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mercoledì 30 novembre 2022

English Heritage e la "blue plaque" di Chesterton...

Delle blue plaque abbiamo parlato più di una volta, di quelle che riguardano Chesterton. Questo è il sito che le annovera tutte, con tutte le spiegazioni del caso. Naturalmente ci fermiamo a 11 Warwick Gardens, Kensington, Londra...

Qui, come sapete, soggiornò Chesterton dall'infanzia (ma non dalla nascita, che avvenne a 32, Sheffield Terrace, sempre a Kensington, sulla piccola collina di Campden Hill) fino a matrimonio. I due sposini andarono poi ad abitare a poche centinaia di metri da lì, in 1, Edwardes Square. Sul blog c'è traccia di questi luoghi, anche fotografica.

Ci vorrebbe una blue plaque in più anche a Beaconsfield (perché una già c'è, a Top Meadows), così sistemeremmo definitivamente la faccenda di Overroads, la prima casa dove abitò Chesterton da quelle parti, che quasi tre anni fa è stata oggetto di una nostra piccola ma efficace campagna (basta cercare Overroads qui nel blog col motore di ricerca interno; siamo finiti sui giornali di mezzo mondo).



https://www.english-heritage.org.uk/visit/blue-plaques/gilbert-keith-chesterton/

È interessante che il sito suggerisca in calce alla pagina dedicata a questa blue plaque l'esistenza di blue plaque dedicate a personaggi che hanno avuto a che fare (come Gilbert) con l'eugenetica, quali oppositori o sostenitori:

https://www.english-heritage.org.uk/visit/blue-plaques/blue-plaque-stories/eugenics/

Buona lettura!

Marco Sermarini


martedì 29 novembre 2022

Un aforisma al giorno.



Spegnete le luci della ribalta e accorgetevi delle stelle.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 26 Aprile 1930.

London Global Gateway acquires G.K. Chesterton Collection | Gabby Beechert su The Observer.

L'inossidabile carissimo Aidan Mackey
con i nostri alunni ed insegnanti nell'Aprile 2018 a Oxford.




Di seguito trovate un articolo uscito su The Observer, l'organo informativo dell'Università di Notre Dame; quest'ultima, come è noto, ha una sede anche a Londra al Global Gateway e qui si trova quella che ora si chiama Chesterton Collection e che una volta era la Chesterton Library, creata da Aidan Mackey e da Stratford Caldecott prima a Bedford e poi all'Oratorio di Oxford. I nostri lettori trovano molte notizie su Aidan e Stratford, due grandi che possiamo considerare con orgoglio ed affetto nostri cari grandi amici. Del primo abbiamo festeggiato il centesimo genetliaco lo scorso 1 ottobre a Oxford, del secondo ricordiamo la fine intelligenza di vero accademico pieno di genio e di umiltà, la grande amicizia nata con noi chestertoniani italiani (fu ospite del Chesterton Day nel 2012), la sua spinta verso il distributismo, cioè verso il dare consistenza e verità alle idee traducendole in fatti.

L'articolo che vi mettiamo a disposizione richiama l'evento del 27 Ottobre 2022 di cui vi abbiamo contezza pubblicando un breve video. Ci sono notizie interessanti, vi consigliamo di leggere. Qui sotto la nostra traduzione dell'incipit dell'articolo che è in inglese e che potrete facilmente comprendere traducendolo con www.deepl.com.

________________________

L'University of Notre Dame London Global Gateway Program ha ospitato il 27 ottobre una cerimonia in onore dell'acquisizione della G.K. Chesterton Collection.

La collezione, l'unica superstite collegata alla cerchia familiare di Chesterton e curata dall'esperto di Chesterton Aidan Mackey, contiene un insieme di scritti e oggetti personali appartenenti allo stimato autore cattolico inglese. 

Il seguito qui sotto:

https://ndsmcobserver.com/2022/11/london-global-gateway-acquires-g-k-chesterton-collection/


Il nostro caro Stratford Caldecott
al Chesterton Day 2012.


Un aforisma al giorno.

Tutto il segreto del misticismo è questo: che l'uomo può capire ogni cosa grazie all'aiuto di ciò che non capisce.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.

Un aforisma al giorno.

Come il sole a mezzogiorno, il misticismo spiega ogni altra cosa attraverso il bagliore della sua vittoriosa invisibilità, mentre l'intellettualismo distaccato non è che un chiaro di luna (nell'esatto senso dell'espressione popolare) perché è una luce priva di colore, una luce indiretta, riflessa da un mondo morto.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.

giovedì 24 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

L'abside della Basilica di San Clemente a Roma,
cui si riferisce Chesterton nel passo che segue.

