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martedì 25 giugno 2024

Il nostro amico Joe Grabowski intervista Matt Kelly, il batterista dei Dropkick Murphys, grande fan di Chesterton. Poi scappano fuori anche cenni agli Iron Maiden.

 


Joe Grabowski è un nostro caro amico ed uno dei vicepresidenti della Society of G. K. Chesterton, la Società Chestertoniana Americana. Conduce una rubrica su YouTube intitolata Uncommon Sense.

Questa puntata è dedicata all'intervista a Matt Kelly, il batterista dei Dropkick Murphys, un gruppo americano di Celtic Punk, musica che - direbbe un mio amico - trita.

Matt è famoso, oltre che per la sua bravura, anche perché la sua grancassa ha la facciona di Chesterton attaccata sopra. Gli è molto grato, infatti dice che grazie a Chesterton è riuscito a riavvicinarsi alla Chiesa e alla pratica della religione, a riconciliare filosofia e teologia, a conoscere il distributismo.

L'intervista indugia molto sui temi della fede e sul ruolo di Chesterton nell'approccio ad essa. È interessante.

Ad un certo punto Matt Kelly fa un cenno ad una canzone degli Iron Maiden (Revelation) in cui sono inserite alcune parole di O God of Earth and Altar, un inno ecclesiastico composto da Chesterton. Degli Iron Maiden abbiamo parlato diverse volte (qui e qui; nel secondo post si parla di Bruce Dickinson, il cantante del gruppo, che dice di apprezzare molto gli inni e accenna proprio a questa circostanza).

Questi incroci imprevisti mi affascinano e il fatto che Chesterton ne sia la causa conferma la sua vitalità e la sua capacità di attraversare indenne il tempo.

Marco Sermarini

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