Ho scoperto solo oggi che William Butler Yeats, premio Nobel 1923 per la letteratura, poeta e irredentista irlandese, inserì due tra le più note poesie di Chesterton nell'antologia intitolata The Oxford Book Of Modern Verse 1892 - 1935.
Le poesie di Chesterton sono The Rolling English Road e Lepanto, rispettivamente la n° 150 e la n° 151 dell'elenco.
Le potete trovare nel collegamento qui sotto, con tutto il resto del libro:
https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.459263/page/n207/mode/2up
Chesterton è in compagnia di amici come Hilaire Belloc (che compare con Tarantella) e Walter De La Mare (fu lui l'estensore del ricordino funebre di Chesterton e della sua definizione di Chesterton come Knight of the Holy Ghost), e di molti altri tra cui spiccano nomi come quello di Thomas Hardy e W.H. Auden, Rudyard Kipling e D.H. Lawrence, Thomas S. Eliot, Oscar Wilde, Tagore, James Joyce, Shri Purohit Swami e Ezra Pound, come pure altri meno noti.
I conoscitori sanno che Chesterton dedicò una parte intinta di ironia della propria Autobiografia proprio al Bardo irlandese. Yeats abitò parte della sua vita, prima di tornare in Irlanda, proprio in quella Bedford Park di Londra dove Chesterton incontrò (e cadde ferito al cuore!) la propria futura moglie Frances Blogg e dove ambientò L'Uomo che fu Giovedì.
Marco Sermarini
Yeats nel 1903 |
Nessun commento:
Posta un commento