It would be impossible to tell the story of his childhood one half so well as he has told it himself. It is the best part of his Autobiography. Indeed, it is one of the best childhoods in literature. For Gilbert Chesterton most perfectly remembered the exact truth, not only about what happened to a child, but about how a child thought and felt. What is more, he sees childhood not as an isolated fragment or an excursion into fairyland, but as his "real life; the real beginnings of what should have been a more real life; a lost experience in the land of the living".
Maisie Ward, Gilbert Keith Chesterton.
Nostra traduzione:
Sarebbe impossibile raccontare la storia della sua infanzia così bene come l'ha raccontata lui stesso. È la parte migliore della sua Autobiografia. Anzi, è una delle migliori infanzie della letteratura. Perché Gilbert Chesterton ricordava perfettamente la verità esatta, non solo su ciò che accadeva a un bambino, ma anche su come un bambino pensava e si sentiva. Per di più, egli vede l'infanzia non come un frammento isolato o un'escursione nel paese delle fate, ma come la sua "vera vita; i veri inizi della vita; il vero inizio di quella che avrebbe dovuto essere una vita più reale; un'esperienza perduta nella terra dei vivi".
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