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venerdì 22 novembre 2024

Un aforisma al giorno - Chesterton ci convince che essere un po' creativi nel citare non è assolutamente un problema, anzi.

Molti di noi sanno che Chesterton usava citare opere letterarie, l'unico inconveniente è che spesso le citava a modo suo.

A tal proposito c'è un aneddoto riportato da Maisie Ward:

Su mio consiglio i Macmillan gli avevano chiesto di occuparsi di Browning negli “English Men of Letters”, quando ancora non era del tutto uno scrittore noto. Il vecchio Mr. Craik, il socio anziano, mi mandò a chiamare e lo trovai in preda a una grande collera, con le bozze di Chesterton corrette a matita; o meglio, non corrette; c'erano ancora tredici errori non corretti in una pagina, per lo più in citazioni di Browning. Una selezione di una ballata scozzese era stata citata a memoria e tre dei quattro versi erano sbagliati, scrissi a Chesterton dicendo che l'azienda pensava che il libro li avrebbe “disonorati”. La sua risposta fu come la barrito di un elefante stritolato. Ma il libro fu un grande successo (Maisie Ward,, Chesterton, 1944).

Ecco cosa disse in proposito una volta per giustificare questa sua originalità:

Mi permetto di osservare che tutte le citazioni qui riportate sono probabilmente errate. Cito a memoria sia per indole che per principio. La letteratura serve a questo, dovrebbe essere parte dell'uomo.

Gilbert Keith Chesterton, The Daily News, 28 settembre 1912.



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