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mercoledì 30 giugno 2021

“Il duello del dottor Hirsch”: un Giuda mascherato da scienziato - Luca Fumagalli su Radio Spada.

Il duello del dottor Hirsch (The duel of Dr Hirsch) è forse il più bel racconto de La saggezza di Padre Brown (1914), la seconda raccolta dedicata alle indagini del famoso sacerdote investigatore. Si tratta anche di uno degli scritti più controversi di G. K. Chesterton dal momento che la trama, un caso di spionaggio che richiama esplicitamente l'affare Dreyfus, presenta nel ruolo del traditore uno scienziato dal cognome ebraico. Non è questa la sede per discutere se lo scrittore inglese fosse o meno un antisemita, un'accusa che, accanto ad altre ragioni, ne ha recentemente bloccato la causa di beatificazione. Ci basti sottolineare come nello stesso racconto sia schernita l'affrettata ipotesi di un «complotto di ebrei e massoni» per intuire che il rapporto tra Chesterton e l'ebraismo va oltre, per complessità, a certe etichette troppo facili quanto sciagurate (per chi fosse interessato ad approfondire la questione si segnala l'ottimo saggio del 2015 di Ann Farmer intitolato Chesterton and the Jews). Da Il duello del dottor Hirsch è stato tratto pure un episodio dello sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai nel 1970, con Renato Rascel nei panni del protagonista.

Il resto nel seguente collegamento:



Nella foto: Arnoldo Foà e Renato Rascel interpreti rispettivamente di Flambeau e Padre Brown nello sceneggiato andato in onda in Italia dal Dicembre 1970 al Febbraio 1971 per sei puntate che raggiunsero i venti milioni spettatori, con la regia di Vittorio Cottafavi.

martedì 29 giugno 2021

Riproposizioni - Come si conobbero Gilbert e Frances e 28 Giugno 1901, i due ragazzi si sposano.

Riproponiamo un post di quasi quattro anni fa in cui raccontammo come si conobbero i due ragazzi.
E' una bella storia pure questa.
Ecco qui sotto il collegamento dove troverete questa storia romantica...

http://uomovivo.blogspot.com/2017/11/come-si-conobbero-frances-e-gilbert.html

Qui sotto invece trovate qualche dettaglio sul matrimonio dei due ragazzi, di cui parlammo cinque anni fa esatti...


Qui trovate tutto quello che serve per saperne di più a proposito dei nostri amici, ma soprattutto avete occasione di imparare dalla loro vita buona di sposi bravi.

Qui sotto una foto a Overroads, più o meno una decina di anni dopo il matrimonio, quando Gilbert scrisse e dedicò a Frances La ballata del cavallo bianco.

lunedì 28 giugno 2021

Buon compleanno, Frances! Buon anniversario, ragazzi!


Oggi è il compleanno di Frances Alice Blogg, che nacque proprio oggi, 28 Giugno, centocinquantadue anni fa.

La faccenda è più complessa, perché oggi è pure l'anniversario delle nozze dei ragazzi, Frances e Gilbert, quel Gilbert che si presentò all'altare con il prezzo ancora attaccato sotto le scarpe, nella bella Chiesa di Saint Mary Abbott a Kensington, e fece molte, molte altre cose strane, quel giorno, già celebrate in questo blog.

Frances era figlia di George William Blogg e Blanche Keymer. Il babbo morì quando lei aveva quattordici anni. Le sofferenze non mancarono nella sua vita, ma ella seppe superarle sempre con grande forza. Da un certo punto in poi anche con l'aiuto del caro buon Gilbert, che la amò di sincero amore sempre.

Lo scorso anno al Chesterton Day l'abbiamo ricordata affettuosamente grazie alle belle parole di Nancy Carpentier Brown, ma ci torneremo su volentieri.

Ecco, allora doppia festa oggi!


I due ragazzi proprio poco tempo prima di sposarsi…

26 Giugno 1932 - Il Congresso Eucaristico Internazionale di Dublino…

… a 1500 anni dall'arrivo sull'Isola dei Santi di San Patrizio.

Questa foto è quella della chiusura.

Chesterton partecipò al Congresso e scrisse al suo ritorno Christendom in Dublin.

venerdì 25 giugno 2021

Un aforisma al giorno. Lo spirito cortese.

Lo spirito cortese è lo sposalizio tra l'umiltà e la dignità.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

giovedì 24 giugno 2021

Un aforisma al giorno.

 Non si ripeterà mai abbastanza che ciò che ha distrutto la famiglia nel mondo moderno è stato il capitalismo.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

mercoledì 23 giugno 2021

Un aforisma al giorno (ti stimo!).

