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giovedì 31 luglio 2025

Un aforisma al giorno - In tutto il cosmo c'è una tensione e una segreta allegria...



Per riassumere la questione in tutta semplicità, se il signor McCabe mi chiede perché introduco la frivolezza in una discussione sulla natura dell'uomo, io rispondo che la frivolezza è parte della natura dell'uomo. Se mi chiede perché introduco quelli che lui chiama paradossi in un problema filosofico, io rispondo che tutti i problemi filosofici tendono a diventare paradossali. Se obietta al mio modo di trattare la vita in modo turbolento, io rispondo che la vita è turbolenta. E dico che l'Universo, per come lo vedo io, è molto più simile ai fuochi d'artificio del Crystal Palace che alla sua filosofia. In tutto il cosmo c'è una tensione e una segreta allegria, come i preparativi per il giorno di Guy Fawkes. L'eternità è la vigilia di qualcosa. Non guardo mai le stelle senza sentire che sono i fuochi di un razzo da scolaretto, fissati nella loro caduta eterna.

Gilbert Keith Chesterton, Eretici.





mercoledì 30 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Oggi fanno giusto centotrè anni dalla conversione al cattolicesimo di Chesterton…

È forse il più sensazionale degli sconvolgimenti silenziosi o rovesciamenti della mente che costituisce la rivoluzione chiamata conversione.

Gilbert Keith Chesterton, La Chiesa cattolica. Dove tutte le verità si danno appuntamento.


Pellegrinaggio a Beaconsfield - Ecco i nostri eroi che sono andati a pregare anche per noi sulla tomba di Chesterton!



Sabato 26 luglio si è tenuta la quindicesima edizione del Pellegrinaggio annuale da Kensington (precisamente dalla Chiesa anglicana di St. George, dove fu battezzato Chesterton) a Beaconsfield, luogo da dove il Nostro Eroe passò nella Vera Patria.

L'organizzatore è Stuart McCullough con la collaborazione della sua famiglia, e vi do un consiglio: di andarci l'anno prossimo e, cosa facile e più prossima, sostenere con una anche piccola donazione l'opera Good Counseling Network, portata avanti dai McCullogh con la collaborazione di altre persone di buona volontà e votata alla vita e al salvataggio di vite dalla piaga dell'aborto.

Si può fare così:


Sostenete quest'opera che si regge letteralmente sulle sue gambe e con la collaborazione di Chesterton, e sarete più allegri e più felici.

Marco Sermarini



martedì 29 luglio 2025

Chesterton e Tolkien | Tolkien, Chesterton, and the Adventure of Mission - mons. Robert Barron su Word on Fire, 11 dicembre 2018.



Esiste un'interpretazione comune, e devo ammettere in qualche modo comprensibile, della trilogia Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, che vede la grande opera come una celebrazione delle virtù della Contea, quella piccola città dove gli hobbit vivono in tranquilla domesticità. (...) 

Tuttavia, sono convinto che vedere le cose in questo modo significhi quasi del tutto perdere di vista il punto. Lo scopo ultimo de Il Signore degli Anelli non è infatti quello di celebrare la vita domestica, ma piuttosto di metterla in discussione. (...)

Una dinamica molto simile si riscontra nell'interpretazione di G. K. Chesterton. I suoi racconti, romanzi e saggi possono infatti essere letti come un apprezzamento nostalgico di un'Inghilterra romantica ormai scomparsa, ma uno sguardo più attento alla figura dell'autore smentisce questa interpretazione semplicistica. Sebbene amasse la vita con sua moglie e i suoi amici nella sua casa di campagna a Beaconsfield, Chesterton era nel cuore un londinese, un frequentatore dei pub di Fleet Street, dove si trovava a contatto con i principali giornalisti, politici ed esperti culturali dell'epoca.

Il resto in questo collegamento:




lunedì 28 luglio 2025

Di nuovo su Chesterton e Tolkien | Chesterton e Tolkien, una piccola riflessione, di Francesco Perin, da Tolkien Italia, 4 settembre 2019.