Solo un pazzo può stare di fronte a questo mosaico e dire che la nostra fede è senza vita o un credo di morte. In alto c’è una nube da cui esce la mano di Dio; sembra impugni la croce come un’elsa e la conficchi nella terra di sotto come una spada. In realtà però e tutt’altro che una spada, perché il suo contatto non porta morte, ma vita. Una vita che si sprigiona e irrompe nell’aria, in modo che il mondo abbia sì la vita, ma l’abbia in abbondanza.

Gilbert Keith Chesterton, La resurrezione di Roma.

Un aforisma al giorno.

Si può usare il linguaggio della libertà, se si vuole, riguardo all'insegnamento materialista, ma è ovvio che questo è altrettanto inapplicabile ad esso nel suo insieme quanto lo stesso linguaggio se applicato ad un uomo rinchiuso in un manicomio. Si può dire, se si vuole, che l'uomo è libero di credersi un uovo in camicia. Ma è sicuramente un fatto più massiccio e importante che se è un uovo in camicia non è libero di mangiare, bere, dormire, camminare o fumare una sigaretta. Allo stesso modo si può dire, se si vuole, che l'audace speculatore determinista sia libero di non credersi nella realtà della volontà. Ma è un fatto molto più massiccio e importante che egli non sia libero di lodare, maledire, ringraziare, giustificare, esortare, punire, resistere alle tentazioni, incitare le folle, fare propositi per il nuovo anno, perdonare i peccatori, rimproverare i tiranni, o anche dire "grazie" per la senape.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.




mercoledì 23 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

Uno degli inconvenienti della fretta è che ti fa perdere un sacco di tempo.

Gilbert Keith Chesterton, All Things Considered.



Our Notebook, la rubrica di Chesterton sull'Illustrated London News.

 


Dal 1905 sino alla morte Chesterton ereditò e tenne la rubrica Our Notebook sull'Illustrated London News. Davvero la collaborazione di più lunga durata, trentuno anni circa, tra tutte quelle che Chesterton visse con i vari giornali e riviste che riempì con la sua intelligenza, la sua arguzia, la sua simpatia, la sua arte.

Volevo presentarvi una pagina, per farvi vedere com'era fatta. Eccola.

Gli articoli su questa rivista forse sono tra quelli più acuti, brillanti, fantasiosi, liberi. In questi anni ne abbiamo riuniti e tradotti molti (grazie soprattutto ad Umberta Mesina), qui e là nelle nostre raccolte (agli aitanti che dicono "traduciamoli tutti e tutti insieme, così non va, ci vuole sistematicità" dico solo che Ignatius Press in America non ha ancora finito di pubblicare in volume gli originali... ecco, calma... -- Chesterton ha lavorato da solo come tre giornalisti avrebbero lavorato per il doppio del tempo ciascuno, questo è il mio pensiero, forse sbaglierò i numeri, come sempre, ma il concetto credo sia chiaro. Se qualcuno ha voglia, tempo ed energie lo aspetto volentieri con una pila alta due metri di "cose che si potrebbero fare" e padre Brunelli uguale...).

Sono gli articoli che gli davano più pensiero, quelli che faticavano ad uscire, che costringevano Dorothy Collins, per fare un nome, ad estenuanti corse in bicicletta da Top Meadows sino alla stazione di Beaconsfield dove il comprensivo capo macchina del treno aspettava la sera di partire per ricevere l'articolo, portarlo a Paddington, Londra, dove un'altra bicicletta si precipitava con la preziosa carta sino alla sede del giornale per copiare e mandare tutto in stampa... Per maggiori dettagli esistono alcune prefazioni dei volumi che abbiamo pubblicato con padre Brunelli in cui io indugio sui particolari di cui era fatta la vita spericolata di Gilbert, tra cui la produzione di questi meravigliosi articoli.

L'articolo che compare nella pagina qui sopra è reperibile, per esteso e ben visibile, a questo indirizzo:

https://en.wikisource.org/wiki/Our_Notebook

Marco Sermarini

martedì 22 novembre 2022

Un aforisma al giorno.


Un miracolo significa soltanto la libertà di Dio.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.

Un aforisma al giorno.

Credere in se stessi è uno dei segni più comuni del cialtrone.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.

domenica 20 novembre 2022

Un aforisma al giorno - La gravità di un neonato di tre mesi.

