoi sostenitori e detrattori moderni) l'idea che il cittadino comune debba essere consultato come si consulta un'enciclopedia. Non è lì per rispondere a una serie di domande fantasiose, per vedere come risponde. Lui e i suoi compagni devono essere, entro limiti umani ragionevoli, padroni della propria vita. Devono decidere se essere uomini del remo o del volante, della vanga o della lancia. Gli uomini della valle devono decidere se la valle deve essere devastata per il carbone o ricoperta di grano e viti; gli uomini della città devono decidere se deve essere ricoperta di tetti di paglia o splendida con guglie. Per loro natura e istinto, si riuniranno sotto un capo patriarcale o discuteranno in una piazza politica. E nel caso in cui la parola “uomo” venga fraintesa, vorrei sottolineare che in questa atmosfera morale, in questo spirito originario di autogoverno, le donne hanno sempre la stessa influenza degli uomini. Ma nell'Inghilterra moderna né gli uomini né le donne hanno alcuna influenza. In questa questione fondamentale, la modellazione del paesaggio, la creazione di un modo di vita, il popolo è completamente impotente. Sta lì a guardare i processi imperiali ed economici in atto, come potrebbe guardare la parata del sindaco.

Gilbert Keith Chesterton, A Miscellany of Men.



giovedì 9 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - La poesia tratta solo di cose "originali".


La poesia tratta di cose primarie e convenzionali: la fame di pane, l'amore per una donna, l'amore per i figli, il desiderio di vita immortale. Se gli uomini provassero davvero sentimenti nuovi, la poesia non potrebbe trattarli. Se, per esempio, un uomo non provasse un desiderio intenso di mangiare pane, ma provasse invece, in sostituzione, un desiderio nuovo e originale di mangiare parabordi di ottone o tavoli di mogano, la poesia non potrebbe esprimerlo. Se un uomo, invece di innamorarsi di una donna, si innamorasse di un fossile o di un anemone di mare, la poesia non potrebbe esprimerlo. La poesia può esprimere solo ciò che è originale in un certo senso, lo stesso senso in cui parliamo di peccato originale. È originale non nel senso banale di essere nuovo, ma nel senso più profondo di essere antico; è originale nel senso che tratta delle origini.

Gilbert Keith Chesterton, Robert Browning.



Questa è un'opera insostituibile di Chesterton e non si può non averla, come vedete! La potete chiedere a Pump Street (www.pumpstreet.it - scrivere una mail se non è in vetrina) o a padre Roberto Brunelli.

Qui trovate invece un interessante articolo della traduttrice Umberta Mesina su quest'opera.

mercoledì 8 ottobre 2025

Maria Grazia Gotti ci segnala: Vico, Chesterton e la barbarie che ritorna (con i chierici armati di tablet) - da Rodolfo Granafei, Il Sussidiario, 6 ottobre 2025.



Ciao, Marco, buon pomeriggio.

Come stai?

Ti segnalo che il Sussidiario ha pubblicato questa interessante recensione di un libro di Marcello Veneziani su Gianbattista Vico in cui l'autore vede una esemplificazione della la sua teoria dei corsi e ricorsi storici nella Ballata del Cavallo bianco di Chesterton, laddove re Alfred profetizza il ritorno dei barbari. 

Interessante

ciao

Maria Grazia Gotti




martedì 7 ottobre 2025

Oggi è la festa della Madonna del Rosario, cioè della Madonna della Vittoria, cioè della vittoria di Lepanto, e Chesterton si innamorò di questa festa.



RIPETIAMOCI IN QUESTO MAGNIFICO GIORNO DI FESTA...



L'ho detto così spesso che sono quasi stanco di ripeterlo, ma devo continuare a dirlo. Coloro che non vedono il valore di Lepanto sono mezzi morti. Che rimangano così.

Hilaire Belloc

Credo, tuttavia, che Lepanto sia una delle pagine attuali che le generazioni del futuro non lasceranno morire. Una parte di vanità è solita mettere a disagio nelle odi eroiche; questa celebrazione inglese di una vittoria dei terzi di Spagna e dell'artiglieria italiana non corre questo rischio. La sua musica, la sua felicità, la sua mitologia, sono ammirevoli. È una pagina che commuove fisicamente, come la vicinanza del mare.