Nella battaglia per il bene che c’è nel nostro mondo non siamo mai soli. Questo è palese in Chesterton, e nei suoi eroi che corrono a destra e a manca per mostrare quanto la realtà sia buona e che l’allontanamento da essa non può portare altro che il male. Questa realtà è buona, perché è ordinata; ed in quanto ordinata, secondo lo scrittore inglese, è palese frutto dl una volontà divina. Chesterton lega la sanità dell’essere umano proprio al suo rimanere attaccati alla realtà, mentre la follia è il disancoramento dalla stessa.

(...) «viviamo in un mondo terribile, oscurato dalla paura, oppresso dal dolore […]. Chesterton una volta disse che è nostro dovere tenere alta la bandiera di Questo Mondo: ma per farlo, ora serve un patriottismo più risoluto e sublime di allora. Gandalf ha aggiunto che non sta a noi scegliere i tempi in cui nasciamo, ma che dobbiamo fare il possibile per ripararne i mali».

Il resto è nel collegamento qui sotto:




domenica 27 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Chesterton e Maria.

Tuttavia, per quanto questa immagine (l'immagine della Madonna, ndr) potesse essere distante, oscura e misteriosa, o motivo di scandalo per i miei contemporanei e scoglio insormontabile per me stesso, non ho mai dubitato che ella fosse l’immagine della Fede, che incarnasse, in qualità di essere umano puramente umano, tutto ciò che la Fede aveva da dire all’umanità. Nell’istante in cui mi veniva in mente la Chiesa Cattolica, cercavo di dimenticare lei. Quando infine riconobbi che c’era qualcosa di più nobile del mio destino, l’atto più libero e più difficile di tutti i miei atti di libertà, fu di fronte a un’immaginetta della Vergine nel porto di Brindisi, ornata d’oro, dai colori accesi, che promisi di fare ciò che avrei fatto, se fossi ritornato nella mia terra (1).

Gilbert Keith Chesterton, Maria e il convertito, Il pozzo e le pozzanghere.

(1) Chi vuole può approfondire la vicenda riferita nel breve brano citato leggendo questo posto: https://uomovivo.blogspot.com/2020/04/a-cento-anni-dalla-promessa-di-gilbert.html



sabato 26 luglio 2025

Ancora su Chesterton e Tolkien - Tolkien’s Reading of Chesterton, di Holly Ordway sul sito della Società Chestertoniana Americana.




Alcune considerazioni di Holly Ordway sul rapporto tra Chesterton e Tolkien sono racchiuse nell'articolo che segue nel collegamento in calce a questo post. Qui di seguito ci siamo permessi di tradurre qualche brevissimo brano per invitarvi a leggerlo:

(...) È (...) opportuno scoprire che Tolkien conosceva bene l'opera di Chesterton - infatti, sua figlia Priscilla disse che era “immerso in essa" - e ne era entusiasta.

Chesterton e Tolkien erano quasi contemporanei. Nati a soli diciotto anni di distanza l'uno dall'altro, Chesterton morì relativamente giovane, a sessantadue anni, quando Tolkien ne aveva quarantaquattro. È possibile che Tolkien abbia persino ascoltato Chesterton parlare di persona, poiché questi tenne una conferenza serale sul tema del “Romanticismo” presso le Oxford Examination Schools nel Trinity term (1) del 1914, quando Tolkien era residente.

(...) Tra le altre poesie di Chesterton, Tolkien aveva un tempo apprezzato La ballata del cavallo bianco. Quando la rilesse per aiutare Priscilla a comprenderla, trovò il poema insoddisfacente a causa della sua inesattezza storica, ma anche dopo una seconda lettura, meno entusiasta, continuò ad apprezzarne «il brillante scintillio delle parole e delle frasi».

L'articolo intero è disponibile qui:

https://www.chesterton.org/tolkiens-reading-of-chesterton/




(1) è il terzo e ultimo trimestre dell'anno accademico a Oxford e in altre università.

venerdì 25 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Sulla violenza del linguaggio.



