"The 'Beast' has arrived!!! I am in the ports ready to load the container to the school. May the Lord be praised. Grande!!!".
Questo è il messaggio di un uomo felice di aver aiutato il suo popolo chiedendo con grande umiltà e dignità ai suoi amici chestertoniani italiani di aiutarlo a reperire un generatore di corrente per dare continuità energetica alla Chesterton Academy di Freetown, una scuola di cui abbiamo parlato ma non abbastanza.
Difatti il paese africano ha grandi difficoltà di approvvigionamento energetico, in particolare discontinuo nell'arco della giornata, il che rende davvero complicato il processo educativo.
John allora ci ha chiesto aiuto, e noi a nostra volta lo abbiamo cercato in giro. Il colpo determinante è stato messo a segno da Claudio Andreassi e dai nostri amici di Gavardo, in provincia di Brescia, che hanno trovato il Rinoceronte 🦏, lo hanno sistemato, revisionato e messo in pista.
È un generatore dismesso dall'Esercito Italiano ed ora è andato a combattere una bella guerra, quella dello sviluppo distributista, e Chesterton ci ha messo la sua grande manona: primo, mettendo in testa a noi e ai sierraleonesi l'idea del distributismo (famiglia al centro, educazione, costruire insieme dal basso, forza dall'amicizia e dall'aiuto reciproco, eccetera…); secondo, col dono dell'amicizia, per cui se un amico chiama l'altro risponde "eccoci!".
Poi noi abbiamo coinvolto tutti i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti della Scuola Chesterton di San Benedetto del Tronto: abbiamo raccolto anche attrezzi, vestiti, banchi di scuola, giocattolini per i bimbi, passeggini (perché lì avere bimbi non è una sfortuna!), quaderni, penne, e tante altre belle cosine. I bimbi hanno raccolto le loro monetine per andare a comprare con babbo o mamma una cosa per i loro amichetti di Freetown, i grandi hanno messo via qualcosa di proprio, o qualche piccola o grande somma di danaro per comprare qualcosa di buono. C'è chi ha scritto messaggi, le maestre hanno messo degli scatoloni fuori dalle classi per raccogliere quello che i bimbi portavano…
Il popolo della Contea ha decretato che doveva fare questo per i suoi fratelli chestertoniani della Sierra Leone.
Per cui ognuno ha fatto la sua piccola parte, alla maniera distributista: non c'è il capitano d'industria o il grande filantropo, ci sono le formichine che corrono quando serve.
Allora eccovi John Kanu, il campione. Chi era il campione, nel buon mondo antico? Era colui che combatteva a nome di tutto il suo popolo. Non senza di esso. Gli siamo tutti grati perché ci ha impedito di dormire sugli allori è ci ha dato l'occasione di essere veri fratelli chestertoniani.
Marco Sermarini
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