Una corrente di pensiero, di cui Lord Rosebery è rappresentativo, si è sforzata di sostituire agli ideali morali e sociali, che fino a ora erano stati gli elementi trainanti della politica, una generica coerenza o perfezione all'interno del sistema sociale, che si e guadagnata il soprannome di "efficienza". Non ho le idee molto chiare sulla dottrina segreta che questa setta propone su questo argomento. Ma, per quanto riesco a capire, "efficienza" significa che noi dovremmo scoprire tutto riguardo a una macchina, tranne ciò a cui serve. Da ciò si è generata nel nostro tempo la più singolare delle fantasie: la convinzione che quando le cose vanno molto male c'è bisogno di un uomo pragmatico. Ma sarebbe decisamente più realistico considerare che, quando le cose vanno proprio male, c'è bisogno di un uomo per nulla pragmatico, Senza dubbio c'è per lo meno bisogno di un teorico. L'uomo pragmatico è un uomo abituato alla mera quotidianità della pratica, a come le cose funzionano abitualmente. Quando le cose non funzionano, occorre avere un pensatore: l'uomo che possiede una qualche conoscenza sul perché funzionano. È sbagliato trastullarsi mentre Roma brucia, ma è molto giusto studiare le leggi dell'idraulica mentre Roma brucia. E poi è necessario lasciar cadere il proprio agnosticismo quotidiano e sforzarsi di rerum cognoscere causas. Se un aeroplano ha un piccolo guasto, un uomo dalla buona manualità è in grado di ripararlo. Ma se è seriamente danneggiato, la cosa assolutamente più verisimile è che un vecchio e assorto professore con un'incolta e canuta capigliatura sia prelevato dal suo college o dal suo laboratorio e venga ad analizzare il problema. Più è complicato è l'incidente, più canuto e assorto deve essere il pensatore con cui c'è bisogno di confrontarsi; e, in alcuni casi estremi, non c'è nessun altro, tranne l'inventore di quella nave volante (probabilmente pazzo), che può dire come stiano le cose.
Gilbert Keith Chesterton,
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