Se dovessi far censurare i miei libri, preferirei di gran lunga che fossero censurati dall'Inquisizione spagnola piuttosto che dal Ministero degli Interni britannico.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 23 marzo 1929


“Il paradiso dei ladri”: lo spirito latino e il banchiere disonesto - Luca Fumagalli su Radio Spada.

Il paradiso dei ladri (The Paradise of Thieves), secondo racconto del volume La saggezza di Padre Brown (1914), è una delle storie meno interessanti tra quelle che hanno per protagonista il celebre sacerdote investigatore. Per quanto la trama sia piuttosto dinamica e l'ambientazione sia quella suggestiva dell'Italia, si avverte la mancanza del piglio schietto del miglior Chesterton. Ne risulta una storia sicuramente avvincente, ma che offre poca carne al fuoco per il lettore in cerca di paradossi pugnaci.

I pochi aforismi degni di menzione sono quasi tutti dedicati al popolo italiano, secondo l'autore un affascinante miscuglio di religiosità e spensieratezza, di passione e generosità. Tuttavia Chesterton va oltre certi cliché a buon mercato per tentare di comprendere quali siano le ragioni profonde di una così gioiosa attitudine nei confronti della vita: «Gli italiani non possono essere realmente dei progressisti, essi sono troppo intelligenti. Gli uomini che vedono la via più breve che conduce alla felicità non andranno mai per le vie nuove e complicate». Poco oltre: «Il brigantaggio non può essere totalmente estirpato perché la rivolta armata è la naturale reazione degli uomini del Sud. I nostri contadini sono come le loro montagne, ricchi di grazia e di vivace gaiezza, ma con sotto il fuoco. Vi è un grado della disperazione umana, giunti alla quale i poveri del Nord si danno al vino, e i nostri prendono il pugnale». Naturalmente non può mancare nemmeno un'allusione alla proverbiale indole romantica degli italiani, palesata quando il poeta Muscari rimane incantato dalla «bionda testa greca» della dolce Ethel: «Egli stava bevendo il Classicismo che i suoi padri avevano creato».


Il resto qui sotto:

https://www.radiospada.org/2021/06/il-mercoledi-di-padre-brown-il-paradiso-dei-ladri-lo-spirito-latino-e-il-banchiere-disonesto/?fbclid=IwAR0uwprygSMxNxhqP3AbMrtljhDTXcYg1inyfCR-xOgIMaM8XC_mhz7t2yM

Un aforisma al giorno (vero pure questo).

Il bolscevico, è un uomo ugualmente spinto dalla medesima semplificazione negativa da una ribellione contro torti molto reali. 

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

Un aforisma al giorno (vero).

L'ateo è spesso un uomo imprigionato dalla sua stessa logica nei limiti di una triste semplificazione. 

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

martedì 22 giugno 2021

Un (bellissimo) aforisma al giorno.

Il teatrino delle marionette mostrava al bambino piccole immagini di cose grandi, mentre le insegne della città oggi gli mostrano grandi immagini di cose piccole.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

Un aforisma al giorno.

Il protestantesimo... non è riuscito a reggersi in piedi nella precipitosa corsa in avanti dell'Occidente e ha potuto conservarsi solo cessando di essere sé stesso e proclamando la sua disponibilità a trasformarsi in qualsiasi cosa.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

Al centro Gilbert, tutta a destra Frances.

Chesterton amava fare teatro ed altre performance in costume a Beaconsfield.

Eccone qui una prova! Foto pressoché introvabili.

lunedì 21 giugno 2021

G. K. Chesterton ha aiutato ad affondare una struttura abortiva ammiraglia? - nostra traduzione dell'articolo di Kevin Turley apparso il 17 Giugno 2021 sul Catholic Register.


LONDRA - Alla fine di maggio 2021 sono iniziate a circolare voci sulla chiusura inaspettata del centro per aborti di Whitfield Street, gestito da MSI Reproductive Choices (MSI - Marie Stopes International, ndr). 

Rallegrandosi della notizia, Catherine Robinson, portavoce dell'associazione pro-vita Right to Life, ha dichiarato al Register il 2 giugno: "La chiusura [è stata] particolarmente significativa perché è qui che i fondatori di Marie Stopes International hanno avviato il loro primo centro per aborti".

Marie Stopes, che come Margaret Sanger sosteneva il controllo artificiale delle nascite e l'eugenetica, aveva fondato la prima "clinica per il controllo delle nascite" nel nord di Londra nel 1921. Poco tempo dopo trasferì la sua attività in un edificio del centro di Londra, al numero 108 di Whitfield Street, dove divenne nota come Clinica delle Madri Marie Stopes (Marie Stopes Mothers' Clinic). 