La questione se un'affermazione possa o meno essere sottoposta alla legge non dovrebbe avere nulla a che fare con la violenza del linguaggio. Dovrebbe riguardare solo la cogenza e la concretezza del fatto. Un uomo dovrebbe certamente essere autorizzato a definire diabolico il colore del vestito di una signora. È una questione di gusto. Un uomo dovrebbe certamente essere autorizzato a definire la teoria di uno storico (diciamo) sui cambiamenti economici del XVI secolo una teoria sporca e disgustosa. È una questione di opinioni. Dovremmo essere in grado di chiamare un uomo “bestia” perché è un fanatico della censura. Dovremmo essere liberi di chiamare un uomo diavolo perché è un teosofo. Perché in questi casi è perfettamente chiaro che non stiamo accusando l'uomo di essere qualcosa di diverso da ciò che professa di essere: stiamo solo esprimendo la nostra personale e irresponsabile antipatia per ciò che professa di essere. Non stiamo dicendo nulla che possa scuotere il suo credito tra i suoi amici; stiamo solo indicando (per così dire, debolmente) che non è probabile che sia uno dei nostri.

Gilbert Keith Chesterton, The Illustrated London News, 3 maggio 1913.



giovedì 24 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Una cosa piccola e una cosa grande...



È uno dei paradossi dell'uomo che una cosa piccola sembri molto più grande di una cosa grande. Notiamo un segno del cielo quando non notiamo il cielo; ci rendiamo conto di un punto di riferimento quando a malapena ci rendiamo conto della terra; e guardiamo con timore le stelle vorticose sopra di noi, senza renderci conto della stella vorticosa su cui ci troviamo. Una cosa piccola è un oggetto e una cosa grande è solo uno sfondo. La verità ha, ovviamente, radici molto profonde, vicine a ciò che la religione ha sempre detto sulla dipendenza e sull'ingratitudine dell'uomo. Forse il filosofo, incontrando un uomo con un sassolino nella scarpa, non ha il tatto di ricordargli che è molto fortunato ad avere le gambe. Può essere incauto per il mistico, quando la casalinga si lamenta di una ragnatela sul soffitto, dirle che il soffitto potrebbe caderle addosso da un momento all'altro. Ma il filosofo e il mistico hanno ragione, nonostante tutto; e la verità di ciò che dicono viene spesso smentita dal terremoto della guerra, quando le membra vengono davvero portate via dalle palle di cannone o i tetti crollano sotto l'urto delle granate. In questo la guerra è molto simile a un terremoto, perché un terremoto è una cosa in cui la cosa più grande che conosciamo comincia a muoversi e a ricordarci per la prima volta quanto a lungo è rimasta immobile.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 16 dicembre 1916.



mercoledì 23 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Altre parole che risvegliano.



Una delle più profonde e sagaci risposte polemiche del dottor Johnson era, credo, qualcosa del genere: "Signore, a rigore il coraggio fisico non è una virtù cristiana. Tuttavia, un uomo cristiano dovrebbe coltivarlo, perché chi ha perso questa virtù non può mai essere certo di conservarne un'altra". Ma nella nostra epoca più raffinata non solo il coraggio non è chiamato cristiano, ma la vigliaccheria è addirittura definita cristiana. Si suppone che i motivi più bassi, egoistici, materialistici e timidi abbiano un qualche sapore di Vangelo, purché portino alla pace e non alla guerra. Naturalmente, ogni uomo cristiano, se è sano di mente, pensa che la pace sia meglio della guerra; e se il suo orrore per la guerra è una compassione per i soldati colpiti o un'indignazione per i diritti calpestati, è il sentimento di un cristiano e persino di un santo. Ma ciò di cui mi lamento è che questa superiorità spirituale è rivendicata da pacifisti il cui motivo è quasi altrettanto elevato di quello di Falstaff quando fingeva di essere un cadavere sul campo di battaglia di Shrewsbury. Mantenere la pace per denaro può essere tanto malvagio quanto fare la guerra per denaro. Questi retori possono chiamare la causa meramente fisica contro la guerra “un progresso” nell'etica umana; ma a me non sembra tanto un progresso quanto una fuga.

Gilbert Keith Chesterton, The Illustrated London News, 21 giugno 1913.



martedì 22 luglio 2025

Un aforisma (politicamente scorrettissimo) al giorno - Rispettare i confini.