Jorge Luis Borges

(Lepanto) non è solo una delle più belle poesie di Chesterton, ma anche una delle più belle poesie in lingua inglese. È un intricato arazzo di immagini, un suggestivo racconto di storia, un capolavoro di rima e ritmo e allitterazione che marcia con uno scopo costante e costruisce un crescendo di grida di trionfo.

Dale Ahlquist

Se San Pio V suscitò una mobilitazione quasi come per una vera crociata, questo poema ha risvegliato amore, eroismo e l'idea di difendere le proprie radici in luoghi impensati: John Buchan, uomo d'arme, letterato e politico scozzese, futuro governatore britannico del Canada, il 21 giugno 1915 scrisse a Chesterton, appena riavutosi dal male che stava per ucciderlo, una breve nota dal fronte del seguente tenore: «L'altro giorno nelle trincee gridavamo la tua Lepanto». Nelle trincee in cui si combatteva contro gli Ottomani e i Prussiani, si cantava Lepanto, gente comune mandava a memoria versi che cantavano una battaglia di più di quattro secoli prima, cioè: un poema di Chesterton animava e parlava dell'identità di uomini comuni in guerra, nel fango di una trincea. Cosa desiderare di più per un poeta?

Marco Sermarini (prefazione a Lepanto, ed. Pathos, disponibile su www.pumpstreet.it)

https://uomovivo.blogspot.com/2023/10/7-ottobre-festa-della-madonna-del.html

https://uomovivo.blogspot.com/2011/11/esce-la-traduzione-di-lepanto-epica.html

https://uomovivo.blogspot.com/2010/07/la-festa-bella-di-spelonga-rievocazione.html


lunedì 6 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Dio non poteva amare quando non c'era nulla da amare.

La religione può essere più semplice per coloro che la trovano semplice; ma ci saranno sicuramente molti che la trovano comunque complessa, tra coloro che riflettono su di essa e soprattutto tra coloro che nutrono dei dubbi al riguardo. Per fare un esempio, non c'è affermazione che gli umanitari di una religione inclusiva offrano più comunemente come modello di semplicità di quella mistica affermazione: «Dio è amore». E non c'è disputa teologica dei Concili della Chiesa che essi, specialmente il signor Wells, deridano più comunemente come aspra e sterile di quella del Concilio di Nicea sulla coeternità del Figlio Divino. Eppure l'affermazione sottile è semplicemente una spiegazione metafisica dell'affermazione semplice; e sarebbe anche possibile renderla una spiegazione popolare, dicendo che Dio non poteva amare quando non c'era nulla da amare.

Gilbert Keith Chesterton, La Nuova Gerusalemme.



domenica 5 ottobre 2025

Un aforisma al giorno - Il grande dogma umano.

Il grande dogma umano, quindi, è che il vento muove gli alberi. La grande eresia umana è che gli alberi muovono il vento. Quando le persone iniziano a dire che sono state solo le circostanze materiali a creare le circostanze morali, allora hanno impedito ogni possibilità di cambiamento serio. Perché se le mie circostanze mi hanno reso completamente stupido, come posso essere certo di avere ragione nel voler cambiare quelle circostanze?

L'uomo che rappresenta ogni pensiero come un incidente dell'ambiente sta semplicemente distruggendo e screditando tutti i suoi pensieri, compreso quello. Trattare la mente umana come se avesse un'autorità suprema è necessario per qualsiasi tipo di pensiero, anche per il pensiero libero. E nulla potrà mai essere riformato in questa epoca o in questo paese se non ci rendiamo conto che il fatto morale viene prima di tutto.

Gilbert Keith Chesterton, Tremendous Trifles.





Un aforisma al giorno - La casa, regno dell'Uomo Comune.


