Pagine

venerdì 28 giugno 2024

Sono centocinquantacinque anni che è nata Frances Blogg e centoventitrè che Gilbert e Frances si sono sposati.




Come saprete, oggi festeggiamo il compleanno di Frances (28 Giugno 1869) e il matrimonio di Gilbert e Frances, che fu celebrato il 28 Giugno 1901, venerdì, ed era anche il trentaduesimo compleanno di Frances, che aveva quindi cinque anni più di Gilbert).

Lo sposalizio fu celebrato dopo tre anni di fidanzamento a St. Mary Abbot, la chiesa parrocchiale anglicana di Kensington, nota per il suo enorme pinnacolo situato proprio all'ingresso. Il neogotico attuale cresce sui resti della chiesa medievale del XII secolo. 


Tutte le mie visite a Kensington mi sono immaginato quel glorioso giorno per i due ragazzi, ne ho parlato coi miei figli, coi miei alunni, coi miei amici…


Il matrimonio fu celebrato da padre Conrad Noel, noto come The Red Vicar, cioè il Vicario Rosso, perché era un socialista cristiano, di tendenza anglocattolica in teologia ma decisamente schierato politicamente; il simpaticone, di cui trovate ampia traccia in questo blog (fu persona importante per entrambi gli sposi), quando era curato nella chiesa di Thaxted nell'Essex, divenne famoso perché appese fuori della sua chiesa la bandiera del Sinn Fein, il partito nazionalista, repubblicano ed indipendentista irlandese, e la bandiera di San Giorgio, cioè la vera bandiera d'Inghilterra che non è mai stata l'Union Jack. Noel ebbe un ruolo fondamentale con Frances nel riavvicinare Gilbert alla fede cristiana. Non tutti sanno che Chesterton si riavvicinò prima all'anglicanesimo grazie a sua moglie, a Noel e ad altri pastori anglicani di tendenza anglocattolica e socialisteggiante; solo dopo iniziò la sua marcia di avvicinamento a Roma. Gilbert, battezzato nella Chiesa Anglicana, crebbe fattivamente come un non conformista (come dicono gli anglofoni), con qualche puntata nella Chiesa Unitariana frequentata discontinuamente dai genitori.


La cugina quindicenne di Frances, Rhoda Bastable, che fu sempre presente nella vita dei Chesterton, fu la testimone della sposa assieme alla piccola Doris Child di otto anni, figlia di un'amica di famiglia; tra gli invitati John Butler Yeats, pittore, padre dello scrittore irlandese William Butler Yeats (i Blogg ne erano amici), con le sue due figlie Elizabeth e Susan. Elizabeth ha lasciato un interessante commento in una lettera, in cui raccontò di essere stata al matrimonio e che Gilbert desiderò che fosse il  più formale possibile mentre Frances cercò solo l'essenziale della cerimonia. Ma sapevamo che ad uno piaceva il mare e all'altra tutt'altro... Nonostante queste differenze il matrimonio funzionò alla grande.


Aneddoto: Charles Bastable, nipote di Frances, dodicenne, fu spedito a tutta velocità a pochi minuti dal rito a comprare una cravatta per Gilbert che ritenne non fosse argomento da tenere in considerazione nella preparazione (in altre parole se l'era dimenticata…). 


Secondo aneddoto: Annie Firmin, amica d'infanzia di Chesterton, rise tutto il tempo con Marie Louise, la mamma dello sposo, per la targhetta del prezzo che campeggiava sulla suola delle scarpe nuove di zecca del nostro eroe quando si inginocchiò.


Terzo aneddoto: Gilbert (è lui a dircelo) si fermò in latteria a bere un bicchiere di latte, perché lì ci era sempre stato da bambino con la mamma, e comprò una pistola perché non si sa mai, se la vita è un'avventura e sposarsi è come un duello… dovevano pure recarsi in viaggio di nozze nell'Essex e qualche pirata può sempre esserci… (queste le testuali motivazioni).


Frances Blogg, come l'ha definita correttamente la mia amica Nancy Carpentier Brown, era La Donna che fu Chesterton. Mai definizione più precisa. Dal canto suo Chesterton non si risparmiò con Frances. Volle infatti accelerare il matrimonio anche se non era ancora sicuro sulle proprie gambe dal punto di vista economico (era ancora alle prime armi seppure già arriso da un certo successo), ma la drammatica morte recente in un incidente stradale della sorella della sua futura moglie lo indussero a lanciarsi. Bravo, bravissimo. Perché Gilbert lo fece pensando così di rallegrare Frances che era tanto triste per la perdita della sorella Gertrude. Frances apprezzò e partirono (come ho già avuto modo di ricordare) per la grande avventura che nessuno dovrebbe rifiutare, come diceva lui.


Come si conobbero i ragazzi?


Nel 1896, la famiglia Blogg teneva degli incontri culturali la domenica pomeriggio nella propria casa, con amici e vicini, per un tè ed una vivace conversazione (gli avvisi che venivano mandati si intitolavano "Tea and Lively Conversation": Blogg simpatici).


In uno di questi vivaci pomeriggi culturali, Lucian Oldershaw, compagno di scuola e di dibattiti di Gilbert (anche lui membro del Junior Debating Club, prima palestra di Gilbert sorta alla St. Paul's School) invitò il nostro. Lucian si era innamorato delle ragazze Blogg e i suoi occhi caddero (letteralmente) sulla bionda Ethel. Coinvolse Gilbert e descrisse la casa ed il suo clima ma soprattutto le ragazze, per lui davvero graziose. Lo invitò.


Gilbert e Frances non si erano mai incontrati prima, anche se avevano diversi amici in comune. Si incontrarono per la prima volta in una imprecisata domenica dell'autunno del 1896, nella sala della casa di Frances al numero 8 di Bath Road, che si trovava a Bedford Park, quello che allora era un sobborgo non lontano da casa di Gilbert. Un quartiere molto originale di artisti, socialisti, intellettuali. Dobbiamo sapere che la famiglia Blogg era molto intima della famiglia Yeats, ricordate William Butler Yeats? Era il vate della Rinascita Celtica, una sorta di bardo dell'indipendenza irlandese. Ecco, stava da quelle parti e conosceva bene Frances e la sua famiglia. 

Gilbert s'innamorò a prima vista, un vero colpo di fulmine, e pensò e credette subito che lei sarebbe stata fedele e leale (insomma, vide subito che era una brava ragazza):


“Se avessi qualcosa a che fare con questa ragazza, cadrei immediatamente in ginocchio davanti a lei: se le parlassi, lei non mi ingannerebbe mai: se dovessi confidare in lei, lei non mi rifiuterebbe: se la amassi, non giocherebbe mai con me: se mi affidassi a lei, non mi tradirebbe mai: se mi ricordassi di lei, lei non si scorderebbe mai di me". (GKC in Nancy Carpentier Brown, The Woman Who Was Chesterton, ACS Books, 2015)

Marco Sermarini


Nessun commento:

Posta un commento