L'uomo che disse: «Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché non sarà deluso», compose la lode in modo del tutto inadeguato e, perfino, falso. La verità è: «Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché sarà splendidamente sorpreso». L'uomo che non si aspetta nulla, vede le rose più rosse di quanto le possano vedere gli uomini comuni, e l'erba più verde, e un sole ancora più stupefacente. Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché egli possiederà le città e i monumenti; benedetti siano i mansueti, perché essi erediteranno la terra. Fino a che non ci rendiamo conto che le cose potrebbero anche non essere, non possiamo renderci conto che le cose sono. Fino a che non vediamo lo sfondo di tenebra, non possiamo ammirare la luce anche di una sola cosa creata. Non appena vediamo quella tenebra, tutta la luce è fulminea, improvvisa, accecante e divina. Fino a che non immaginiamo l'assenza, noi svalutiamo la vittoria di Dio e non possiamo apprezzare nessuno dei trionfi della Sua antica guerra. È uno dei milioni di folli scherzi giocati dalla verità, il fatto che noi non conosciamo nulla, fino a che non conosciamo il nulla.
Gilbert Keith Chesterton, Eretici.
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