Oggi parlavo con alcuni amici del Family Day.
Qualcuno dice che è stato un gesto azzardato, che sarà un rischio se non riempiremo la piazza. I laicisti di tutte le risme chiamano a raccolta i loro marrani cultural-spettacolari per dire che siamo fuori dal tempo, che siamo sciocchi, che torniamo indietro, che contrastiamo "lo spirito del Concilio Vaticano II" (?!?).
Senza dubbio è una considerazione "politica", quella di dire che una riuscita solo parziale della manifestazione (= poca gente presente) può far male alla buona causa, è di certo una considerazione che ha un suo peso.
Però io, Uomo Vivo, penso che non dobbiamo farci condizionare da questo.
Mi hanno riferito di preti che avrebbero detto che queste manifestazioni non servono, che loro "hanno da fare" (?!?): ma cosa hanno da fare? Non so cosa ci sia di più importante da fare, quel giorno, oltre sostenere in un gesto intelligente il popolo smarrito dai tanti messaggi distorti.
Mi hanno riferito anche di preti che hanno detto: "Se attacchi quel manifesto lì in fondo alla chiesa poi te lo strappo" (il manifesto sarebbe quello del Family Day).
Non so chi sta peggio, se il prete che dice "ti strappo il manifesto" o quello che dice "ho altro da fare".
Però questo la dice lunga su tutta la storia, su dove siano i pastori e dove il gregge.
Basterebbe ricordare ai preti che la CEI ha detto: i vescovi no alla manifestazione, ma i preti sì, ci vadano. Ma qualcuno ha detto che l'obbedienza non è più una virtù e allora...
Io comunque continuo a confidare nel senso comune del nostro buon popolo, che due anni fa lasciò con le pive nel sacco radicali, fassini, fini, cattolici adulti, ferille, veronesi, benpensanti, capiscioni e non andò a votare per il referendum sulla legge 40.
Direte: un conto è non andare, un conto è alzarsi presto e andare a Roma, con bambini, con famiglie, un casino...
E' vero.
Però continuo a confidare nel fatto che il gregge stavolta seguirà il richiamo dei Pastori che hanno chiesto aiuto nella difesa della struttura stessa della società e della Chiesa, entrambe in pericolo.
Noi andremo. Io porterò il cartello della Società, e chi vuole venga con me, ci troveremo a piazza San Giovanni con tante persone con ancora la voglia di difendere qualcosa e di riproporre un modello che ha funzionato per secoli e per millenni, contro un modello che vuole solo morte, sterilità e distruzione mascherate da "vitalismo", da "libertà", da "amore", da "desiderio".
Sono certo che ci sarà, in un certo qual modo, anche Gilbert, con la sua scatola di sapone, il suo pancione, la sua bella faccia allegra. E allora sono certo che ci divertiremo.
I tristi a piazza Navona, gli uomini veri a piazza San Giovanni.
L'Uomo Vivo
P.S.: oh, ragazzi, dai, per piacere, non scherziamo, portiamo gli amici anche col triciclo, per favore, non ascoltiamo i pazzi e i fenomeni, tutti a piazza San Giovanni!!!
P.S.: oh, ragazzi, dai, per piacere, non scherziamo, portiamo gli amici anche col triciclo, per favore, non ascoltiamo i pazzi e i fenomeni, tutti a piazza San Giovanni!!!
Sarete tanti, ma tanti tanti tanti che vi sorprenderete. E mi spiace non poterci esserci.
RispondiEliminaAB
Eccoli accontentati gli scettici... erano così in tanti a piazza San Giovanni che i TG non sapevano più come fare a dare lo stesso spazio "democratico" anche ai 4 gatti di piazza Navona...
RispondiEliminaOggi la Finocchiaro dice che le leggi si fanno in parlamento, evidentemente lei se ne frega della piazza, ma noi ci siamo e vigiliamo....
nerella