Nel 1958 la Stopes morì e nel 1976 la struttura si trovò in difficoltà finanziarie e rischiò la chiusura. Poco dopo, tuttavia, il contratto di locazione dell'edificio fu rilevato e così ebbe inizio la moderna organizzazione per la fornitura di aborti nota come Marie Stopes International. Nel novembre 2020 il nome è stato cambiato in MSI Reproductive Choices (MSI Scelte Riproduttive, ndr) per prendere le distanze dalle posizioni della Stopes sull'eugenetica.

La Robinson ha poi elogiato i testimoni pro-life che, per molti anni, fuori dall'edificio di Whitfield Street, hanno "fornito un aiuto inestimabile alle donne incinte e al personale di MSI in cerca di un futuro migliore". 

Ha aggiunto: "Ogni vita che è stata salvata da persone pro-life che hanno offerto sostegno fuori dal centro ora chiuso è una testimonianza dell'efficacia della testimonianza di strada pro-life".

"Quando ho sentito la notizia [della chiusura], non potevo crederci", ha detto Alina Dulgheriu, che è stata aiutata grazie alla testimonianza pro-life nel 2011. "Mi sono sentita profondamente commossa e ho ricordato la prima volta che sono andata lì per l'appuntamento per abortire". 

"La notizia della chiusura di questa struttura mi ha fatto scoppiare il cuore di gioia", ha dichiarato al Register il 2 giugno. La Dulgheriu è stata aiutata a tenere il suo bambino grazie all'aiuto di The Good Counsel Network (The Good Counsel Network è l'organizzazione per la vita di Stuart McCullough e sua moglie Clare, ndr). È la prova vivente del potere di questa testimonianza pro-vita e dice che "la presenza di questi 'santi' davanti alle strutture abortive è necessaria e necessaria per guidare le madri [a capire che] c'è un'altra scelta: puoi avere il tuo bambino".

Negli ultimi anni il centro per aborti di Whitfield Street era diventato il fulcro delle veglie pro-vita, che prevedevano la preghiera e la testimonianza sul marciapiede fuori dalla struttura. La veglia consisteva spesso in una o due persone, di solito donne, che pregavano, a volte in ginocchio, fuori dall'edificio e distribuivano rosari di plastica a chiunque ne prendesse uno. A guardia della veglia c'era un'icona di Nostra Signora di Guadalupe. 

I gruppi pro-life di 40 Days for Life e The Good Counsel Network sono stati in prima linea in questa testimonianza. 

Parlando al Register il 2 giugno, Clare McCullough, direttrice della Good Counsel Network, ha detto: "Siamo molto grati a Dio per la chiusura di questo centro abortivo. Ha confermato la nostra fede nel potere di perseverare nella preghiera e nel fatto che essere presenti giorno per giorno, offrendo alternative, alla fine porta sempre dei frutti". 

Tuttavia, McCullough non è ingenua sulle motivazioni che hanno spinto MSI a decidere di chiudere la struttura di Whitfield Street. 

"Sappiamo che l'MSI sta perseguendo altre strategie e sta ancora lavorando per aumentare il numero di aborti attraverso servizi di pillole abortive 'a domicilio'". Per questo, la chiusura di un importante indirizzo del centro di Londra dedicato all'uccisione dei non nati, con associazioni storiche e con lo status di "fiore all'occhiello" per MSI, è estremamente simbolica". Ha aggiunto: "È una benedizione che non ci siano più donne che subiscano danni in quel luogo e che non vengano più uccisi bambini [non nati]".


A questi sentimenti ha fatto eco Robert Colquhoun, direttore delle campagne internazionali di "40 Days for Life", con sede nel Regno Unito, che ha dichiarato al Register il 2 giugno che la chiusura "è certamente una risposta alle preghiere dopo 11 anni di veglia di preghiera quasi continua all'esterno". Egli stima che "centinaia di bambini sono stati salvati solo in questa strada". Inoltre, vede quest'ultima notizia come una prova di come, "alla fine, il male sfinisce se stesso".


Come McCullough, Colquhoun percepisce un cambiamento di strategia da parte dell'MSI, sostenendo che ora sta rivolgendo i suoi servizi al mondo in via di sviluppo, in particolare all'Africa. È chiaro che "40 Days for Life continuerà a pregare e a lavorare per un mondo in cui l'aborto sia impensabile e continuerà a pregare fuori dai centri abortivi in tutto il mondo". La testimonianza di strada - in particolare le veglie di preghiera fuori dai centri abortivi - è un modo meraviglioso di testimoniare per i non nati: per salvare vite, ispirare cuori e menti e avere un impatto sulle anime eterne". 


