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domenica 31 gennaio 2021

Un aforisma al giorno - Bambini.

I due fatti che attraggono quasi tutte le persone normali verso i bambini sono, primo, che sono molto seri e, secondo, che sono di conseguenza molto felici. Sono allegri con quella completezza che è possibile solo in assenza di umorismo. Anche le scuole e i saggi più infallibili non hanno mai raggiunto la gravità che alberga negli occhi di un bambino di tre mesi. È la gravità dello stupore dell'universo, e lo stupore dell'universo non è misticismo, ma un senso comune trascendente. Il fascino dei bambini sta in questo: che con ognuno di loro tutte le cose si rifanno, e l'universo viene rimesso alla prova. Quando camminiamo per le strade e vediamo sotto di noi quelle deliziose teste bulbose, tre volte in eccesso rispetto al corpo, che contraddistinguono questi funghi umani, dobbiamo sempre ricordare in primo luogo che dentro ognuna di queste teste c'è un nuovo universo, nuovo come lo era il settimo giorno della creazione. In ognuno di quei globi c'è un nuovo sistema di stelle, nuova erba, nuove città, un nuovo mare.

Gilbert Keith Chesterton, L'Imputato.

Un aforisma al giorno.

Ciò che per il cattolicesimo rappresentò la morte diede invece vita al capitalismo.

Gilbert Keith Chesterton, La mia fede.

Un aforisma al giorno.

Quando un uomo discute di ciò che Gesù voleva dire, lasciategli dire prima di tutto ciò che Egli disse, non ciò che l'uomo pensa che Egli avrebbe detto se si fosse espresso più chiaramente.

Gilbert Keith Chesterton, Twelve Types.

giovedì 28 gennaio 2021

Un aforisma al giorno.

L'educazione dovrebbe essere una torcia data ad un uomo per esplorare tutto, ma specialmente le cose più lontane da lui. L'educazione tende ad essere un riflettore, che è centrato interamente su se stessi. Qualche miglioramento può essere fatto accendendo riflettori altrettanto vividi e forse altrettanto volgari anche su un gran numero di altre persone. Ma l'unica cura definitiva è spegnere i riflettori e lasciargli vedere le stelle.

Gilbert Keith Chesterton, "Il culto dell'educazione", Illustrated London News, 26 aprile 1930.

San Tommaso secondo Chesterton: «L'agente della realtà e del riconoscimento della realtà» - Il timone

Gilbert Keith Chesterton, il famoso e brillante scrittore convertitosi al cattolicesimo nel 1922, scrisse un bellissimo libro su San Tommaso d'Aquino, che Etienne Gilson considerava «senza possibilità di paragone il miglior libro mai scritto su san Tommaso», e aggiungeva: «nulla di meno del genio può rendere ragione di un tale risultato». In esso Chesterton sosteneva che se su San Francesco d'Assisi egli aveva tracciato un profilo, su San Tommaso non sarebbe bastata una mappa, tanta era la grandezza sia fisica che spirituale del Doctor Angelicus.

Il resto nel collegamento qui sotto: 

https://www.iltimone.org/news-timone/santommaso-chesterton/

mercoledì 27 gennaio 2021

Un aforisma al giorno in lingua originale.

Suicide seems to me the supreme blasphemy against God and man and beast and vegetables; the attack not upon a life but upon life itself; the murder of the universe. 

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News16 Aprile 1932.

Parenti... - Oliver Sydney Chesterton.

Tempo fa ho aperto il grande libro dei ricordi di Casa Chesterton iniziando a presentarvi i parenti più stretti e noti di Gilbert e Cecil. 

Ecco, riprendo le presentazioni riallacciando il filo da Frank Sydney Chesterton. Frank era il cugino di primo grado di Gilbert e Cecil, uno dei più legati anche per la vicinanza di età. Cugino perché figlio di Sydney Rawlins, fratello di Edward (il babbo dei nostri amici), fu architetto a Kensington dove rimase anche da sposato e continuò a vivere e a lavorare. Morì in guerra. Ne abbiamo già parlato. Comunque bisogna fare attenzione con tutti questi Sydney che si ripetono...

A questo punto debbo presentarvi Oliver Sydney, figlio di Frank. Oliver perse giovanissimo suo padre (nacque nel 1913) e fu colui che proseguì l'impresa di famiglia dopo lo zio Sydney James (l'agenzia era la Chesterton and Sons, oggi Chestertons ma non più della famiglia) per la quinta generazione. Fu chartered surveyor (geometra professionista, diremmo noi), studiò al Royal Military College di Sandhurst, e fu arruolato nelle Irish Guards, uno dei cinque reparti che indossano il famoso copricapo di pelo d'orso così caratteristico. Sviluppò l'agenzia di famiglia spingendosi oltre i confini originari di Kensington, e divenne anche direttore di Woolwich e di Trust Houses (Gruppo Forte). Fu l'ultimo della famiglia Chesterton a rimanere nell'impresa di famiglia.

Si sposò ed ebbe tre figli. Morì nel 2007.

Marco Sermarini




Frank Chesterton



Oliver Chesterton