È giusto che gli uomini abbiano una casa, è giusto che abbiano della terra, è giusto che abbiano delle leggi che proteggano la terra; ma tutte queste cose sono solo strumenti per creare tempo libero per l'anima laboriosa. La casa è solo un palcoscenico allestito da scenografi per recitare quello che J. B. Yeats ha definito «il teatro della casa». Tutte le cose più drammatiche accadono in casa, dalla nascita alla morte. Ciò che un uomo pensa di queste cose è la sua vita; e sostituirle con il trambusto delle campagne elettorali e della legislazione significa vagare tra schermi e carrucole sul lato sbagliato di un fondale di cartone, senza mai recitare la parte. E quella parte è sempre una parte miracolosa, e il nome del suo eroe è Uomo Comune.

Gilbert Keith Chesterton, Irish Impressions.



venerdì 3 ottobre 2025

How G.K. Chesterton Sees the World — Duncan Reyburn su Word on Fire intervistato da Tod Worner.



How are we to look at the world? Through a brilliant lens of hope, wonder, and gratitude? Or through a shadowy lens of despair, cynicism, and selfishness? The journalist, wit, and Catholic convert G.K. Chesterton is an extraordinary model who mastered the art of a marveling Catholic vision. Join me and Dr. Duncan Reyburn as we explore his excellent book, Seeing Things As They Are: G.K. Chesterton and the Drama of Meaning on the Evangelization & Culture Podcast

[Nostra traduzione: Come dovremmo guardare il mondo? Attraverso una lente brillante di speranza, meraviglia e gratitudine? O attraverso una lente oscura di disperazione, cinismo ed egoismo? Il giornalista, l'arguto e convertito al cattolicesimo G. K. Chesterton è un modello straordinario che ha padroneggiato l'arte di una visione cattolica meravigliosa. Unitevi a me e al dottor Duncan Reyburn mentre esploriamo il suo eccellente libro, Seeing Things As They Are: G.K. Chesterton and the Drama of Meaning (Vedere le cose come sono: G.K. Chesterton e il dramma del significato) nel podcast Evangelization & Culture].

Il podcast audio è in questo collegamento con il sito di Word on Fire:


Duncan Reyburn


Duncan Reyburn è docente a tempo pieno di materie pratiche e teoriche presso l'Università di Pretoria (Sud Africa) dal 2007. Prima di dedicarsi all'attività accademica, ha lavorato come animatore, fumettista, designer, consulente di design e regista di spot televisivi. Si occupa del pensiero di Chesterton e della sua applicabilità all'ermeneutica filosofica. Il suo interesse è rivolto all'esperienza interpretativa, in particolare alle condizioni materiali e filosofiche che plasmano la coscienza umana. Ha scritto un libro dal titolo The Roots of the World: The Remarkable Prescience of G. K. Chesterton.

giovedì 2 ottobre 2025

What Dorothy Day And G.K. Chesterton Teach Us About Gratitude. David Mills su EWTN.uk.

Dorothy Day


COMMENTARY: For both Day and Chesterton, gratitude wasn’t the end of a feeling — it was the beginning of faith.

David Mills, June 11, 2025.


Her world ended in the 10 days she was in the hospital with her newborn daughter, Tamar, Dorothy Day wrote a little dramatically many years later.

“If I had written the greatest book, composed the greatest symphony, painted the most beautiful painting or carved the most exquisite figure, I could not have felt more the exalted creator than I did when they placed my child in my arms,” she wrote in the preface to her book Therese, a biography of St. Thérèse of Lisieux.

This feeling led her to God and thence to the Catholic Church. “Such a great feeling of happiness and joy filled me that I was hungry for Someone to thank, to love, even to worship, for so great a good that had been bestowed upon me. That tiny child was not enough to contain my love, nor could the father, though my heart was warm with love for both.”

She described the feeling this way in her autobiography The Long Loneliness:

The final object of this love and gratitude was God. No human creature could receive or contain so vast a flood of love and joy as I often felt after the birth of my child. With this came the need to worship, to adore.

Il resto in questo collegamento:



David Mills, ex direttore esecutivo di First Things e redattore di Touchstone, è autore di due substack, Pulled Quotes e Pulled Quotes (Catholic Edition).