Cari Amici,
tempo fa abbiamo lanciato la campagna "Adotta un sinodale".
Non era una buttata così, estemporanea.
Vorremmo dare ai padri sinodali l'opportunità di rileggere il nostro Gilbert che è un pozzo di sapienza cristiana difficilmente misurabile, ed anche di saggezza umana, questo perché possano ragionare come ragionava lui. A noi piace così, d'altronde non saremmo chestertoniani.
La campagna consiste nell'acquisto di una o più copie del volume (€ 14,00 + € 3,00 per la spedizione) da inviare a ciascun sinodale. Chiediamo ancora il vostro aiuto perché i partecipanti sono tanti e noi chestertoniani poveri, ma sarebbe un peccato non dare a tutti la possibilità di leggere questo volume che aiuta, aiuta, aiuta tantissimo!
Direte: ma manca un anno al prossimo round (perché la si può mettere come volete, è un round di un vero e proprio match. Non edulcoriamo, non serve, non è nemmeno giusto! E' stata una bella discussione, tosta, tonante, invocata dal Papa stesso, ne abbiamo sentite di cose "originali", ora non fingiamo che tutti sono e siamo d'accordo perché non sarebbe vero, e grazie a Dio è così e non bisogna scandalizzarsene. Siamo qui tutti cattolici e lieti di esserlo perché Sant'Atanasio non si fece scrupolo di dire ai quattro venti che qualcuno stava sbagliando alla grande, e il nostro Chesterton diceva che si può fare una guerra solo per le idee perché sono le idee che muovono il mondo, non i fatti pratici).
Appunto per questo. Noi chestertoniani preferiamo che si abbia il tempo per avere le giuste idee, che per quello che Chesterton ha sempre detto è molto, molto difficile sostenere che vadano nella corrente dei novatori... Chesterton è quello della democrazia dei morti (dare la parola a chi è già passato a miglior vita, ossia la tradizione), è quello della difesa della famiglia comunque, della vera famiglia, della famiglia alla base dello stato distributista, l'unico antidoto contro i grandi poteri, gli stessi che pressano la Chiesa in ogni modo; Chesterton è quello che voleva una Chiesa che muovesse il mondo e non il contrario (lo so che a molti non piace questa frase, anche contestualizzandola da dove è tratta non cambia di una virgola il suo significato). Chesterton diceva che "Lo scopo complessivo del matrimonio è combattere e sopravvivere fino al momento in cui l’incompatibilità è fuori discussione. Perché uomo e donna, in quanto tali, sono incompatibili". E ancora: "La dottrina (...) non provoca discordie, anzi: solo una dottrina può sanare le nostre discordie" (le citazioni vengono da Cosa c'è di sbagliato nel mondo, altro volume che dovremmo regalare a tutti i sinodali).
Va bene, chi vuole partecipare lo può fare aderendo mediante e solo mediante email: societachestertoniana@gmail.com e versando € 17,00 sul ccp della Società. Diremo a ciascuno dei partecipanti per chi avrà acquistato il volume.
Marco Sermarini
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