Le scuole e i saggi più ermetici non hanno mai avuto la gravità che alberga negli occhi di un neonato di tre mesi. La sua è la gravità dello stupore di fronte all'universo, e questo stupore non è misticismo, bensì senso comune trascendente.

Gilbert Keith Chesterton, L'Imputato.

sabato 19 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

Gilbert Keith Chesterton, La Nonna del Drago ed altre serissime storie.

Chesterton secondo don José Carlos Fernández Otero (ricordato anche da un cardinale) su La Region (di Ourense, ne la Galicia!).

El cardenal de Caracas Baltazar Porras, a quien tuve el honor de conocer y que me habló muy bien delante de todos los obispos venezolanos de nuestro entrañable Cesáreo Gil Atrio, es uno de los purpurados de más prestigio del Colegio Cardenalicio. Recientemente ha hablado de Chesterton en el centenario de su conversión al cristianismo. El inglés fue dramaturgo, poeta, escritor, polemista, agnóstico, anglicano y católico. Un inquieto inquisidor por encontrarle sentido a todo lo que hacía; hombre de confrontación, de búsqueda permanente de la razón de ser de las cosas, y la necesidad de encontrarle respuesta a los interrogantes de la vida. Tenía 46 años cuando se convirtió al catolicismo. Dice que: “En el cristianismo encontré la llave que permite abrir la cerradura del misterio de la vida, porque hace encajar las distintas piezas”.

Il resto qui sotto:

https://www.laregion.es/opinion/jose-carlos-fernandez-otero/chesterton/202210262240431170542.html

venerdì 18 novembre 2022

G. K. Chesterton. En el centenario de su conversión | Victoria De Julián e Jaime Nubiola su Ømnes.

 G. K. Chesterton. En el centenario de su conversión

En un momento en que se buscan intelectuales cristianos, muchos miran atrás para leer a Tomás Moro, a Newman, a Knox… o a Chesterton. Sus bromas son aire fresco. Sus razonamientos, lógica clara y sorprendente. Se citan con frecuencia, pero pocos saben quién fue realmente Gilbert Keith Chesterton.

https://omnesmag.com/actualidad/cultura/chesterton-centenario-conversion/

The Continuing Legacy of G.K. Chesterton (Guest: Dale Ahlquist) | Una conversazione in video tra Eric Sammons e Dale Ahqluist su Crisis Magazine.

La perdurante eredità di G. K. Chesterton.

Qui di seguito  possibile leggere (in inglese) la presentazione di Sammons e nel collegamento sia la prosecuzione della trascrizione dell'incontro sia il video.

Molto interessante.

__________________

Eric Sammons:

G.K. Chesterton is one of the great Catholic literary figures of the early 20th century. His legacy continues to this day, particularly in the area of education. Chesterton expert Dale Ahlquist joins Crisis Point today to talk about how Chesterton still has an impact, and particularly in the Chesterton Schools. Hello, I’m Eric Sammons, your host and the editor in chief of Crisis Magazine. Before we get started, I just want to encourage people to like this video, to subscribe to the channel and let other people know about it. We always appreciate when you do that. Also, you can follow us on social media. Most social media outlets we’re @CrisisMag, we’re on Facebook, Twitter, all the alternative ones as well.

Okay, so let me introduce our guest here. Dale Ahlquist is president of the Society of the Gilbert Keith Chesterton, creator and host of the EWTN series G.K. Chesterton: The Apostle of Common Sense, and the publisher of Gilbert Magazine. He’s the author of five books and the editor of 12. He has been called probably the greatest living authority in the life and work of G.K. Chesterton. He is also the co-founder of Chesterton Academy, a classical high school in Hopkins, Minnesota, which is the flagship of the Chesterton Schools Network, which now includes 50 high schools worldwide. Welcome to the program, Dale. 

Il resto qui sotto:

https://www.crisismagazine.com/podcast/the-continuing-legacy-of-g-k-chesterton-guest-dale-ahlquist

giovedì 17 novembre 2022

Notre Dame dedicates G.K. Chesterton collection in London (c'è anche un bel video in cui si vede il Nostro Carissimo Aidan!).

Led by President Rev. John I. Jenkins, C.S.C., the University of Notre Dame hosted a dedication ceremony Oct. 27 at its London Global Gateway to celebrate the acquisition of the G.K. Chesterton Collection, a treasure trove of the writings, personal effects, art and other items related to the life of the renowned 20th-century English Catholic writer, orator, apologist, journalist and literary critic.