Nella testa dei moderni sembra essersi fatta strada l'idea bizzarra e quasi folle che, se si mescolano tutti e tutto più o meno in qualche modo, il miscuglio può essere chiamato unità e l'unità può essere chiamata pace. Si suppone che, se si abbattono tutte le porte e i muri in modo che non ci sia alcuna domesticità, non ci sarà altro che amicizia. Sicuramente qualcuno avrà già notato che gli uomini che vivono in un albergo litigano almeno altrettanto spesso di quelli che vivono in una strada... Questi sciocchi fanno risalire tutte le possibilità di guerra proprio alla cosa che sarà sempre la migliore possibilità di pace: l'abitudine degli uomini di abitare nei propri confini e di farsi gli affari propri. L'unica speranza di raggiungere l'amicizia non sta nell'ignorare i confini, ma, al contrario, nel rispettarli.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 8 settembre 1917.



domenica 20 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Fede e religione.

La fede non è svanita come una favola; la fede è nascosta come un peccato. La religione non è ora la maschera; la religione è il segreto colpevole.

Gilbert Keith Chesterton, The Daily News, 9 giugno 1906.



sabato 19 luglio 2025

Un aforisma al giorno / Riproposizione - Tutte le cose belle sono una sola (ogni tanto vale la pena riproporla).

Tutte le cose belle sono una cosa sola. I tramonti, le scuole di filosofia, i bambini, le costellazioni, le cattedrali, le opere, le montagne, i cavalli, le poesie: tutto questo non è che un travestimento. Una cosa sola cammina sempre in mezzo a noi in un abito di fantasia, nel mantello grigio di una chiesa o in quello verde di un prato. È sempre dietro, la sua sagoma fa cadere le pieghe in modo superbo. Questo è ciò che intuirono gli antichi selvaggi Ebrei, soli tra tutti i popoli, e il motivo per cui il loro rude dio tribale è stato eretto sulle rovine di tutte le civiltà politeiste. I Greci, i Normanni e i Romani, infatti, vedevano le guerre superficiali della natura e facevano del sole un dio, del mare un altro, del vento un terzo. Non erano entusiasti, come lo fu qualche rude israelita, una notte nelle lande desolate, da solo, dall'idea improvvisa e sfolgorante che tutti fossero lo stesso Dio: un'idea degna di un romanzo poliziesco.

Gilbert Keith Chesterton, lettera a Frances Blogg, 1899, citata in Maisie Ward, Gilbert Keith Chesterton.


Considerazione a margine: vedete di che cosa parlavano questi due ragazzi? E oggi i fidanzati di cosa parlano? Ma parlano? Cosa c'è alla base della loro relazione? Non mi sembrano domande trascurabili.

Marco Sermarini

venerdì 18 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Passato e futuro.

Non possiamo essere certi di avere ragione sul futuro; ma possiamo essere quasi certi di avere torto sul futuro, se abbiamo torto sul passato.

Gilbert Keith Chesterton, Quello che ho visto in America.



giovedì 17 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Famiglia umana e libertà.

Ma se la famiglia umana è perduta, la libertà è perduta, ed è perduta per sempre.

Gilbert Keith Chesterton, The House of Fulfilment, G.K.’s Weekly, 29 gennaio 1927.




mercoledì 16 luglio 2025

Oggi è l’anniversario della morte di Hilaire Belloc…

Ronald Knox lo descrisse come un profeta, uno che "poteva vedere i mali del giorno con occhio lucido".

lunedì 14 luglio 2025

Stuart McCullough ci invita al 15° Pellegrinaggio a piedi a Beaconsfield!



Cari Chestertoniani,

Il 15° pellegrinaggio annuale di GK Chesterton si terrà sabato 26 luglio 2025. Come sempre ci sono diversi modi per unirsi a noi, sia in preghiera, sia unendosi a noi nel percorrere un breve tratto del pellegrinaggio o addirittura nel percorrere tutte le 27 miglia! Per essere coinvolti e magari aiutare i membri della vostra famiglia a entrare nella Chiesa cattolica potete;

A. Inviare intenzioni di preghiera per le quali pregare lungo il percorso; non renderemo pubbliche le intenzioni; catholicgkcsociety@yahoo.co.uk

E/O

B. Unirsi a noi il giorno del pellegrinaggio, sabato 26 luglio 2025, per una Messa in rito antico alle 14.30 presso il Convento delle Brigidine, Fulmer Common Road, Iver, SL0 0NR. PORTARE IL PRANZO AL SACCO.

