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mercoledì 25 luglio 2007

La madre omosessuale spagnola. Altra "bella" storia.


Qui sopra: Chesterton (al centro della fila seduto) nel 1891, a diciassette anni. Foto rara.



Il fatto: un magistrato di Murcia in Spagna ha pronunciato una sentenza resa nota soltanto ieri e che sta dividendo l’opinione pubblica spagnola: Fernando Ferrin Calamita, giudice per la famiglia del capoluogo della regione sud-ovest, ha tolto a una madre la custodia delle due figlie di 6 e 12 anni affidandola al padre perché la donna è lesbica.
Nelle motivazioni della sentenza -secondo me con una logica così pacifica che era pure superfluo dirlo, ma evidentemente non lo è più!- si legge che «l'ambiente omosessuale aumenta sensibilmente il rischio che anche i minori lo diventino» e, quindi, secondo il giudice, la madre, che attualmente ha una relazione con un’altra donna, «deve scegliere fra l’educazione e la tutela delle proprie figlie e la sua nuova compagna».

Chesterton: «La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto» (da Eretici, 1905).

Il Corriere della Sera di ieri: "sentenza shock in Spagna"...

Cliccando il titolo c'è un articolo che parla della faccenda tratto da Il Giornale.

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