Assembled over decades by Chesterton expert Aidan Mackey, the collection has moved from Oxford to the Notre Dame center in central London on Trafalgar Square. The transfer makes the world and work of Chesterton far more accessible to scholars and includes a public exhibit for Chesterton devotees who live in or visit London.

Il resto qui di seguito: 

https://news.nd.edu/news/notre-dame-dedicates-g-k-chesterton-collection-in-london/


mercoledì 16 novembre 2022

Chesterton pure in Serbia - Un articolo del nostro amico chestertoniano croato Ivo Dzeba - da Bitno.net

Razgovarali smo s pokretačem prvog teološkog portala u Srbiji: Moguće je voljeti i Ratzingera i Dežulovića i Chestertona (trad.: Abbiamo parlato con l'iniziatore del primo portale teologico in Serbia: è possibile amare sia Ratzinger che Dežulović e Chesterton).

Ivo Dzeba è uno degli esponenti di spicco del Hrvatski Čestertonijanski Klub, il Club Chesterton della Croazia, ed è anche uno dei redattori del portale cattolico Bitno.net. Ecco cosa ci dice a proposito di Serbia, Blagoje Pantelić e Chesterton:

Quando ho sentito per la prima volta che c'era un uomo di nome Blagoje Pantelić in Serbia, che ha contribuito attivamente alla divulgazione di G.K. Chesterton, sapevo che avrei dovuto incontrarlo a un certo punto. Tuttavia, studiandolo ho scoperto che ha avviato il primo portale teologico in Serbia e che ha aperto una libreria e casa editrice Biblos con un concetto piuttosto unico, sapevo che sarebbe stata un'opportunità per una conversazione per questo portale. Inoltre, Blagoje mi è sembrato un interlocutore interessante perché i suoi testi e le interviste che ho letto sui media serbi erano sufficientemente provocatori, spiritosi e perspicaci che un lettore moderno che a volte ha difficoltà a leggere qualcosa di più lungo di uno stato di Facebook potrebbe arrivare alla fine del testo senza accorgersene, senza stancarsi.

Il resto qui sotto (ovviamente in croato...):

https://www.bitno.net/vjera/aktualnosti/razgovarali-smo-s-pokretacem-prvog-teoloskog-portala-u-srbiji-moguce-je-voljeti-i-ratzingera-i-dezulovica-i-chestertona/?fbclid=IwAR2eNHp-527Rs9XtqhEzUuCDgpFTPiP21VwtdwXU9r5TmfCJGwYyR9owa7w

martedì 15 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

 Non può esservi miglior prova dell'efficienza fisica di un uomo del suo discorrere allegramente di un viaggio alla fine del mondo. E non può esservi miglior prova dell'efficienza pratica di una nazione del suo discorrere continuamente di un viaggio alla fine del mondo, un viaggio verso il Giorno del Giudizio e la Nuova Gerusalemme. Non può esservi sintomo più evidente di una vigorosa salute fisica della tendenza a inseguire nobili e folli ideali; è nella prima esuberanza dell'infanzia che vogliamo la luna.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

lunedì 14 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

La vera difficoltà dell'uomo non è quella di essere capace di godere dei lampioni o del paesaggio, o dei denti di leone o delle braciole, ma di godere del godimento. Si tratta di avere la capacità di apprezzare veramente ciò che ci piace. 

Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia.

domenica 13 novembre 2022

Strenna Natalizia 2022, prenotatevi!


Cari Amici,

come negli anni passati rilanciamo l'idea di regalare a Natale a tutti gli amici un libro di Chesterton offerto in edizione economicissima.

Insieme, la Casa Editrice Leardini, il Centro Missionario Francescano e la Società Chestertoniana Italiana, stanno per dare alle stampe «Uomovivo» (224 pagine) tradotto da Emilio Cecchi con l'aggiunta di 8 articoli inediti di GKC tradotti da Umberta Mesina.

La copertina è di Lorenzo Zappalà.

Il costo del pacco dono?
1 copia: € 17,00 spedizione compresa
2 copie: € 25,00 spedizione compresa
4 copie: 40,00 spedizione compresa
10 copie: € 80,00 spedizione compresa
20 copie: € 130,00 spedizione compresa
Sopra i 40 libri: € 5,00 a copia, spedizione compresa!

