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lunedì 18 maggio 2009

Uomini e tristezza - 4

Da Repubblica, ovviamente (è veramente uno stranissimo connubio, Repubblica e Fini, proprio strano...).

Il presidente della Camera rilancia il tema della laicità dello Stato
L'ira dell'Udc: "Discriminazione verso i cattolici impegnati in politica"
Fini: "Parlamento non faccia leggi seguendo precetti religiosi"
E sull'immigrazione: "Non usare il tema in vista delle elezioni"

MONOPOLI - "Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso". Gianfranco Fini, parlando di bioetica durante un incontro sulla Costituzione con studenti di Monopoli, rilancia il tema della laicità dello Stato. Pronunciando parole destinate a far discutere. "Il dibattito sulla bioetica - dice il presidente della Camera - è complesso e mi auguro che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici che ci sono stati da entrambe le parti perchè queste sono questioni nelle quali il dubbio prevale sulle certezze".

La prima replica viene dall'Udc. E i toni sono duri: "'Si tratta di un appello alla discriminazione verso i cattolici impegnati in politica e tutti coloro che vivono una fede o credono ad una religione. Il presidente della Camera ci riporta nel piu' buio dei totalitarismi neri nel Novecento".

Immigrazione. A fronte delle roventi polemiche Fini invita ad abbassare i toni: "Dovremmo sforzarci tutti di affrontare una questione così complessa e così importante senza cadere nella tentazione di dare vita a un confronto finalizzato unicamente al voto per il Parlamento europeo".

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