A proposito di "eterno", il 26 aprile 2018, giorno della festa di Nostra Signora del Buon Consiglio, è stata celebrata una Messa di ringraziamento per la chiusura del centro di Whitfield Street. Il celebrante, padre Stephen Boyle, non pensa però che la successiva chiusura sia dovuta semplicemente a quella Messa. Ha detto invece che è stata dovuta a "una preghiera continua per anni: un segno del potere della preghiera, a condizione che ci sia perseveranza". Il 3 giugno ha detto al Register che vedeva anche la perseveranza della testimonianza pro-vita nell'ex centro aborti come un chiaro "segno dell'efficacia di un'organizzazione gestita da laici - come The Good Counsel Network - nella causa pro-vita". 


Il contrasto, finanziario e organizzativo, tra un gruppo pro-vita come The Good Counsel Network, gestito in gran parte con l'aiuto di volontari, e una multinazionale dell'aborto come la MSI rimane netto.


Nel 2020, nonostante la pandemia globale, il sito web della MSI si vanta di aver "prevenuto 13,4 milioni di gravidanze non volute, [e] 5,6 milioni di aborti non sicuri evitati". Il rapporto di ispezione della Care Quality Commission del governo britannico del 2017 afferma che la MSI esegue circa 70.000 aborti all'anno in Gran Bretagna. Il rapporto prosegue affermando le statistiche specifiche del centro di Whitfield Street: "Da maggio 2016 ad aprile 2017, MSI Central London ha effettuato 1811 procedure di interruzione chirurgica della gravidanza e 1404 aborti medici precoci". Il rapporto annuale 2019 dell'MSI afferma che: "Nel 2019 abbiamo assicurato entrate totali per 308,3 milioni di sterline [437 milioni di dollari]".


Il Register ha contattato MSI per chiedere un commento e una conferma della chiusura dell'attività di Whitfield, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta. Il sito web di MSI, tuttavia, ha rimosso ogni riferimento alla sua ex struttura "ammiraglia". I motori di ricerca su Internet descrivono il centro di Whitfield Street come "permanentemente chiuso". 


La data in cui si è diffusa la voce che l'indirizzo di Whitfield avesse chiuso i battenti per l'ultima volta è stata il 29 maggio, vigilia del compleanno di G.K. Chesterton. Curiosamente, lo scrittore cattolico britannico convertito, morto nel 1936, è stato in prima linea nelle veglie di Whitfield Street. Da anni ormai la sua intercessione viene invocata fuori dalla struttura per fermare la pratica dell'aborto che vi si svolge. 


Parlando al Register il 2 giugno, Stuart McCullough della Catholic G.K. Chesterton Society ha notato la data della notizia e ha aggiunto: "La notizia della chiusura di questo centro per aborti è stata data da un fotografo che lavorava per la Chesterton's Estate Agents, un'azienda precedentemente di proprietà della famiglia di G.K. Chesterton". 


Tutte coincidenze, forse, ma poi McCullough sottolinea il fatto incontrovertibile che, negli "ultimi tre anni, abbiamo chiesto alla gente di recitare la preghiera di G.K. Chesterton per la chiusura di questo centro abortivo".


Ora, a quanto pare, è successo.


Kevin Turley - National Catholic Register.

La leggenda di Chesterton che sconfisse il drago | Marco Respinti su “iFamNews”.

È stata ripresa la bella notizia che giorni fa demmo a proposito di Marie Stopes, della chiusura e dells preghiera perseverante dei nostri coraggiosi amici inglesi…

https://ifamnews.com/it/la-leggenda-di-chesterton-che-sconfisse-il-drago

venerdì 18 giugno 2021

Did G.K. Chesterton Help Sink a ‘Flagship’ Abortion Facility?| Kevin Turley sul National Catholic Register.

È stato Chesterton ad aiutare ad affondare l'ammiraglia della famosa struttura pro aborto MSI (Marie Stopes International)?

Noi crediamo di sì.

Per tre anni i nostri amici del Good Counsel Network, una piccola ma fedelissima organizzazione pro life di cui sono membri Stuart e sua moglie Clare, hanno pregato Chesterton affinché intercedesse per la chiusura del centro. Tra l’altro Stuart è l’organizzatore del pellegrinaggio a piedi Londra - Beaconsfield che quest’anno segnerà l’undicesima edizione. Inoltre deve la sua conversione a Chesterton.

