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martedì 24 settembre 2024

G. K. Chesterton on Charles Dickens | Chesterton scrisse una voce dell'Enciclopedia Britannica su Charles Dickens.


Quella che segue è l'introduzione alla voce "Charles Dickens" scritta da Chesterton per l'Enciclopedia Britannica in occasione della pubblicazione della sua quattordicesima edizione nel 1929. Vengono usate per presentarla parole lusinghiere, che qui di seguito traduciamo per voi:

Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) - il poeta poliedrico, filosofo, oratore, giornalista, superbo stilista e autore di classici come Il Napoleone di Notting Hill, Ortodossia, L'Uomo Eterno e i racconti investigativi del sacerdote Padre Brown - è, come l'argomento su cui ha scritto per Britannica, un gigante della letteratura e della cultura inglese. Forse oggi sappiamo più cose su Charles Dickens di quante ne sapesse Chesterton - soprattutto alla luce delle rivelazioni titillanti di Ellen Ternan, sulla relazione del Dickens di mezza età con l'adolescente - ma non ha molta importanza. Chi potrebbe scrivere del gigante inglese meglio di G.K.C.? Quello che abbiamo qui è invece una lettera d'amore a ciò che conta davvero: i romanzi stessi e il genio vulcanico che si cela dietro di loro. Ripubblichiamo qui di seguito la conclusione del peana di Chesterton, composta da 8.500 parole, che mette in evidenza ciò che Chesterton considerava l'ultimo dono di Dickens al mondo.

Qui sotto trovate l'introduzione e il collegamento alla voce.

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Written by 

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936)—the polymathic poet, philosopher, orator, journalist, superb stylist, and author of such classics as The Napoleon of Notting HillOrthodoxy, The Everlasting Man, and the sleuthy tales of the priestly Father Brown—is, like the subject he wrote on for Britannica, a giant of English literature and culture. We may know more about Charles Dickens today than Chesterton did—especially in light of the titillating Ellen Ternan revelations, about the middle-age Dickens’s affair with the teenage girl—but it hardly matters. For who could write better about the English giant than G.K.C. did? What we have here instead is a love letter to what really matters: the novels themselves and the volcanic genius that lay behind them. We reprint below the conclusion to Chesterton’s 8,500-word paean, highlighting what Chesterton saw as Dickens’s ultimate gift to the world. It was published in the inaugural printing of Britannica’s 14th Edition in 1929.

La voce è nel collegamento qui sotto:

https://www.britannica.com/topic/G-K-Chesterton-on-Charles-Dickens-2215538






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