Il guadagno dell'iniziativa andrà a favore delle Missioni Francescane.
Fate una scorta per tutta la vita e prenotate entro il 20 novembre ESCLUSIVAMENTEa questo indirizzo: laperlapreziosa@libero.it (non usate altri canali!!!):

Per il pagamento, dopo che avrete ricevuto i libri, l'intestazione è:
Centro Missionario Onlus Ofmconv Marche - Buona stampa
alle poste: ccp: 3130793
in banca: IBAN: IT22 Y076 0102 6000 0000 3130 793
CIN: Y ABI: 07601 CAB: 02600 N° Conto: 000003130793
oppure con Postepay N° 5333 1711 6136 9182 intestata a Roberto Brunelli

I libri vi arriveranno tramite corriere espresso SDA entro il 10 Dicembre.

Spargete la voce a tutti i Chestertoniani di vostra conoscenza!!!

La Segreteria Volante


 

Un aforisma al giorno.

Una nuova filosofia in generale significa in pratica l'espressione di qualche vecchio vizio.

Gilbert Keith Chesterton, All Things considered.

venerdì 11 novembre 2022

Sei italiani e tre americani, una collina, il suo cavallo e Chesterton...


Dopo la visita a Tolkien e al caro Stratford Caldecott.

Sei italiani e tre americani...


La tomba di Tolkien...

"Dimmi, sai avere fede senza una speranza?"

Uffington, la Collina del Cavallo Bianco.


Le tracce del Cavallo Bianco.

Gli uomini dell'Est...

Non ne avevamo ancora abbastanza 
di cavalli bianchi, vero, Joe?

Dopo l'ascesa al colle
nella Locanda del Cavallo Bianco.

Sulla tomba del Nostro Caro e Buon Eroe.



Due ottobre, Oxfordshire. White Horse Hill. Sei italiani e tre americani si lanciano nella lettura di un poema epico ambientato nel nono secolo. No, non è l’inizio di una barzelletta (anche se gli sfortunati che si sono imbattuti in questa strana combriccola potranno smentire questa mia a
ffermazione). Ci è stato fatto dono di una splendida giornata di sole. Splendida per come lo possono essere le imprevedibili giornate di sole inglesi, sempre accompagnate da un venticello pungente e frizzantino. 

Ci troviamo qui per rispondere ad una chiamata, ad una di quelle chiamate alle quali non si può proprio dire di no. Il mittente è un certo Aidan Mackey, chestertoniano d’onore che ha avuto l’occasione di conoscere personalmente Dorothy Collins, la segretaria del nostro caro Chesterton. Quello del giovane Aidan è un invito a raggiungerlo ad Oxford in occasione del suo centesimo compleanno. La famiglia Sermarini non si  è proprio tirata indietro e come noi anche molti altri amici sparsi letteralmente per il mondo. Oltre che onorati di partecipare al compleanno del membro più illustre del mondo chestertoniano, per noi è stata davvero una splendida occasione per riabbracciare degli amici tenuti soltanto fisicamente lontani. 

Il compleanno del Giovane Aidan,
sempreverde centenario,
druida e capo indiscusso dei Chestertoniani del mondo.

Ci siamo dunque avventurati per il suolo inglese per ripercorrere nel vero senso della parola gli stessi passi di molti uomini vivi. Abbiamo quindi avuto l’occasione di celebrare due bellissime messe nelle chiese abitualmente frequentate da un certo signor Tolkien, abbiamo visitato la tomba di C. S. 

Lewis e fatto irruzione nella casa di Chesterton. Ma il posto che davvero mi ha lasciato senza parole è stato proprio una collina dell’Oxfordshire chiamata White Horse Hill. Per chi non ne fosse a conoscenza, in una specie di trasposizione inglese delle nostre Piane di Castelluccio, abita ormai da molti secoli un cavallo di gesso che ha ispirato il signor Chesterton nella stesura della sua Ballata del cavallo bianco. Quest’opera racconta delle gesta del grande re Alfred che proprio in quel posto ha combattuto contro i Danesi. Senza togliervi il gusto di leggere integralmente questo libro, vorrei riportarvene uno stralcio assolutamente degno di nota. In particolare, durante la battaglia contro i Danesi, re Alfred si trova in netta difficoltà, non riesce a respingere gli attacchi dei nemici e non sa più che fare. Riceve dunque il dono di un’apparizione della Madonna. Quelle che intendo riportarvi integralmente sono dunque le parole che la Vergine rivolge al re sassone dopo che egli Le ha consegnato tutta la sua paura e il suo smarrimento.