Ebbene, la notizia è arrivata proprio il giorno del compleanno di Chesterton, il 29 Maggio scorso, e proprio - pensate un po’ - attraverso un loro amico che lavora per l’Agenzia Immobiliare Chesterton, fondata dal babbo e dallo zio di Gilbert…

Coincidences are spiritual puns, diceva Gilbertone nostro buon amico…

Dettagli nell’articolo di Kevin Turley, un altro buon amico che l’anno scorso si è battuto con successo assieme a noi per evitare l’abbattimento della prima casa di Chesterton a Beaconsfield, Overroads. Ampia traccia di tutto ciò qui sul blog.

Evviva!!!

Stasera il XIX Chesterton Day! Anche online per chi proprio non può e non se lo vuole godere…

Dalla pagina Facebook della Festa del beato Pier Giorgio Frassati e dal canale YouTube della Compagnia dei Tipi Loschi.

mercoledì 16 giugno 2021

Tante immaginette di Chesterton…

Queste sono solo alcune delle diciotto immaginette che stiamo stampando in collaborazione con Pump Street.

Le troverete al Chesterton Day e comunque sul sito del negozio distributista www.pumpstreet.it

Con un piccolo contributo per la spedizione avrete una buona compagnia, un volto amico ed un amico da invocare.

A (Needed) Guide to Reading G. K. Chesterton - David Mills su Catholic Herald.

 People quote him all the time, but he’s not always that easy to read. G. K. Chesterton, who died 85 years ago today, was one of the greatest of Christianity’s popular writers in the last century. But while he offered forehead-slapping insight, he sometimes gave his readers head-scratching obscurity.

I love Chesterton’s writing, but I just want to warn you that he’s not always easy to read. If you start in the wrong place, you’ll give up and probably never touch him again. (I explained my love for his writing in Love, Rhetoric, and Holiness, published on Catholic Exchange.)

Il resto nel collegamento qui sotto:

https://catholicherald.co.uk/ch/a-guide-to-reading-g-k-chesterton/?fbclid=IwAR3IMhEJm1KadZL0_in_8dg7HGOVEnV8zb0vT0GKMCiytMSbu5mjyBOyIvs

Un’altra rarissima foto di Chesterton in Polonia!

Ecco un dono di un chestertoniano polacco, una bella foto di Chesterton in calesse con relativa didascalia:

"Chesterton in viaggio in Polonia.
L'eminente scrittore inglese G. K. Chesterton, intendendo scrivere uno studio più completo della Polonia contemporanea, non si limitò a visitare le nostre principali città, ma cercò di acquisire una conoscenza più profonda delle nostre relazioni. La nostra foto mostra il signor Chesterton in compagnia del nostro presidente Zaby e il Dr. Turneau in un tour delle tenute di Komarno nella regione di Malopolska".

martedì 15 giugno 2021

Chesterton the Prophet: Ronald Knox Remembers His Friend - Catholic Herald

To all men of good-will in my generation, the death of Chesterton appears (in various degrees) like an overshadowing of the sun. His philosophy, or some echo of it, gave colour to the things of this world, and was the earnest of better things to come. Many others, like myself, must have been so saturated with his thought that every turn of the road has reminded us of him in these last few days, bringing with it a fresh ache of memory. (As we sat at luncheon after we had laid him to rest at Beaconsfield, I was trying to remember a couplet of his about the Saracen's Head, and found myself refusing, in his honour, a biscuit with my cheese.)

Il resto qui:

https://catholicherald.co.uk/chesterton-the-prophet-ronald-knox-remembers-his-friend-who-died-85-years-ago-today/


lunedì 14 giugno 2021

Borges e Chesterton, morti nello stesso giorno per un incrocio superficialmente casuale - Adriano Ercolani su Il Fatto Quotidiano (grazie a Maria Grazia Gotti e a Fabio Trevisan).

Per uno di quegli incroci, solo superficialmente casuali, che entrambi amavano esplorare come squarci di possibile significato ulteriore nella trama dell'esistenza, la data odierna unisce nel ricordo due moderni maestri della meraviglia: Gilbert Keith Chesterton e Jorge Luis Borges, entrambi scomparsi il 14 giugno (il primo nel 1936, il secondo a cinquant'anni di distanza).

