Ogni dialetto è una metafora, e ogni metafora è poesia. Se ci soffermassimo per un attimo a esaminare le frasi di circostanza più economiche che ci passano per le labbra ogni giorno, scopriremmo che sono ricche e suggestive come tanti sonetti. Per fare un esempio: nelle relazioni sociali inglesi parliamo di un uomo che "rompe il ghiaccio". Se questo venisse trasformato in un sonetto, avremmo davanti a noi un'immagine cupa e sublime di un oceano di ghiaccio perenne, lo specchio cupo e sconcertante della natura del Nord, sul quale gli uomini camminano, danzano e pattinano facilmente, ma sotto il quale le acque vive ruggiscono e si affannano a decine di metri di profondità. Il mondo del dialetto è una sorta di regno della poesia, pieno di lune blu ed elefanti bianchi, di uomini che perdono la testa e di uomini la cui lingua scappa via con loro: un intero caos di favole.
Gilbert Keith Chesterton, L'Imputato.
Magnífico, amici! Un eccelente aforisma delnostro carissimo Chesterton. Vedere e leggere il vostro blog sempre è un piacere per me. Abbracci
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