Gli uomini dell’est scrutano le stelle,
per segnare gli eventi e i trionfi,
ma gli uomini segnati dalla croce di Cristo vanno lieti nel buio.

Gli uomini dell’est studiano le pergamene,

per conoscere i destini e la fama,
ma gli uomini che bevono il sangue di Cristo

vanno cantando di fronte alle ingiurie.

Il sapiente conosce le malvagità
che sono scritte nel cielo,
Mette in fila le luci meste e tocca corde tristi,

Nell’udire il battito cupo di ali purpuree,
Là dove i principi dei serafini dimenticati

         Tramano ancora su come Dio debba morire.

Il sapiente conosce tutto il male
Che giace sotto un albero ritorto,
Dove il perverso si consuma nel piacere,

E gli uomini sono stanchi di vino guasto 

            E nauseati da mari scarlatti.

Ma tu e la stirpe di Cristo
Siete ignoranti e coraggiosi,
E avete guerre che a stento vincete 
E anime che a stento salvate.
Non dico nulla per il tuo conforto,

E neppure per il tuo desiderio, dico solo: Il cielo si fa già più scuro
e il mare si fa sempre più grosso.

La notte sarà tre volte più buia su di te 

E il cielo diventerà un manto d’acciaio. 

Sai provar gioia senza un motivo, 

Dimmi hai fede senza una speranza?”

E scomparve dicendo queste parole
E lui non rispose nulla,
Ascoltò solamente, mentre era in piedi 
Coperto dal manto agitato della notte
E gli uomini di mare irruppero dalla foresta 
Come un’ondata d’alta marea.

(...)

Spesso pensiamo che la nostra sia una vita troppo pesante, troppo dura e piena di sacrifici. Ci si alza al mattino già affannati al solo pensiero di ciò che ci aspetterà nel corso della giornata. “A me va sempre tutto male” oppure “tanto è così, non ne va mai dritta una” sono delle frasi davvero molto frequenti nei nostri dialoghi. Beh, non è quello che ci insegna Chesterton attraverso i versi che abbiamo appena riportato. Re Alfred era in guerra e stava perdendo, aveva sicuramente più ragione di noi di dire che le cose non stavano esattamente filando liscio. Sconsolato si rivolge alla Madonna che, come si legge, non lo conforta assicurandogli la vittoria anzi gli ricorda che probabilmente la notte per lui sarà tre volte più dura ma si limita a ricordargli la sua destinazione (Sai provar gioia senza un motivo, / dimmi hai fede senza una speranza?). Molto spesso la nostra speranza è mal riposta. Ci convinciamo che i gli eventi della nostra vita debbano incastrasi in un preciso e rigido ordine che solo noi comprendiamo senza lasciare spazio a qualsiasi tipo di imprevisto o cambiamento. Siamo certi di sapere con convinzione granitica cosa è meglio per noi senza considerare mai l’ipotesi di poter essere poco lucidi o poco obiettivi su ciò che più strettamente ci riguarda. I versi successivi a quelli che abbiamo trascritto in precedenza sono ancora più belli e sorprendenti, se possibile.

Su vaste distese ventose e oltre 

Alfred attraversò la boscaglia, 

Sferzato dalla gioia del giganti 

Quella gioia senza un motivo.

Il re sassone non ha appena ricevuto la certezza di una vittoria eppure attraversa la boscaglia “sferzato dalla gioia dei giganti”. Questa è la vera speranza, quella speranza che porta Alfred ad una gioia solo apparentemente immotivata. Spesso la nostra è una tensione tutta materiale. Non ci curiamo della nostra anima e ci ritroviamo a sperare o scongiurare che le cose vadano in un certo modo. Come ci spiega Chesterton in questa vicenda la nostra speranza deve essere per la vita eterna. Dobbiamo essere proiettati soltanto a ciò che Gesù stesso è venuto a darci di persona: una nuova vita senza fine in Paradiso. Solo dopo aver cambiato questa prospettiva potremo attraversare le nostre strade ricolmi di una letizia non nostra ma che, come tutto il resto, ci è donata. L’augurio dunque per questo mese è di invertire la rotta del nostro cuore e di focalizzarci su Colui che può tutto così da “andare cantando di fronte alle ingiurie”.

Francesca Sermarini

Tratto dal numero di Ottobre di Vivere! ... e non vivacchiare, mensile della Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati.

Sulla tomba di Stratford Caldecott.

Qualche cenno dall'articolo di Edward Short su padre Ian Ker.