Il resto qui:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/14/borges-e-chesterton-morti-nello-stesso-giorno-per-un-incrocio-superficialmente-casuale/6228858/


Adriano Ercolani si definì in passato (il collegamento è qui) parte "di una ristretta cerchia di iniziati, benedetti da un inscalfibile privilegio: posso annoverarmi, infatti, tra coloro che fin dall'adolescen
za hanno avuto la grazia di incontrare la scrittura di G.K.Chesterton", oltre che fiero anticlericale, a rischio di convertirsi al cattolicesimo dopo la lettura di Ortodossia. Lo dico perché oggi è la giornata adatta in cui io lo inviti nuovamente a fare quel bel passo. Qui su questo blog ho ripercorso l'ultima o forse la penultima tappa della conversione di Chesterton di ritorno dalla Terrasanta. Ecco, forse quella strada può giovare anche a lui che è troppo innamorato di Chesterton per non essere innamorato del Re di quest'ultimo.

Marco Sermarini






Oggi ricorrono ottantacinque anni dalla morte del grande Chesterton, e la combustione continua…







Oggi ricorrono ottantacinque anni dalla morte del grande Chesterton. Fu grande anche quella volta, dovettero calare la bara dalla finestra perché dalle scale non passava… 

La sua morte lasciò molti disorientati: era ancora giovane, ma le sue condizioni di salute non gli consentirono di andare oltre. Aveva rischiato di morire anche nel 1914, più o meno per le stesse ragioni. Verrebbe da dire: che altro avrebbe fatto, se avesse avuto in dono altri giorni? Avrebbe continuato a mettere fuoco in tutto il mondo, a dichiararsi sempre innamorato di Gesù Cristo e del cattolicesimo, avrebbe fatto ancora tanto tanto bene.


Lasciò un grande vuoto attorno a sé, e sua moglie Frances lo seguì di lì a poco. In realtà lasciò una grandissima eredità che noi stiamo cercando in tutti i modi di valorizzare. C'è davvero molto da fare attorno a lui e voglio dire pure: con lui, perché crediamo nella comunione dei santi di cui ci parla il Credo.


Non riesco mai ad intristirmi pensando alla sua morte, tanto Gilbert mi porta ancora oggi gioia e allegria, e mi dà modo di distribuirne in giro a piene mani. Diceva un suo amico che nei pub aveva il suo trono e da lì gorgogliava umorismo come per una specie di combustione interna… Ecco, combustione! Gilbert bruciava continuamente! E oggi ci scaldiamo ancora con il suo meraviglioso combustibile!


Qui sotto trovate altre cose che ho pensato vi possano interessare. In fondo a tutti la preghiera perché oggi vi ricordiate di chiedere una grazia od un miracolo disturbando il Nostro Eroe perché disturbi il Nostro Re, che lui servì con inestinguibile ardore e irresistibile allegria...


Marco Sermarini


Il post della ricorrenza dello scorso anno, con un'altra interessante antologia di post:


https://uomovivo.blogspot.com/2020/06/a-ottantaquattro-anni-della-morte-del.html?m=1


Borges in morte di Chesterton (a proposito, lo sapete che Borges morì lo stesso giorno di Chesterton cinquanta anni dopo?):


https://uomovivo.blogspot.com/2015/06/borges-in-morte-di-chesterton-maria.html?m=1


Un'antica intervista a Marco Sermarini sulla santità di Chesterton:


https://uomovivo.blogspot.com/2010/10/zenit-intervista-il-nostro-presidente.html?m=1


Una meno antica intervista a Paolo Gulisano sulla santità di Chesterton:


https://uomovivo.blogspot.com/2013/08/intervista-al-nostro-paolo-gulisano.html?m=1


Una interessantissima lista dei presenti al funerale di Chesterton:


http://uomovivo.blogspot.com/2013/03/ecco-alcuni-tra-i-presenti-al-funerale.html?m=1


Alla tomba di Chesterton giunge ogni anno un bel pellegrinaggio da Londra da oltre dieci anni, guidato dal nostro grande amico Stuart:


https://uomovivo.blogspot.com/2020/07/the-10th-annual-gk-chesterton.html?m=1


Se cercate col motore di ricerca interno troverete tante belle foto della tomba del nostro Eroe a Beaconsfield, troverete anche ricordi di amici che ci sono andati devotamente ed affettuosamente in questi anni.






