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lunedì 21 dicembre 2020

Vita e Pensiero ripubblica L'Uomo che non voleva morire, romanzo cattolico.

La rivista Vita e Pensiero ha pubblicato nell'ultimo numero un articolo a firma di Cesco Vian, nato a Venezia nel 1912 e morto ultracentenario nel 2013 a Bordighera, ispanista, docente presso l'Università Cattolica di Milano e tessitore di tele con il mondo ispanico, per cui divenne anche direttore dell'Istituto di Cultura Italiana di Siviglia e ricevette un riconoscimento dalla Corona Spagnola. Qui sotto l'inizio dell'articolo, che ad un certo punto, con sincero affetto erompe così: "Così Chesterton. Soltanto ricordarmi che al mondo c'è lui, con la sua fede, la sua filosofia, i suoi libri, il suo sorriso, i suoi disegni, è un fiotto largo che inonda il cuore di caldo". Varrebbe la pena di leggere l'articolo anche solo per questo. Uscì originariamente nel 1934 (in calce a questo post c'è una foto del numero della rivista che lo riportava).

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Non so, penso che forse un San Paolo fuso con San Filippo Neri, un Donoso Cortes nell'aspetto di San Bernardino da Siena, un Manzoni vestito da Benvenuto Cellini, ci potrebbero dare un'idea approssimativa di quello che è Chesterton. 

Versi, romanzi, novelle, racconti polizieschi, saggi, critica storica letteraria, volumi apologetici, pupazzetti persino, l'opera chestertoniana è opera mirabilmente potente e unitaria di artista grandissimo, ma insieme stupendamente saggia e seria - dico profondamente seria - di vero cristiano. E senza averlo mai visto, gli si vuole un bene dell'anima, all'autore di Ortodossia, allo stesso modo che si ama San Bernardino e San Filippo, uomini simpaticissimi ma in fondo terribilmente seri, che ti fanno ridere ma ti fanno pensare e allora nel ridere ci trovi un gusto più profondo e lungo, quale la "vuota freddura da cartolina del pubblico non ti potrà mai dare.


Il resto è reperibile previo abbonamento sul sito di Vita e Pensiero.


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