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venerdì 3 maggio 2019

On the place of Gilbert Chesterton in English Letters, di Hilaire Belloc.







Ho acquistato questo bellissimo piccolo libro, spesso citato ma conosciuto da pochi.
Per Belloc e amici Chesterton era un letterato di altissimo livello, e questo vale anche per me.

"Quelle che seguono sono le note di un amico (ma un intimo amico) su un grande scrittore contemporaneo": questo libro ci parla sia di Gilbert che di Hilaire, lascia intravedere la profondità della loro amicizia e come questa amicizia avesse una rilevanza sia sulle rispettive vite che su quelle degli amici e del mondo circostante. D'altronde la loro amicizia prendeva le mosse, oltre che da un'affinità di ideali, dalla condivisione delle ragioni profonde dell'adesione al cattolicesimo, sin dalla culla per Belloc e al termine di un lungo cammino per Chesterton.

Questo è uno dei contributi che le persone più vicine a Chester ton diedero immediatamente dopo la sua morte. Questa specie di biografia letteraria (o forse di contributo critico nelle parole di un amico) fa pendant con quella affettuosa di Titterton, suo collaboratore al G. K.'s Weekly, e con la grande opera di Maisie Ward, anche se ci sono altre produzioni sul medesimo argomento.

Marco Sermarini 

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