Dio Nostro Padre,
Tu riempisti la vita del tuo servo Gilbert Keith Chesterton 
di un senso di meraviglia e gioia, 
e desti a lui una fede 
che fu il fondamento del suo incessante lavoro, 
una carità verso tutti gli uomini, in particolare verso i suoi avversari, 
e una speranza che scaturiva dalla sua gratitudine di un'intera vita per il dono della vita umana.
Possano la sua innocenza e le sue risate, 
la sua costanza nel combattere per la fede cristiana in un mondo che perde la fede, 
la sua devozione di una vita per la Beata Vergine Maria 
e il suo amore per tutti gli uomini, specialmente per i poveri, 
portare allegria ai disperati, 
convinzione e calore ai tiepidi 
e la conoscenza di Dio a chi non ha fede. 
Ti chiediamo di concedere le grazie che Ti imploriamo 
attraverso la sua intercessione (e specialmente per...) 
perché la sua santità possa essere riconosciuta da tutti 
e la Chiesa possa proclamarlo beato. 
Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore.
Amen.

Viva il nostro amico Gilbert! E viva pure Frances!

domenica 13 giugno 2021

Venerdì 18 Giugno 2021 ore 21.30, San Benedetto del Tronto, Centro Educativo La Contea, c’è il Chesterton Day 2021.

Chesterton Day 2021 - È giunta l'ora: Frodo, Alfred e la scoperta della speranza nei tempi oscuri. Incontro con Padre Spencer Howe, assistente spirituale della Society of Gilbert Keith Chesterton, USA 🇺🇸.

Non mancate!

Siate presenti, presenti fisicamente. Senza programmare, partite e venite. Stop.

Un aforisma al giorno.

Tradizione non significa che i vivi sono morti ma che i morti sono vivi.

Gilbert Keith Chesterton, Quello che ho visto in America 🇺🇸 

venerdì 11 giugno 2021

mercoledì 9 giugno 2021

È uscita Lepanto!

Per essere invogliati alla sua lettura basterebbero queste poche righe del grande Belloc: 

"L'ho detto così spesso che sono quasi stanco di ripeterlo, ma devo continuare a dirlo. Coloro che non vedono il valore di Lepanto sono mezzi morti. Che rimangano così" 

(dalla prefazione di Marco Sermarini).

È uscito in questi giorni questo libro che contiene la traduzione della bellissima poesia, forse la più bella delle poesie di Chesterton.

La traduzione è di Giulio Mainardi, ospite del Chesterton Day di qualche anno fa ed autore di altre valide traduzioni dell'opera di Chesterton, la prefazione del nostro presidente Marco Sermarini.

Esce per i tipi della Pathos Edizioni.

Potrà essere acquistato anche su www.pumpstreet.it





martedì 8 giugno 2021

Italo Benati.


Cari amici,

sono tanto tanto dispiaciuto di dirvi che ieri 7 Giugno 2021 è  morto il nostro caro amico Italo Benati di Lugo di Romagna.

Italo è un carissimo amico (lo conobbi al suo bel paese in occasione di una bella serata in cui si continuava a parlare - guarda un po'? - di Chesterton. Poi si innamorò della nostra scuola...), l'autore di centinaia e centinaia di entusiastici "evviva Zio Gilbert" su Facebook, di chiacchierate colte sulla storia, sull'arte e su Chesterton, di sfilate in kilt (come in questa foto simpaticissima con cui voglio ricordarlo, ospite al Chesterton Gala della nostra splendida Scuola Chesterton che ha sostenuto con generosità e affetto sinceri), padrone incontrastato di un un ragguardevole paio di baffoni con strepitosi favoriti asburgici.

L'ultima volta ci siamo sentiti venerdì e mi aveva detto che sentiva vicina la sua ora e mi aveva chiesto di pregare per lui, e di chiederlo a suo nome anche ai cari monaci di Norcia. Di sicuro ha fatto una morte santa. Ci siamo detti tante cose belle, lui sempre buono e generoso con noi, affettuoso, caro.

Qui voglio ricordare un suo pensiero scritto in occasione di uno dei miei giochini inutili che ogni tanto mi danno tantissime soddisfazioni (questo era la domanda: chi vi ha fatto conosce Chesterton? e giù un profluvio di risposte bellissime, divertenti, alcune commoventi per me ancora oggi). Ecco che scrisse Italo:

Direi a metà degli anni '60 ascoltai in radio (Rai) una riduzione di Manalive. Poi venne Padre Brown in TV e poi cominciai a trovare qualche libro: autobiografia da IPL, vecchie ed Paoline, la sfera e la croce e poi le dighe hanno ceduto...

Questo entusiasmo da dighe crollate gli è rimasto intatto fino all'ultimo, da quello che vedo e che sento, e sinceramente mi spiace non averlo più a portata di mano, almeno per un po'... Sono certo che ora sarà lieto nell'incontro con Nostro Signore, suo e nostro Unico e Vero Re, e sarà pure contento di incontrare Zio Gilbert.