Si tratta di uno di quei completissimi obituary che sanno narrare bene la vita e il senso delle opere della persona celebrata. In questo caso viene tinteggiata la vita e l'opera di padre Ker, che per noi chestertoniani ha una certa importanza. Ci sono moltissimi brani che vorrei proporvi (sulla sua gioventù, sulla carriera accademica, sulla conversione, su Newman...) ma sarebbe troppo lungo, per cui mi limito a due brevi cenni, lasciando a voi la lettura del resto (a proposito, se avete difficoltà con l'inglese potete usare un buon traduttore, www.deepl.com).

Padre Ian Ker

Il primo riguarda una sorta di filo rosso per me ignoto: la mamma di padre Ker era Joan May Knox, figlia di un funzionario del Servizio Indiano che era cugino di primo grado di mons. Ronald Knox, amico di Chesterton e come lui convertito al cattolicesimo dall'anglicanesimo.

L'altro è il brano che segue, che ritengo molto significativo perché riguarda il rapporto tra Newman e Chesterton:

Nella sua biografia di Chesterton, P. Ker ha sostenuto in modo convincente che GKC fu il successore di Newman proprio perché condivideva la passione del convertito per la realtà, una qualità che anche Hilaire Belloc aveva individuato nel suo amico. "La verità aveva per lui", ha ricordato Belloc, "l'attrazione immediata di un appetito. Aveva fame di realtà. Ma, cosa ancora più importante, non poteva concepire se stesso se non per soddisfare questa fame [...] non era possibile per lui tenere qualcosa che valesse la pena di tenere e che non fosse collegato alla verità nel suo insieme".

Marco Sermarini 


mons. Ronald Knox, legato da vincoli di parentela
a padre Ian Ker
.


giovedì 10 novembre 2022

Un aforisma al giorno.


Non serve a niente dire a un ateo che è un ateo, accusare chi nega l’immortalità della colpa di negarla, o illudersi di poter obbligare un avversario ad ammettere di essere in torto, dimostrandogli che ha torto in base a principi altrui, ma non ai suoi
. Sul preclaro esempio di san Tommaso, rimane valido, o avrebbe sempre dovuto essere valido, il principio che dobbiamo o astenerci dal discutere con chicchessia, oppure discutere sul terreno dell’interlocutore invece che sul nostro. Si possono fare altre cose invece di discutere, secondo ciò che riteniamo essere moralmente ammissibile. Ma se discutiamo dobbiamo farlo «in base ai presupposti e alle conclusioni dei filosofi stessi».

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.

mercoledì 9 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

La menzogna non è mai tanto falsa come quando si avvicina molto alla verità.  È quando la pugnalata sfiora il nervo della verità che la coscienza cristiana urla di dolore.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.

martedì 8 novembre 2022

Un aforisma al giorno.

Forse non esiste nella storia una rivoluzione in quanto tale; ci sono sempre state delle controrivoluzioni. La gente si è sempre ribellata contro gli ultimi ribelli; oppure perché si era pentita dell’ultima ribellione.

Gilbert Keith Chesterton, San Tommaso d'Aquino.

lunedì 7 novembre 2022

L'offerta Pump Street della settimana!

 


Due opere poetiche di Chesterton ad un prezzo speciale!

Su Lepanto tantissimi post su questo blog, e almeno due post su La ballata di Santa Barbara, è sufficiente inserire i due nomi nel motore di ricerca interno del blog.

Comprate e farete due ottime cose che ormai avrete imparato...


Return to Chesterton, eccone la sovraccoperta.

 


Ecco la bella sovraccoperta del sequel di quella che ritengo la più importante biografia di Chesterton, quella di Maisie Ward. Uscita nel 1952 per i tipi dell'editrice fondata dalla Ward stessa assieme a suo marito Frank Sheed (la Sheed & Ward, per l'appunto), l'opera costituisce l'integrazione del primo volume (Gilbert Keith Chesterton) uscito nel 1943, formulata in base a nuove notizie trovate dall'autrice o pervenutele anche sulla base di lettere inedite, testimonianze personali dei lettori che intesero raccontare il "proprio" Chesterton, assolutamente in linea con l'idea emersa nel primo volume, quella di un uomo buono, umile, geniale, magnanimo, che condusse una vita davvero militante per le proprie idee ed alla produzione monumentale che lo contraddistingue.