C. E se volete, dopo la Messa potete camminare per 6 miglia fino alla tomba di GK Chesterton a Beaconsfield.

D. Oppure incontratevi alle 9.05 davanti al municipio di Ealing per proseguire a piedi fino alla Messa (circa 12 miglia).

E. Oppure, per fare l'intera camminata di 27 miglia, incontriamoci alle 7.15 davanti alla Chiesa Anglicana di St George, Aubrey Walk, Londra, W8 7JG, dove GKC fu battezzato da bambino, per camminare per 21 miglia fino alla Messa. E 6 miglia dopo la Messa, se volete.

F. E recitare la preghiera di GK Chesterton il giorno stesso, ovunque vi troviate. Trovate la preghiera in diverse lingue https://www.catholicgkchestertonsociety.co.uk/about.

G. Invitare gli amici a unirsi a noi. Il modo migliore per farlo è cliccare, Going or Interested/Maybe su questo evento Facebook https://www.facebook.com/events/1675870979701803

e poi cliccare su Condividi e su Invita amici e selezionare le persone che si desidera invitare a partecipare per una qualsiasi delle iniziative sopra descritte. Potete anche inoltrare questa e-mail a tutti i vostri contatti.

H. Sponsorizzare Nathanael mentre raccoglie fondi per l'opera di salvataggio del Good Counsel (n.d.r.: è l'organizzazione che Stuart e sua moglie Clare hanno creato per aiutare le mamme in attesa a non abortire); https://www.gofundme.com/f/helping-mothers-and-babies-with-the-gk-chesterton-pilgrimage.

Dio vi benedica

Stuart McCullough




domenica 13 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Una dama a cui mandare i miei pensieri.

Improvvisamente, in mezzo agli amici,

ai fratelli che mi sono sempre più noti,

e ai loro segreti, alle loro storie, ai loro gusti, alle loro avventure da eroi,

ai loro progetti, ai loro amori, che mi sono noti

    mi sono sentito improvvisamente solo.

Mi sono sentito come un bambino in un campo senza più giochi da fare

Perché non ho una dama

    a cui mandare i miei pensieri in quell'ora

    che possa coronare la mia pace.


Gilbert Keith Chesterton, Notebooks, 1895.




sabato 12 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Il senso comune di Jane Austen.



Nessuna donna in un periodo posteriore ha colto il perfetto senso comune di Jane Austen. Riusciva a conservare la testa, mentre tutte le donne successive andavano alla ricerca del proprio cervello.

Gilbert Keith Chesterton, L'età vittoriana nella letteratura.



venerdì 11 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Un soprannaturale triste e vittoriano.



Questo era uno dei problemi più particolari del pensiero vittoriano. L'idea del soprannaturale era forse al minimo storico, sicuramente molto più basso di quello attuale. Ma nonostante questo, e nonostante una certa allegria etica che era quasi di rigore, resta il fatto strano che l'unico tipo di soprannaturale che i vittoriani concedevano alla loro immaginazione era un soprannaturale triste. Potevano avere storie di fantasmi, ma non storie di santi. Potevano scherzare con la maledizione o la profezia impunita di una strega, ma non con il perdono di un prete. Sembra che ritenessero (credo erroneamente) che il soprannaturale fosse più sicuro quando proveniva dal basso. Se pensiamo (ad esempio) all'innumerevole ricchezza di arte religiosa, immagini, rituali e leggende popolari che si sono raggruppate intorno al Natale in tutte le epoche cristiane, è davvero straordinario riflettere sul fatto che Dickens (desideroso di avere ne Il Canto di Natale un po' di felice soprannaturalismo per cambiare) abbia dovuto inventarsi una mitologia.

Gilbert Keith Chesterton, L'età vittoriana nella letteratura.



giovedì 10 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Gli uomini non sono mai individuali quando sono soli.

