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mercoledì 5 marzo 2008

Il giorno è venuto: torna l'Uomovivo!!!


Questa notizia che vi anticipiamo è veramente bellissima.

Morganti Editori continua con la sua meritoria e avventurosa battaglia della ripubblicazione di Chesterton.

A Maggio 2008, cioè tra due mesi, uscirà in una nuovissima ed accurata traduzione Uomovivo, il terzo titolo della collana Chestertoniana, uno dei romanzi più complessi e belli del grande scrittore.

Innocenzo Smith ne è il debordante e straordinario protagonista, che irrompe sulla scena del romanzo sospinto da un turbinoso vento. La sua natura, umanissima ma bizzarra e straordinaria, il suo grande cuore e l'amore per la vita lo trasformano in una forza capace di scuotere gli annoiati e tristi cinque ospiti che soggiornano a Londra presso Casa Beacon, la pensione della signor Duke. Innocenzo Smith compie dinanzi agli occhi dei villeggianti azioni inaspettate, paradossali, incomprensibili e quindi pericolose; per questo subisce un bizzarro "processo casalingo": sul suo capo pesano orribili accuse di omicidio, tentato omicidio, bigamia e furto.
Lui accetta la parte dell'imputato e si lascia in silenzio processare. Alla fine, svelerà il senso delle sue apparenti stranezze smontando tutte le accuse, e spiegherà il senso stesso del suo nome e della sua esistenza.

La notizia è bellissima perché una delle mancanze più sentite in questi ultimi anni è stata proprio quella dell'Uomovivo!

L'ultima editrice a pubblicare quest'opera (il cui titolo originale è Manalive, ma che è stata tradotta per la prima volta dal grande Emilio Cecchi in maniera più romantica come Le Avventure di un Uomo Vivo) è stata la Piemme, quindi c'è stato un vuoto di quasi dieci anni in cui il volume è stato praticamente irreperibile, salvo impegnarsi in estenuanti ricerche tra siti internet e bancarelle di libri vecchi od introvabili. In precedenza si ricordano le edizioni per gli Oscar Mondadori e la primissima per Tumminelli-Treves-Treccani (queste ultime due erano comunque e sempre costituite dalla primissima traduzione di Emilio Cecchi, degli anni Dieci del Novecento).

Va dato atto che, come un germoglio di ormai incipiente primavera, un paio d'anni fa il nostro socio ed amico Fabio Trevisan diede alle stampe una riduzione teatrale dell'Uomovivo dal titolo: "Uomo Vivo con due gambe" per i tipi di Fede&Cultura. Fu una boccata d'aria fresca. Noi chestertoniani abbiamo rappresentato alcune delle sue scene negli ultimi due Chesterton Day. Bellissime.

Il romanzo fu fatto conoscere per l'appunto da Cecchi in Italia, grande conoscitore ed ammiratore di Chesterton (lo intervistò almeno tre volte, lo incontrò almeno altrettante volte, due delle quali nella sua casa di Beaconsfield. In uno dei prossimi post cercheremo di dare contezza anche di quest'uomo che ha il merito indiscusso di aver acceso per primo la luce su Gilbert in Italia).

Leggere l'Uomovivo per un vero chestertoniano è una sorta di test (dovrebbe scattare una sorta di innamoramento...), averlo è come possedere il breviario di questa sorta di confraternita dedita al buonumore, al senso comune, alle cose sane e belle, alla cara bella e vera fede cattolica.

Chi era Innocenzo Smith?

Un uomo che non accettava di essere morto mentre era ancora vivo...

Un immenso grazie a Morganti Editori che ci regala questa perla di valore incommensurabile!

E poi guardate che bello Innocenzo Smith in copertina! Non l'avevate sempre immaginato così?

2 commenti:

  1. Una bellissima notizia. Io ho la traduzione di Emilio Cecchi edita da... l'Istituto geografico De Agostini! L'ho trovata per caso in una bancarella qualche anno fa... Di Chesterton avevo già letto Il club dei mestieri stravaganti e qualche saggio sparso, ma veramente con l'uomo vivo scattò l'innamoramento! L'incipit è uno dei più belli della letteratura mondiale, non trovate?

    “Il vento si levò alto ad occidente come un’onda d’irragionevole felicità, e si slanciò verso oriente sull’Inghilterra, portando seco il nevoso aroma delle foreste e la gelida ubriachezza del mare. In mille buchi e cantucci ristorò la gente come un boccale di vin fresco e la sorprese come una percossa. Nelle stanze più riposte di case labirintiche e recondite, suscitò come un’esplosione domestica; seminò l’impiantito di fogli professorali, tanto più preziosi quanto più fuggitivi; e spense la candela al lume della quale un ragazzo leggeva L’Isola del Tesoro, avvolgendolo in un’oscurità piena di rombo. E dappertutto suscitò drammi in esistenze senza dramma, e suonò le trombe della crisi sul mondo”.

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  2. Mandi, Alessandro, e grazie del tuo commento. Hai colto esattamente ciò che volevo dire. E' o non è un evento, allora?

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