Dall'Osservatore Romano di oggi.
ROMA, 2.
Anche questo è terrorismo. È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. È vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere. Ieri, dunque, al tradizionale concerto del 1° maggio, in piazza San Giovanni, uno dei "conduttori" ha tenuto un piccolo comizio nel quale ha mischiato varie cose e varie aggressioni verbali, dando vita ad un confuso e approssimativo discorso sull'evoluzionismo e sui temi della vita e della morte. Tutto questo di fronte a circa 400.000 persone e ad un più numeroso pubblico televisivo. I sindacati ed altri partecipanti alla manifestazione si sono dissociati dalle parole del "conduttore". Eppure resta il fatto che questo personaggio, al quale purtroppo si è costretti a concedere ora un'immeritata notorietà, da qualcuno è stato scelto. E chi l'ha scelto non ha tenuto conto del momento che stiamo vivendo. Le parole del "conduttore" forse sono solo espressione di una sconcertante superficialità. Ma la loro pericolosità non è altrettanto superficiale. Sono di queste ore gli attacchi e le minacce, pesanti, rivolte al Presidente della Cei, l'Arcivescovo Angelo Bagnasco, cui è arrivata l'apprezzata solidarietà del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si sta battendo con coraggio anche sul tema degli incidenti sul lavoro. Sono di queste ore anche gli slogan nei cortei inneggianti ai terroristi, i messaggi che appaiono su internet, provenienti da "br" in carcere, un'offensiva che cerca di trovare terreno fertile nell'odio anticlericale. Un odio purtroppo coscientemente alimentato da chi fa del laicismo la sua sola ragione d'essere, per convenienza politica. Lo dimostrano le interpretazioni capziose di discorsi fatti dallo stesso Presidente della Cei, discorsi condotti sempre, come si diceva, in nome dell'amore, in difesa del bene dell'uomo, ragionamenti articolati e argomentati, rivolti a chi ha l'onestà di ascoltarli. Eppure qualcuno li ha forzati per aprire una "guerra" strisciante, una nuova stagione della tensione, dalla quale trae ispirazione chi cerca motivi per tornare ad impugnare le armi, per rivitalizzare organizzazioni che hanno perso su tutti i fronti, primo fra tutti quello della storia. Anacronismi. Come quella presenza sul palco a San Giovanni. Un residuato in mezzo a tanti giovani.
(©L'Osservatore Romano - 2-3 Maggio 2007)
O.T.
RispondiEliminaSOGGETTI POLITICI CHE DI POLITICO HANNO E FANNO POCO E NULLA
AUTORE: Giacomo Montana
“Malasanità/ Anestesia al posto di ossigeno: 8 morti in Puglia
Si sta cercando di comprendere se si tratta di errore umano, ma per il momento l’ospedale di Castellaneta, Taranto, è sotto sequestro.
Le ripetute morti di pazienti negli ultimi giorni presso l’Unità di terapia intensiva coronarica, hanno fatto intervenire l’ufficio medico della ASL che ha verificato le vere motivazioni dei decessi. Secondo la struttura medica, infatti, i pazienti non erano in grado di sopravvivere a causa delle gravi condizioni di salute; invece, a seguito dell’appuramento ASL, veniva somministrato il protossido di azoto (anestesia) al contrario dell’ossigeno.
Il centro, inaugurato solo 12 giorni fa, era in ritardo nell’entrata in funzione a causa della mancanza di cardiologi; facendo due conti, proprio da quando è entrata in funzione la macchina, è morto quasi un paziente al giorno.
Dopo l’ultimo decesso di oggi, il necessario intervento dell’ufficio ASL che ne ha imposto il sequestro.
S.S.”
FONTE: http://www.liberoreporter.it/NUKE/news.asp?id=649
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Dietro alla malasanità con danni alla persona fino a procurarne la morte, ci sono strutture e pratiche sociopolitiche ben individuabili, ma comprendono anche meccanismi, sostenuti nel tempo a forza di inerzie politiche di cui il più delle volte risulta che l'opinione pubblica è stata tenuta quasi completamente allo scuro.
Si è formata da anni una foresta del silenzio, composta da tolleranza, complicità, connivenza, la ragnatela del losco malaffare, la sponda della salvezza per fuorilegge che godono di protezioni politiche.
Valori negativi, dominanti di sotto bosco, che germogliano alla grande e forme di disorganizzazione che in tante circostanze nel nostro Paese vengono lasciate completamente intatte, come se si volesse dare vita a macchine di morte.
Questo criminale sistema di completo abbandono del cittadino in difficoltà, spiega in larga misura, perché si parla sia di malasanità che di morti bianche, due grosse piaghe del nostro Paese, solo quando ci scappa il morto e mai prima, quando si potrebbero dispiegare delle forze di prevenzione e impedirne il criminale risultato estremo.
Al contrario in parecchi casi si vede in azione il carattere e l'impostazione distruttiva dell'inerzia politica, carattere macroscopicamente sempre più evidente, che viene fatto emergere solo dopo ogni decesso, causato al cittadino.
Vengono lasciate al tempo stesso intatte le numerose forme di violenza, nutrite soprattutto, ripeto ancora qui, dall'inerzia politica e il gigantesco inganno elettorale, quando al tempo stesso ci mettono nelle condizioni di dovere fare eleggere alternativamente in Parlamento, sempre gli stessi individui, che di politico hanno e fanno poco e nulla.
Bisogna catalizzare gli interventi urgenti positivi e costruttivi, non scivolare e ripetere contraddizioni e sistematiche inerzie criminali che spingono nella spirale di morte i cittadini più indifesi.
Per vedere fatti prove di come si fa agire l'inerzia, persino ai danni di una donna ridotta disabile e ammalata grave sul posto di lavoro in ospedale, è sufficiente visitare i seguenti indirizzi:
http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
http://www.mobbing-sisu.com