La semplice simpatia per l'allegria e il dolore democratico non fa di un uomo uno scrittore come Dickens. Ma senza questa simpatia Dickens non sarebbe uno scrittore come Dickens; e probabilmente non sarebbe affatto uno scrittore. La semplice convinzione che il pensiero cattolico sia il più chiaro e il meglio disciplinato non farà di un uomo uno scrittore come Newman. Ma senza questa convinzione Newman non sarebbe uno scrittore come Newman, e probabilmente non sarebbe affatto uno scrittore. Per l'esteta (o per qualsiasi altro anarchico) è inutile insistere sull'individualità isolata dell'artista, a prescindere dal suo atteggiamento nei confronti della sua epoca. Il suo atteggiamento nei confronti della sua epoca è la sua individualità: gli uomini non sono mai individuali quando sono soli.

Gilbert Keith Chesterton, L'età vittoriana nella letteratura.

Charles Dickens

John Henry Newman


mercoledì 9 luglio 2025

Il Foglio, 2 luglio 2025 - Carlo Marsonet recensisce Il profilo della ragionevolezza.



Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è stato uno scrittore infaticabile, noto soprattutto per la saga di Padre Brown. Egli ha però anche dato vita a gemme di saggistica filosofico-politica, come Ortodossia (1908). Ne "Il profilo della ragionevolezza" (The Outline of Sanity), pubblicato nel 1926 e riproposto nella sontuosa collana “Chestertoniana” di Lindau, lo scrittore inglese prende di petto un problema per lui cruciale: quello della proprietà privata. Essa, infatti, è considerata come un baluardo della libertà della persona, nonché della sua dignità, ma è sempre più in pericolo a causa del capitalismo e del socialismo. 

(...)

E’ da discutere che tale strada sia fattibile o meno, anche considerato che, in ottica distributista, lo stato rimane un’istituzione non da abbattere ma da riformare. Ma è certo che per l’Autore è ragionevole immaginare un ordine socio-politico dal basso verso l’alto, al cui centro si staglia “la sacralità della proprietà privata” e il valore dell’uomo comune. Più che rimettere le lancette dell’orologio indietro, si tratta per Chesterton di rimetterle piuttosto all’ora giusta.

G.K. Chesterton
Il profilo della ragionevolezza. Il Distributismo, un’alternativa al capitalismo e al socialismo
Lindau, 256 pp., 23 euro

martedì 8 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Possiamo pagare i tramonti.



Oscar Wilde diceva che i tramonti non erano apprezzati perché non si potevano pagare. Ma Oscar Wilde si sbagliava: possiamo pagare i tramonti. Possiamo pagarli non essendo Oscar Wilde.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.



lunedì 7 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Passato e futuro...



Non possiamo essere certi di avere ragione sul futuro; ma possiamo essere quasi certi di avere torto sul futuro, se abbiamo torto sul passato.

Gilbert Keith Chesterton, Quello che ho visto in America.



domenica 6 luglio 2025

Un aforisma al giorno - La bontà rimane buona.



L'istinto moderno è che se il cuore dell'uomo è malvagio, non c'è nulla che rimanga buono. Ma il sentimento più antico era che se il cuore dell'uomo era così malvagio, c'era qualcosa che rimaneva buono: la bontà rimaneva buona. Esisteva una vera e propria virtù vendicatrice al di fuori della razza umana, verso la quale gli uomini si elevavano o dalla quale si allontanavano.

Gilbert Keith Chesterton, All Things Considered.



Un aforisma al giorno - Lungo una strada inglese accidentata...



L'ora dell'assenzio è finita. Non ci preoccuperemo più di tanto dei piccoli artisti che trovavano Dickens troppo sano di mente per i loro dolori e troppo pulito per i loro piaceri. Ma abbiamo una lunga strada da percorrere prima di tornare a ciò che Dickens intendeva: e il passaggio è lungo una strada inglese accidentata, una strada tortuosa come quella percorsa dal signor Pickwick. Ma almeno questo è parte di ciò che intendeva dire: che il cameratismo e la gioia seria non sono intermezzi nel nostro viaggio, ma che piuttosto i nostri viaggi sono intermezzi nel cameratismo e nella gioia, che grazie a Dio dureranno per sempre. La locanda non indica la strada, ma la strada indica la locanda. E tutte le strade puntano infine a una locanda finale, dove incontreremo Dickens e tutti i suoi personaggi: e quando berremo di nuovo sarà dai grandi boccali della taverna alla fine del mondo.