Assicuriamo la preghiera di tutti i chestertoniani, degli alunni e degli insegnanti della Scuola Chesterton per lui e per la sua famiglia.

Marco Sermarini

lunedì 7 giugno 2021

Un aforisma (eucaristico) al giorno.


Per quanto riguarda la transustanziazione, vorrei gentilmente suggerire che, per la maggior parte degli estranei comuni con un po' di buon senso, ci sarebbe una notevole differenza pratica tra Jahvè che pervade l'universo e Gesù Cristo che entra nella stanza. In risposta alla domanda su come Cristo risolverebbe i problemi moderni se fosse sulla terra oggi, devo rispondere chiaramente; e per quelli della mia fede c'è solo una risposta. Cristo è sulla terra oggi; vivo su mille altari; e risolve i problemi della gente esattamente come fece quando era sulla terra nel senso più ordinario. Cioè, risolve i problemi del numero limitato di persone che scelgono di loro spontanea volontà di ascoltarlo.

Gilbert Keith Chesterton, Our Tradition: If Christ Should Come
in Good Housekeeping Magazine, Aprile 1932.

domenica 6 giugno 2021

Un aforisma al giorno.

È l'umiltà che rinnova eternamente la terra e le stelle. È l'umiltà, e non il dovere, che preserva gli astri dall'errore, dall'imperdonabile errore della rassegnazione noncurante; è per l'umiltà che i più antichi cieli sono per noi freschi e vigorosi. La maledizione che sopravvenne prima della storia ha steso su noi tutti una tendenza a stancarci delle meraviglie. Se noi lo vedessimo per la prima volta, il sole sarebbe la più bella e spaventevole delle meteore. Ora che lo vediamo per la centesima volta, lo chiamiamo, nell'orribile espressione blasfema di Wordsworth, «la luce del giorno comune». Noi siamo inclini ad accrescere le nostre pretese. Siamo inclini a chiedere sei soli, a chiedere un sole blu, a chiedere un sole verde. L'umiltà ci riporta costantemente nel buio primevo. Lì tutta la luce è lampeggiante, sconvolgente e istantanea. Fino a che non capiremo quel buio primevo, in cui non abbiamo né vista né aspettativa, non potremo rivolgere nessuna lode calorosa e infantile allo splendore sensazionale delle cose.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

Un aforisma al giorno.

La civiltà ha scoperto l'umiltà cristiana per lo stesso urgente motivo per cui ha scoperto la fede e la carità, vale a dire, perché la civiltà cristiana doveva scoprirla o morire.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.

venerdì 4 giugno 2021

Chi sono? Lo abbiamo scoperto il giorno del compleanno di Gilbert!





Il 29 Maggio scorso era il centoquarantasettesimo compleanno di Chesterton e allora è stata una lietissima giornata per i tanti amici che hanno celebrato il Nostro Caro Amico.

Scavando qua e là abbiamo incontrato questa bellissima fotografia, che in realtà già avevamo visto, ma sempre ci siamo chiesti chi fossero le due personcine in braccio al nostro Gilbert.

Ecco, abbiamo scoperto che sono due gemelline, e una dalle due fu tenuta a battesimo da Gilbert! Si chiamava Patricia McGill, figlia di Patrick McGill e Margaret Gibbons, cari amici di Chesterton, lui scrittore. L'altra bimba è la sorella gemella Ursula (che successivamente prese il nome di Christine).

Come lo abbiamo scoperto?

Grazie all'incontro su Twitter con Jo McGowan, figlia di Patricia! Eccola qui sotto in questa foto, impegnata in India con la sua organizzazione non governativa.



Qui sotto la voce di Wikipedia su Patrick McGill, nonno di Jo e babbo di Patricia e Ursula - Christine.


Per chi vuole, può verificare la veridicità di tutto nel volume Return to Chesterton, seconda parte della biografia di GKC scritta da Maisie Ward. Presso Sheed & Ward (la casa editrice fondata da Maisie Ward e suo marito Frank Sheed) lavorò per alcuni anni proprio Patricia, la mamma di Jo.



Questo conferma ciò che ho sempre detto, e cioè che Chesterton aveva una cura particolare per le amicizie ed un amore sincero e profondo per i bambini.

Scoprire chi fossero quelle due personcine proprio il giorno del compleanno di Chesterton mi ha riempito di gioia! Scoprire che Chesterton era entrato così fortemente nella vita di quella famiglia tanto da lasciare una traccia ancora oggi in Jo mi colpisce moltissimo e mi dice della grandezza e magnanimità di Chesterton.

Marco Sermarini