Siccome alcuni di noi posseggono questo libro e in rete sono riuscito a scovarne la sovraccoperta che così raramente sopravvive alle peripezie delle copie antiche, volevo condividerla con tutti, anche perché è una scusa per tornare a parlare di Gilbert. L'immagine è curiosa ed esprime bene il senso del libro: Chesterton fa capolino dal libro come lo fa nell'immagine dalla porta della propria casa  invitandoci ad entrare. Mi piace molto quest'idea, sa di familiare come Chesterton fu familiare a tutti coloro che lo incontrarono (è forse questo il suo carattere umano e cristiano dominante).

È un volume che costituisce il materiale riverbero del primo: la prima testimonianza indusse molti a rileggere e ripensare i momenti passati insieme a Chesterton, come un seme che produce molti altri. Forse il capitolo che più mi ha impressionato è quello che riguarda il distributismo: alcuni lettori hanno permesso di delineare ancora meglio quanto questa filosofia costrinse Chesterton a girare intensamente per sale e pub a "predicare" ciò che egli pensò proprio come sviluppo pratico del cattolicesimo da lui incontrato. Queste sortite provocarono anche molte conversioni al cattolicesimo, perché molte persone intravidero nel distributismo il modo quotidiano in cui la nostra religione tocca concretamente la vita.

È molto interessante, e questo è un caldo invito a leggere il libro, almeno per chi conosce l'inglese visto che né questo né il primo volume sono tradotti nella nostra lingua.

Marco Sermarini

In Memoriam: Ian Ker (1942-2022) – Catholic World Report

Fr. Ian Ker, the leading authority on the life and work of St John Henry Cardinal Newman, died in the early morning of November 5th in hospital in Gloucester, England not far from his home in Cheltenham Spa. A brilliant scholar, apologist, critic and biographer, Fr. Ker wrote what is generally regarded as the definitive life of Newman, as well as many additional books on the saint's conversion, theology, sermons and spirituality. He also wrote a scholarly life of G.K. Chesterton, showing how the paradoxical convert carried on Newman's apostolate. Moreover, Fr. Ker published a classic critical account of authors of the Catholic Revival, with chapters on Hopkins, Belloc, Chesterton, Evelyn Waugh, Graham Greene, and Ronald Knox. As one of his fondest friends, Bishop James Conley remarked, Fr Ian's departing our mortal coil on Guy Fawkes Day must have made for "many smiles in Heaven."


Il resto qui sotto:

domenica 6 novembre 2022

Aforismi in lingua originale - Manalive, Uomovivo, Le avventure di un uomo vivo!


A sudden thrust of wind through the trees drifted the dying leaves along the path, and they could hear the far-off trees roaring faintly.

"I mean," said Mary, "they are the kind that look outwards and get interested in the world. It doesn't matter a bit whether it's arguing, or bicycling, or breaking down the ends of the earth as poor old Innocent does. Stick to the man who looks out of the window and tries to understand the world. Keep clear of the man who looks in at the window and tries to understand you. When poor old Adam had gone out gardening (Arthur will go out gardening), the other sort came along and wormed himself in, nasty old snake".

Gilbert Keith Chesterton, Manalive.

È morto padre Ian Ker.


Con dispiacere ho appreso la morte di padre Ian Ker, studioso di Chesterton ed autore della famosa biografia cui molti di noi hanno attinto in questi ultimi anni.

Padre Ian Ker (Agosto 1942 - 5 novembre 2022) era sacerdote cattolico, convertito dall'anglicanesimo, studioso e scrittore. Era considerato un'autorità ed un riferimento a proposito di San John Henry Newman, sul quale ha pubblicato più di venti libri.

Padre Ian Ker ha insegnato teologia all'Università di Oxford, dove è stato senior research fellow a Blackfriars, Oxford, e membro della Facoltà di Teologia. Ha insegnato letteratura inglese e teologia in università del Regno Unito e degli Stati Uniti. È anche autore di The Catholic Revival in English Literature 1845-1961, Mere Catholicism e il noto G.K. Chesterton: A Biography.

Lo scorso Agosto, in occasione del suo ottantesimo compleanno, durante una cena celebrativa all'Oxford & Cambridge Club, gli era stato consegnato un festschrift in ricordo di una vita al servizio della Chiesa come studioso, non da ultimo come il principale studioso di Newman della nostra epoca.

Ebbi modo di incontrarlo diversi anni fa al Meeting di Rimini e mi fu presentato dal nostro Angelo Bottone, anche egli chestertoniano e studioso attento di John Henry Newman.

Preghiamo per questo sacerdote e studioso che ha ci ha aiutati a conoscere meglio la vita del nostro Gilbert.

Marco Sermarini