Gilbert Keith Chesterton, Charles Dickens.



venerdì 4 luglio 2025

La famosa Guida Bradshaw de L’Uomo che fu Giovedì…

 


Agli occhi nostri, epico è l'atto dell'uomo che con una sola freccia temeraria raggiunge un uccello lontano: non è epico anche quello dell'uomo che con una macchina temeraria raggiunge una stazione lontana? Il caos è stupido e noioso, perché nel caos sì che i treni potrebbero andare chissà dove, a Baker Street come a Baghdad. Ma l'uomo è un mago, e la sua magia consiste consiste in questo, che egli dice: 'Victoria Station' , ed ecco qua! è precisamente Victoria Station. No, no: si tenga stretti i suoi libri di prosa e poesia pura: io leggerò l'orario ferroviario con lacrime d'orgoglio. Si tenga pure il suo Byron che commemora le disfatte degli uomini: a me il Bradshaw che ne commemora le vittorie. Orsù, a me il Bradshaw!".

Gabriel Syme in G. K. Chesterton, L'Uomo che fu Giovedì


mercoledì 2 luglio 2025

Un aforisma al giorno - La famiglia viene prima della legge e dello stato.

Si può dire che l'istituzione della casa è l'unica istituzione anarchica. Vale a dire, è più antica della legge e si trova al di fuori dello Stato. Per sua natura è rinnovata o corrotta dalle forze indefinibili della consuetudine o dei rapporti di parentela. Questo non significa che lo Stato non abbia alcuna autorità sulle famiglie; l'autorità dello Stato è invocata e dovrebbe essere invocata in molti casi anomali. Ma nella maggior parte dei casi normali di gioie e dolori familiari, lo Stato non ha modo di entrare. Non è tanto che la legge non debba interferire, quanto che non possa farlo. Come ci sono campi troppo lontani per la legge, così ci sono campi troppo vicini; come un uomo può vedere il Polo Nord prima di vedere la propria spina dorsale. Le questioni piccole e vicine sfuggono al controllo almeno quanto quelle vaste e lontane; e i dolori e i piaceri reali della famiglia ne sono un esempio lampante. Se un bambino piange per la luna, il poliziotto non può procurargliela, ma non può nemmeno fermare il bambino. Creature così vicine l'una all'altra come marito e moglie, o una madre e i figli, hanno il potere di rendersi felici o infelici l'un l'altro che nessuna coercizione pubblica può affrontare. Se un matrimonio potesse essere sciolto ogni mattina, non restituirebbe il riposo notturno a un uomo tenuto sveglio da una ramanzina; e a cosa serve dare molto potere a un uomo che vuole solo un po' di pace? Il bambino deve dipendere dalla madre più imperfetta; la madre può essere devota ai figli più indegni; in questi rapporti le vendette legali sono vane. Anche nei casi anormali in cui la legge può operare, si riscontra costantemente questa difficoltà, come sanno molti magistrati sconcertati. Deve salvare i bambini dalla fame togliendo loro la persona che porta il pane in famiglia. E spesso deve spezzare il cuore di una moglie perché il marito le ha già rotto la testa. Lo Stato non dispone di uno strumento abbastanza delicato per sradicare le abitudini radicate e gli affetti intricati della famiglia; i due sessi, felici o infelici che siano, sono incollati troppo strettamente perché si possa infilare tra loro la lama di un coltellino legale. L'uomo e la donna sono una sola carne - sì, anche quando non sono un solo spirito. L'uomo è un quadrupede.

Gilbert Keith Chesterton, Cosa c'è di sbagliato nel mondo.





martedì 1 luglio 2025

Un aforisma al giorno - Veneriamo le follie dei bambini.



Quando veneriamo qualcosa nei maturi, sono le loro virtù o la loro saggezza, e questo è facile. Ma veneriamo i difetti e le follie dei bambini.

Gilbert Keith Chesterton, L'imputato.